Albanese: "Non meritiamo la C | Faremo il massimo per il Palermo" - Live Sicilia

Albanese: “Non meritiamo la C | Faremo il massimo per il Palermo”

Il presidente rosanero: "Fiducia nella Corte d'appello Figc. E il progetto Arkus continua".

L'INTERVISTA
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2 min di lettura

PALERMO – La voglia di “continuare una battaglia per i diritti” e l’amara constatazione che per quei play-off promozione in A “si sarebbe potuto attendere qualche giorno”. A meno di 24 ore dalla “non decisione” del Collegio di garanzia del Coni, che ha respinto l’istanza del Palermo e dato il via libera agli scontri promozione, il presidente rosanero Alessandro Albanese guarda alle ultime settimane tribolate in casa rosanero, ma ribadisce “massima fiducia” nell’esito del giudizio alla Corte d’appello federale del 23 maggio che dovrà decidere sulla retrocessione stabilita in primo grado. Albanese rassicura i tifosi sul prosieguo del progetto Arkus (“vogliamo il Palermo ai massimi livelli”) e lancia anche una stoccata “a chi, forse, avrebbe voluto prendere in mano il club attraverso altre strade”.

Si aspettava un avvio di presidenza così difficile?
“Veramente no. La partita in casa con il Cittadella mi aveva regalato sensazioni stupende. La gente era tornata allo stadio con la voglia di dire ‘abbiamo rotto col passato’. Quella partita non è andata come speravamo ma avevamo e abbiamo fiducia nela possibilità di giocarci il nostro futuro sul campo”.

Venerdì, però, dal Collegio di garanzia del Coni un nuovo stop alla richiesta del Palermo di bloccare i play-off.
“Il Coni ha deciso di non decidere. A mio avviso, ma soprattutto secondo autorevoli giuristi, c’era invece la possibilità di intervenire. E’ vero che la Lega organizza i campionati, ma play-off e play-out sono disciplinati dalla federazione, come testimoniano anche alcuni comunicati ufficiali”.

A questo punto fari puntati sulla decisione di giovedì.
“Confidiamo moltissimo in quel giudizio, vorremmo che fossero approfondite le ragioni che abbiamo posto e soprattutto vorremmo un trattamento paritario a tutte le altre squadre. Abbiamo la voglia di fare tutto il possibile affinché il Palermo giochi nel campionato che merita. Speriamo in un verdetto più confortante per i nostri colori. Mi auguro che prevalgano l’opportunità e il buonsenso rispetto anche al blasone e alla città. Ripeto: le regole devono essere uguali per tutti”.

Come giudica il comportamento del Consiglio direttivo della Lega di B? C’è stata troppa fretta di buttare fuori dai play-off il Palermo?
“Si sarebbe potuto aspettare qualche giorno e non sarebbe cambiato nulla nell’economia del campionato, anzi noi stessi ne saremmo usciti svantaggiati visti i tanti giocatori del Palermo impegnati con le rispettive nazionali”.

Lo spettro della serie C resta, se dovesse concretizzarsi potrebbe cambiare qualcosa nei piani della nuova proprietà?
“Voglio tranquillizzare i tifosi: la nuova proprietà è determinata a portare avanti la battaglia per il Palermo in tutte le sedi e in tutti i campi. Palermo è una città straordinaria e ha dei tifosi eccezionali, non merita la serie C. Non la merita neanche la nuova proprietà, che ha avuto il coraggio di prendere in mano il club e sobbarcarsi i debiti. Forse c’è chi avrebbe voluto prendere in mano il Palermo attraverso qualche eventuale procedura fallimentare, ma così non è stato. Noi abbiamo sposato un progetto in cui continuiamo a credere: quello di vedere il Palermo ai massimi livelli”.


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