Da Tania alla prof del liceo | Via Roma e via Libertà come piste - Live Sicilia

Da Tania alla prof del liceo | Via Roma e via Libertà come piste

Dalle morti di Tania Valguarnera e del bengalese Muhit ai recenti pedoni investiti: allarme alta velocità

PALERMO – Quasi duecento pedoni coinvolti in incidenti e dieci rimasti feriti soltanto in via Libertà. E’ il bilancio dei primi quattro mesi dell’anno sulle strade palermitane e tra queste, sono le arterie principali a far registrare il più alto numero di scontri.

Anche la via Roma continua a far da scenario ad incidenti gravissimi: l’ultimo risale soltanto a due giorni fa, con una donna di 34 anni rimasta ferita e ricoverata in Rianimazione. Si trovava a bordo di uno scooter quando è avvenuto lo schianto con una Ford Fiesta all’incrocio con via Cavour. Una escalation drammatica sulla stessa via, in cui si contano cinque persone investite, tra cui Muhit Chowdhllry, 55enne originario del Bangladesh che ha perso la vita dopo essere stato travolto da una Smart all’altezza di piazza San Domenico.

Strade centralissime, che tagliano in due la città, ma che diventano sempre più frequentemente vere e proprie piste ad alta velocità. Al punto che lo scorso gennaio, due auto hanno travolto uno scooter: una vettura ha terminato la corsa contro un palo della luce, l’altra si è data alla fuga, provocando due feriti gravi. Un altro incidente rocambolesco si è verificato soltanto tre giorni fa, quando la professoressa di un liceo è stata travolta da un taxi che si era poco prima scontrato con un’auto.

I mezzi sono andati distrutti, la donna di 64 anni è stata scaraventata sull’asfalto ed ha riportato ferite gravi, tanto da essere ricoverata con prognosi riservata. le prime ore in ospedale sono state drammatiche, ma le sue condizioni vanno man mano migliorando. Episodi che a distanza di quattro anni esatti, richiamano alla mente il caso eclatante di Tania Valguarnera, la trentenne nel 2015 travolta e uccisa in via Libertà, mentre si recava al lavoro, in un call center di via Cordova.

Era una domenica di maggio, stava attraversando la strada quando Pietro Sclafani la investì, fuggendo subito dopo. L’uomo fu poi rintracciato e arrestato. A perdere la vita lo scorso anno, anche il giovanissimo Gianluca Tramuto: aveva soltanto 16 anni, era stato travolto da un’auto mentre era a bordo della sua bicicletta, all’altezza di via Duca della Verdura. Ma l’asfalto di via Libertà si è macchiato di sangue anche più recentemente. Lo scorso novembre, Giovanni Testaverde, 50 anni, è stato falciato da un autobus all’altezza di via Mazzini: anche lui stava per attraversare la strada quando l’impatto, violentissimo, non gli ha lasciato scampo.

A contribuire al numero di incidenti – ribadiscono dalla polizia municipale – la bassa soglia d’attenzione al volante provocata dall’utilizzo di dispositivi informatici e smartphone, e la velocità, sempre più frequentemente alla base degli scontri più gravi”. D’altronde, uno sguardo allo smartphone, l’invio di un messaggio o una telefonata, possono trasformarsi in gravissimi fattori di distrazione per chi è la guida, che si trasforma in un pericolo per sé e per gli altri.

Una vera e propria emergenza che ha reso necessario il potenziamento dei controlli sia lungo le strade urbane, da parte della polizia municipale, che su quelle extraurbane, con un’attività di monitoraggio effettuata da carabinieri e polizia stradale che si estende anche alle ore notturne. I risultati confermano una tendenza preoccupante: la maggior parte degli automobilisti è stata infatti sorpresa con il cellulare alla guida e ad una andatura ben oltre i limiti consentiti.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI