Né con Salvini né con Meloni | Europee, la strategia di Musumeci - Live Sicilia

Né con Salvini né con Meloni | Europee, la strategia di Musumeci

A Catania il congresso del movimento del presidente della Regione. Ai franchi tiratori della sua maggioranza all'Ars dice: "Vi ignoro".

DIVENTERÀ BELLISSIMA
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CATANIA – “Abbiamo il dovere di non prendere posizione per nessuno, non svendiamo la nostra autonomia. Chiedo quindi al congresso la neutralità”. Né Lega, né FdI, né Forza Italia. Nello Musumeci ha detto la sua per le prossime Europee. Tocca ora ai delegati del secondo congresso di Diventerà Bellissima, il movimento del presidente della Regione, se accettare o rifiutare le indicazioni dettate dal leader. “Evitiamo di diventare la carne da macello di altri”. Che fossero queste le intenzioni del governatore siciliano era ormai trapelato da tempo, benché l’applauso in platea non sia stato trascinante. Una non-decisione dettata però con forza: tanto da annunciare che “verrà buttato fuori” dal soggetto giallo-blu chiunque sarà intercettato durante una delle tante iniziative elettorali dei prossimi mesi.

Maglione blu e visibilmente dimagrito (“tranquilli sto benissimo, ma mi sono messo a dieta”), Nello Musumeci si è tolto più di un sassolino dalla scarpa nel corso dell’intervento di oltre un’ora che ha aperto i lavori congressuali. Ce l’ha con i franchi tiratori della sua stessa maggioranza all’Ars: “Qualche deputato pensava di ricattarmi uscendo dall’aula, ma io vi ignoro”. E tra il nostalgico e il nerboruto sottolinea: “Me ne frego!” . E ancora: “Non ho mai pensato di dimettermi. Le dimissioni sono come le querele: non si annunciano, si presentano”.

Ma è la questione politica nazionale quella su cui si sofferma di più: la più attesa dai presenti. Matteo Salvini è il destinatario di fin troppi distinguo, a partire dal tema delle grandi opere: “Nessuna gelosia, anche noi siamo per la Tav. Vorrei però che la stessa passione che mette nel dire che la Torino-Lione si farà, la mettesse anche per il Ponte. Vorrei che dicesse ai calabresi e ai siciliani che l’opera si può fare”. Persino sul tema dell’immigrazione, tema caro alla destra, pone delle differenze destinando una nota di solidarietà verso i naufraghi della Sea Watch 3. Sul tema dell’autonomia di Veneto, Lombardia e Emilia Romagna, Musumeci va di rasoio: “Mi sta bene il regionalismo differenziato, il nostro codice genetico è autonomista. Ma senza il Sud, il Nord non va da nessuna parte”.

Resterà probabilmente delusa Giorgia Meloni, che dopo l’accordo con gli ex Mpa, avrebbe voluto che Diventerà Bellissima aiutasse Fratelli d’Italia a concorrere più agevolmente all’obiettivo dello sbarramento alle Europee. Musumeci ha tuttavia in mente un’altra agenda che supera il voto per il rinnovo del parlamento di Bruxelles. “Guai a prendere decisioni in campagna elettorale”. L’idea è di lavorare alla costruzione di un soggetto politico nuovo e ben saldo nel campo del centrodestra, con dentro anche l’analogo ligure, Giovanni Toti. Guarda avanti il governatore siciliano e annuncia la convocazione del congresso della componente giovanile di Diventerà Bellissima.

Intanto i lavori del congresso senior sono ancora aperti, a presiedere l’assemblea è il sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo. Soltanto a fine serata si saprà se il movimento ha approvato o respinto la mozione del presidente. Al momento, però, non si prevedono colpi di scena. C’è attesa invece per conoscere il nome del coordinatore. Un nome che secondo i rumores potrebbe non arrivare entro la giornata.


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