Palermo, timidi segnali di ripresa| Occupati crescono dello 0,5% - Live Sicilia

Palermo, timidi segnali di ripresa| Occupati crescono dello 0,5%

Capoluogo maglia nera per gli inattivi, disoccupati in lieve calo. Male anche Messina e Catania

MERCATO DEL LAVORO
di
2 min di lettura

PALERMO – Gli occupati aumentano di appena lo 0,5%, meglio dell’anno scorso ma peggio di 10 anni fa, e i disoccupati scendono di 2 mila unità, anche se il capoluogo siciliano resta ai primi posti in Italia in questa sorta di classifica al contrario. Non si può certo dire che Palermo possa brindare, ma i numeri elaborati dal Comune sul mercato del lavoro lasciano intravedere qualche timido segnale di ripresa. L’ufficio Statistica ha passato in rassegna i dati Istat relativi al 2018: a Palermo gli occupati erano 185 mila e i disoccupati 39 mila, anche se la parte del leone la fa la “popolazione inattiva” con 218 mila unità.

Partiamo da chi un lavoro ce l’ha: nel 2008 erano in 209 mila, praticamente 24 mila in più dell’anno scorso (-11,6%), ma il dato del 2018 è comunque migliore di quello del 2017 (+0,5%). Il tasso di occupazione, che si calcola mettendo in rapporto gli occupati con i residenti (dai 15 ai 64 anni), è del 41%, in aumento di tre decimali rispetto al 2017 ma in diminuzione di cinque punti rispetto a dieci anni prima; il momento migliore è stato nel 2009 (47,3%), mentre dal 2013 è stabile sopra il 40. Certo, poco in confronto a Verona (65,8%), Firenze (72%), Milano (71%) o Bologna (74%) ma meglio di Messina (38%) e Catania (40%). Le tre grandi città siciliane sono il fanalino di coda in Italia, dove il tasso in media è del 58%, in Sicilia è del 40 e in provincia di Palermo del 39.

Andiamo ai disoccupati: dal 2018 al 2017 sono passati da 41 mila a 39 mila, con un decremento del 4,4%, tornando ai livelli del 2012 dopo il picco a cavallo tra il 2015 e il 2016. Il tasso di disoccupazione a Palermo è del 17,4%, nel 2008 era del 14% ma nel 2016 è schizzato al 21%, salvo poi tornare a scendere. Se Genova ha il 9,2% di disoccupati e Bologna appena il 5,4%, Messina arriva al 34% e Palermo, insieme alla città peloritana, a Catania (29%) e a Napoli (29%), è maglia nera in Italia dove il tasso medio è del 10,6% (21,5% in Sicilia e 19,8% in provincia di Palermo).

Gli inattivi, cioè quelli che non rappresentano forze di lavoro, sono passati da 221 mila a 218 mila unità con un tasso di inattività del 50%, in diminuzione rispetto al 2017 di appena un decimale ma in aumento di 4,2 punti rispetto al 2008. Nel decennio il tasso è arrivato al 50% e lì è rimasto, mentre Bologna si ferma al 21% e Verona al 28%; in questo caso Palermo conquista il triste primato nazionale, battendo anche Messina (42%), Napoli (43,3%) e Catania (43%). A livello nazionale il tasso è del 34%, in Sicilia del 48% e in provincia di Palermo del 50,7%.

“Tutti gli indicatori segnano un’inversione di tendenza sul fronte dell’occupazione, così come della ripresa economica trainata dal turismo – commenta il sindaco Leoluca Orlando – Mostrano anche come sia indispensabile il rafforzamento di una rete e una cooperazione fra pubblico e privato, fra tutte le istituzioni per creare un’azione di contesto che oggi in Sicilia stenta a crescere. Certo è evidente che il lavoro da fare è ancora molto per dare risposte ai tanti che continuano ad essere vittime della crisi, ma la strada imboccata è quella giusta”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI