Pioggia di milioni per i porti | "I cinesi? Interessati ad altro" - Live Sicilia

Pioggia di milioni per i porti | “I cinesi? Interessati ad altro”

Una panoramica del porto di Palermo

Il viceministro Rixi: "Aperti, non terra di conquista". Interventi a Palermo, Trapani e Termini.

PALERMO – Una pioggia da oltre cento milioni è in arrivo sui porti di Palermo, Termini Imerese e Trapani che consentirà di sbloccare i lavori di dragaggio e messa in sicurezza. Ad annunciarlo oggi il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi che nel capoluogo dell’Isola, insieme al presidente dell’Autorità portuale della Sicilia occidentale Pasqualino Monti, ha presentato i cantieri che sono stati inseriti nel Pon 2014-2020 e riconosciuti dal tavolo centrale di coordinamento del ministero.

“Non tutte le autorità sono così vitali come quella della Sicilia occidentale – ha spiegato Rixi -. Siamo di fronte a investimenti importanti che si inseriscono all’interno di una politica che vede nella Sicilia un importante hub crocieristico, la Regione cresce ma ci sono margini di miglioramento importanti. La Sicilia va collegata al meglio grazie anche al mare e bisogna puntare sulla cantieristica mandando su Palermo importanti commesse”. Ma l’attenzione è anche per l’ormai imminente visita in città del presidente cinese Xi Jinping e dei possibili investimenti: “Ci dicono che su Palermo e sulla Sicilia i cinesi siano più interessati ad altre tipologie di investimento, piuttosto che i porti, ma non siamo terra di conquista e dettiamo noi le regole – ha continuato Rixi -. Penso che la visita del presidente cinese sia più una cortesia verso il presidente Mattarella e un modo per conoscere il Sud Italia, ma la Sicilia oggi si presenta con progetti su cui dialogare fra pari e i siciliani devono essere orgogliosi di questa ritrovata centralità. Non abbiamo bisogno di chi salvi il nostro Paese, la Via della Seta è un’opportunità e la Sicilia ha una centralità nel Mediterraneo che non ha nessun altro”.

Tornando ai cantieri presentati oggi, si tratta dei lavori di escavo del bacino Crispi 3 di Palermo e sulla mantellata (39,3 milioni di euro), dei lavori di dragaggio (35 milioni) e completamento del moro foraneo di sopraflutto (28 milioni) a Termini Imerese e del dragaggio e ripristino dei fondali a Trapani (20 milioni, anche se non subito a convenzione). “Parliamo di 102 milioni di euro per i quali sono state già firmati le convenzioni con il ministero e l’Europa, quindi già finanziati – ha detto Monti – mentre su Trapani aspettiamo la convenzione”. Cantieri che saranno decisivi anche in chiave turistica: il dragaggio del Crispi 3 consentirà di adeguare i fondali alle grandi navi (12 metri), attirando gli armatori più grandi, così come l’abbattimento delle gru e il nuovo piano regolatore consentiranno di presentarsi al meglio sul mercato. “Questo risultato è il frutto di una sinergia con il ministero dei Trasporti e con la Regione – ha proseguito Monti – Abbiamo deciso di riqualificare il porto di Palermo, cercando di trasformare la parte sud in un’area per le crociere e destinare le merci a nord, mentre Termini Imerese ospiterà sia passeggeri che merci. A Trapani ci sarà una rivoluzione col nuovo terminal e il dragaggio, stessa cosa per Porto Empedocle dove abbiamo iniziato la progettazione esecutiva degli interventi. Ogni metro quadrato va messo a reddito”.

L’Autorità della Sicilia occidentale, sotto la guida di Monti, conta però anche sui fondi europei del Transport Call 2018, ossia 750 mila euro con cui sarà cofinanziata la progettazione esecutiva dei terminal ro-ro e il miglioramento della connessione del porto di Palermo al corridoio scandinavo-mediterraneo. “Il governo segue con attenzione l’azione entusiasta di Pasqualino Monti e dell’Autorità di sistema – ha aggiunto l’assessore siciliano alle Infrastrutture Marco Falcone – Oltre a questi interventi, ci sono i fondi del Pac per i quali abbiamo presentato altri 17 progetti che serviranno per aumentare la capacità attrattiva di Palermo e non solo”.

Ma la conferenza stampa è stata anche l’occasione per fare il punto su Fincantieri: “Consideriamo il sito di Fincantieri la vera grande industria di Palermo e della Sicilia – ha detto Monti – Dobbiamo restituire al cantiere le opere necessarie per farlo funzionare a pieno regime, attivando la costruzione di nuove unità navali”.

Un volto, quello dell’Autorità portuale, che con Monti continua a cambiare: a Palermo è stata rivoluzionata la viabilità del porto e sono stati abbattuti silos ed edifici, mentre continuano a crescere i numeri di merci e passeggeri con i croceristi che hanno sfiorato quota 600 mila unità; un terminal ro-ro sorgerà al molo Piave e un terminal aliscafi sostituirà le gru del Sammuzzo, costruite 30 anni fa dallo Stato e mai entrate in funzione; rinascono i porticcioli dell’Arenella e dell’Acquasanta, con i lavori su Sant’Erasmo già avviati, mentre la stazione marittima si sta rifacendo il look. Termini Imerese registra un incremento dei traffici, dopo le forti contrazioni degli anni scorsi, mentre Trapani grazie a Corsica Ferries sarà collegata al sud della Francia e già da quest’anno offrirà nuovi mezzi per raggiungere le Egadi.


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