'Francesco' e l'amore di due papà | Dopo la fuga potrà tornare a casa - Live Sicilia

‘Francesco’ e l’amore di due papà | Dopo la fuga potrà tornare a casa

Una storia che arriva da Palermo. La vicenda di un ragazzo difficile e di una coppia gay che l'ha accolto.

PALERMO – Oggi è un giorno importante per Francesco. Francesco è un nome di fantasia che, a dire il vero, poco c’entra con il diciassettenne nato in un paese dell’Europa dell’Est. È in Italia, a Palermo, però, che ha trovato la sua nuova famiglia in una coppia di omosessuali.

Gli hanno dato un’educazione e delle regole. Francesco, carattere difficile il suo, le ha violate decidendo di allontanarsi da casa. Lo hanno rintracciato a Milano ed è a Milano che oggi gli chiederanno se voglia o meno tornare in Sicilia dalla persona a cui il Tribunale per i minorenni lo ha affidato lo scorso ottobre.

È stato un percorso in salita, come la vita di Francesco, abbandonato nel suo paese, adottato in Italia e poi rimasto ancora senza famiglia quando ha deciso di andare via. Ed è in questo momento di rottura che Francesco, tornato a vivere in una comunità, conosce l’uomo che adesso spera di riabbracciarlo presto anche se gli si potrebbe contestare la mancata vigilanza sul minorenne.

Si incontrano in un pub. Il giovane, che si fa notare per la sua trasandatezza, si confida con l’uomo cinquantenne che lavora nel settore del turismo. Nasce un sentimento talmente puro che l’uomo chiede l’affidamento dopo averne parlato con il compagno di vita, che ne condivide la scelta. Il Tribunale per i minorenni avvia gli accertamenti. Si affida alla guardia di finanza per capire se il ragazzo finirà in buone mani.

Le indagini sono scrupolose. I finanzieri arrivano ad appostarsi sotto l’abitazione dell’uomo, che gestisce dei B&B, chiedono informazioni al portiere, ai vicini, agli operatori della comunità, contattano persino i turisti che ha ospitato. La stima – personale e professionale – che gli viene conosciuta è totale.

È così, l’anno scorso, il Tribunale per i minorenni di Palermo, presieduto da Alessandra Puglisi, conclude l’istruttoria con l’affidamento del ragazzo. L’uomo si è “sinceramente preoccupato” del giovane, ha avuto nei suoi confronti “cura paterna” e i risultati sono arrivati con “un miglioramento del rendimento scolastico” e “un atteggiamento rispettoso del minore”, il quale ha trovato un “ambiente familiare nell’uomo e nel suo compagno”.

Il ragazzo voleva vivere con loro ed è stato accontentato. Poi, è successo un incidente di percorso. Un’incomprensione come le tante che possono accadere in ogni contesto familiare e il giovane è andato via di casa.

La sua nuova famiglia lo ha cercato in lungo e in largo, affidandosi all’avvocato Salvatore Ferrante. Lo hanno rintracciato a Milano, dove oggi gli sarà chiesto se, come lui stesso aveva manifestato, ha il desiderio di tornare a vivere nella sua casa di Palermo, con una coppia la cui omosessualità è un insignificante dettaglio.

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