Siri, Roma e 25 aprile | Scontro Salvini-Di Maio - Live Sicilia

Siri, Roma e 25 aprile | Scontro Salvini-Di Maio

Continua la polemica tra i due vice premier, ora anche sulla festa della liberazione

DUELLO A DISTANZA
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Alta tensione tra Lega e Movimento 5 stelle, che in queste ore sono tornati a scontrarsi su diversi fronti. Continuano infatti le polemiche tra gli azionisti del governo giallo-verde sulle possibili dimissioni del sottosegretario ai Trasporti Armando Siri, sull’emendamento “salva Roma” e adesso anche riguardo le celebrazioni per la festa della liberazione, il 25 aprile.

“Leggo che qualcuno arriva persino a negare il 25 Aprile, il giorno della Liberazione. Lo trovo grave. Non è alzando le spalle e sbuffando che questo Paese cresce” ha scritto il vice premier grillino Luigi Di Maio. “E’ curioso – ha proseguito il leader del M5S – che coloro che negano il 25 Aprile siano gli stessi che però hanno aderito al congresso di Verona, passeggiando mano per la mano con gli antiabortisti”. Non viene di certo citata la Lega, ma i riferimenti al Carroccio e al collega vice premier leghista sono abbastanza chiari.

Rapida è arrivata una dichiarazione dello stesso Salvini, che suona come una replica velata “Il 25 Aprile, per celebrare il sacrificio di chi ha combattuto per la libertà dell’Italia, sarò in mezzo alle donne e agli uomini della polizia di Stato di Corleone, per ringraziarli del fatto che ogni giorno rischiano la loro vita per liberare la Sicilia e l’Italia dalla mafia. Onorare il passato preparando un futuro migliore, questo faccio da uomo, da padre e da ministro. Le polemiche le lascio volentieri agli altri”.

Intanto, è notizia dell’ultima ora che il Consiglio dei ministri previsto per le 18 è slittato di almeno un’ora. Non è stata ancora trovata la quadra sul cosiddetto “salva Roma”, un provvedimento mirato a dare una mano ai conti della Capitale, ma che Salvini non ne vuole sapere di sostenere: “Non possiamo aiutare solo Roma – ha affermato in questi giorni il vice premier – dobbiamo dare una mano a tutti i comuni in difficoltà”. Per poi aggiungere “A Roma un sindaco inadeguato”.


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