Europee, ultimi nodi da sciogliere | Partita chiusa per Pd e 5 Stelle - Live Sicilia

Europee, ultimi nodi da sciogliere | Partita chiusa per Pd e 5 Stelle

Caos in Forza Italia, qualche incognita per Lega e Fratelli d'Italia.

Verso il voto
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Il fine settimana servirà a sciogliere gli ultimi nodi. Il grosso dei giochi per le liste delle Europee è fatto ma restano ancora alcune incognite da risolvere. E qualcuna si presenta come una grossa grana. Dei partiti principali, chi ha già chiuso la pratica è il Pd, che ha scelto i suoi otto candidati in una lista caratterizzata più per i temi (immigrazione, Europa, scuola, enti locali) che per i collettori di voti. Sembra fatta anche per i 5 Stelle: restava da capire il nome del capolista scelto dai vertici senza strumenti di democrazia diretta, ieri si è appreso che si tratterà della sarda Alessandra Todde, ceo di Olidata. Con buona pace dell’uscente Ignazio Corrao.

Nel centrodestra, invece, restano alcuni nodi da sciogliere. La situazione più complicata, con nervi a fior di pelle, è in Forza Italia. I quattro nomi di candidati uomini sui cui sembrava fatta (Silvio Berlusconi, Saverio Romano, Salvatore Cicu e Giuseppe Milazzo) hanno creato grossi mal d pancia in queste settimane. Scontento Giovanni La Via, uscente (ma alfaniano di ritorno e c’è chi non gliela perdona), scontenti i big catanesi del partito, in primis il sindaco Salvo Pogliese, che avevano tifato per Basilio Catanoso, scontento Antonio Tajani, che vorrebbe La Via in lista (e ha sollevato il problema ancora ieri in direzione nazionale). La tensione è altissima, si parla di un possibile stravolgimento dell’ultima ora. A vacillare sarebbe la candidatura di Milazzo, fortemente voluta da Gianfranco Miccichè, quando i manifesti elettorali del capogruppo sono già usciti. Tra ieri e oggi deputati regionali (Mansuco), prima, e nazionali azzurri poi hanno lanciato appelli per difendere la candidatura di Milazzo (“espressione del territorio che costituisce lo zoccolo duro del partito in Sicilia”, scrivono i parlamentari nazionali siciliani). Nelle ultime ore si cercherà di trovare una complicatissima quadra ma lo scontro tra i berlusconiani rischia di lasciare cicatrici profondissime.

Nella Lega restano da definire le candidature femminili. Gli uomini saranno Matteo Salvini, Igor Gelarda, Fabio Cantarella e un sardo. Tra le donne, una verrà dalla Sardegna, le altre tre si sceglieranno in queste ore. In pole position c’è la licatese Annalisa Tardino.

In casa Fratelli d’Italia la principale incertezza riguarda il patto con gli Autonomisti di Raffaele Lombardo. Che pareva cosa fatta ma che nelle ultime ore non sembra una pratica così scontata. È mancato infatti un passaggio formale e la linea di destra-destra di Meloni non finisce di convincere qualche big lombardiano che si aspetterebbe almeno lo sforzo di qualche presa di posizione forte sul Sud. Gli autonomisti, se ci saranno, porteranno in dote un candidato, Carmelo Pullara o Innocenzo Leontini. Altro elemento da definire è la presenza o meno in lista di Luca Cannata, sindaco di Avola e fratello della forzista ribelle Rossana, deputata dell’Ars. In lista c’è ancora anche un posto per una donna vacante e non è ancora chiaro quale Cannata sarà della partita.

Più Europa, infine, non ha ancora definito la sua lista. L’unica certezza (ufficiosa) è la candidatura di Fabrizio Ferrandelli. Gli altri nomi dovrebbero venire fuori stasera.

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