L'imposizione del caffè della mafia | Interdittive per quattro imprese - Live Sicilia

L’imposizione del caffè della mafia | Interdittive per quattro imprese

Blitz Atena. I provvedimenti del prefetto De Miro.

Palermo
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PALERMO – Il prefetto di Palermo Antonella De Miro ha emesso tre interdittive antimafia nei confronti di altrettante ditte specializzate nella commercializzazione del caffè. Si tratta della Kaffeina s.r.l., Torrefazione Caffeina di Salvatore D’Oca e la ditta individuale di Dario Salvatore Arcuri, i cui titolari risultano coinvolti nell’operazione “Atena”, eseguita il 12 marzo 2019 dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo. I titolari risultano indagati per vari reati, con l’aggravante di aver operato al fine di avvantaggiare Cosa nostra e, in particolare, il mandamento mafioso di Porta Nuova.

Dal provvedimento giudiziario che ha portato all’arresto di 32 soggetti accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, si ricavano intercettazioni ambientali da cui emergerebbe che Francesco Arcuri, anche lui arrestato e indagato per mafia, si avvaleva delle imprese, raggiunte dai provvedimenti interdittivi, quale mezzo per imporre le forniture di caffè a diversi noti bar della città di Palermo a scapito di altre aziende.

Un’altra interdittiva antimafia è stata emessa alla Expo Sicilia Soc. Coop., che gestiva il pub denominato “Great House 67”, poi divenuto Goya Restaurant Lounge Bar” di via Quintino Sella, formalmente intestata alla figlia di Vito Seidita, già destinatario di misura di prevenzione personale e patrimoniale, arrestato nella stessa operazione “Atena” e che intercettazioni ambientali indicano avere rapporti di interesse economico con elementi di spicco di Cosa nostra cone il boss Cosimo Vernengo, detto “Ghiaccio” e il capomafia Paolo Calcagno, per un periodo al vertice del mandamento mafioso di Porta Nuova, interessati alla restituzione di somme di denaro. 

“L’adozione delle interdittive antimafia – si legge nella nota della prefettura – si rivela ancora una volta determinante strumento di difesa dell’ordine pubblico economico e conferma la importante efficace correlazione tra i provvedimenti giudiziari e l’attività di prevenzione amministrativa antimafia affidata ai Prefetti. I provvedimenti prefettizi adottati sono stati comunicati al sindaco di Palermo e alla Camera di Commercio e comportano la revoca delle autorizzazioni rilasciate a cura degli organi competenti nonché l’annotazione nell’albo camerale”.


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