Cala la Lega, testa a testa per il secondo posto. Sono queste le tendenze emerse dall’ultimo sondaggio di Tecnè, fresco fresco di pubblicazione. Secondo l’analisi sulle intenzioni di voti degli italiani, il Carroccio resta il primo partito, ma perde più di un punto in una settimana, passando dal 33,1% al 32%. Una battuta d’arresto di tutto rispetto, considerando l’avanzata pressoché costante dei salviniani nell’ultimo anno. A sorridere invece è il Movimento 5 stelle, che sembra stoppare (almeno temporaneamente) il crollo di consensi, riconquistando terreno. I pentastellati vengono infatti stimati al 21%, rispetto al 19,9% di sette giorni fa. Un guadagno che permette loro di tornare al secondo posto e superare nuovamente il Partito Democratico. Quest’ultimo, dopo l’effetto primarie, sembra arrancare nuovamente. Il 21 marzo, Tecnè lo aveva attestato al 21%, mentre oggi viene dato al 20,2%.
Deboli spostamenti anche nelle altre forse di centrodestra, entrambe in crescita. Forza Italia all’11,8%, guadagnando un decimale; Fratelli d’Italia al 4,7%, rispetto al 4,5% di una settimana fa.
Tecnè ha inoltre stimato il peso delle coalizioni, in base alle alleanze dello scorso 4 marzo. Il centrodestra verrebbe oggi il 49,1%, il centrosinistra viene dato al 25%, mentre il M5s sarebbe al 21%. Una situazione totalmente mutata rispetto a un anno fa, quando la forbice tra i due blocchi “tradizionali” era di quindici punti, mentre oggi il primo verrebbe due volte il secondo.
Infine, l’istituto sondaggistico ha chiesto agli intervistati un parere su reddito di cittadinanza e “quota cento”. In entrambi i casi, le risposte negative verso i due provvedimenti bandiera del governo giallo-verde hanno avuto la meglio. I contrari al sussidio anti povertà sono stati il 57%, mentre i “no” alla riforma delle pensioni sono stati il 53%.
