Il giorno di Falcone FOTO | 17.58: la strage, il silenzio VIDEO - Live Sicilia

Il giorno di Falcone FOTO | 17.58: la strage, il silenzio VIDEO

L'arrivo della nave della legalità a Palermo

La nave della legalità a Palermo. Dopo la cerimonia all'Ucciardone, i cortei per via Notarbartolo

IL 23 MAGGIO
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18 min di lettura

Con il minuto di silenzio scattato alle 17.58, ora in cui 27 anni fa ci fu la strage di Capaci, è terminata sotto l’Albero della legalità la giornata di commemorazione della morte di Giovanni Falcone, di sua moglie e della scorta. A scandire il momento di raccoglimento, le note del Silenzio seguito da un lungo applauso e dall’inno di Mameli. Migliaia di studenti provenienti da tutta Italia, dopo la cerimonia nell’aula bunker, hanno sfilato per le strade di Palermo con striscioni che riportavano le frasi dei giudici Falcone e Borsellino, ancora oggi uno sprone per giovani per lottare contro la mafia.

IL GIORNO DI FALCONE – FOTO E VIDEO

LA DIRETTA

17.58 – Suona il silenzio sotto l’albero Falcone.

17.30 – “E’ stata una bella giornata, mi spiace per gli assenti ma se Fava e Orlando hanno scelto di non esserci non hanno fatto uno sgarbo a Salvini. Condivido parola per parola l’intervento della dottoressa Maria Falcone”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Oggi è il giorno dell’unità nazionale contro tutte le mafie – ha aggiunto – non è il giorno delle polemiche, delle proteste, dei fischi, degli striscioni. Sono orgoglioso di essere oggi, a Palermo, portando il mio piccolo contributo alla lotta alla mafia”. E a chi ha domandato se avesse incontrato Musumeci, Salvini ha risposto: “Sì l’ho incontrato alla cerimonia della Polizia, abbiamo parlato di alcuni progetti per la sicurezza, la Cittadella della Polizia di Palermo e la nuova questura di Catania”.

17.11 – “Abbiamo parlato di libertà di pensiero e di futuro ora si sta lavorando tecnicamente, non è mio compito, perché tutto torni a posto”. Lo ha detto il ministro Matteo Salvini dopo aver incontrato la professoressa Rosa Maria Dell’Aria la docente sospesa dallo ufficio scolastico provinciale. “Mi sono impegnato – ha aggiunto Salvini – ad incontrare gli studenti in aula magna ad apertura del nuovo anno scolastico per parlare anche di sicurezza”.

17.08 – Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato ucciso in via D’Amelio, 27 anni fa, si è unita al corteo che dall’Aula bunker dell’Ucciardone si ritroverà davanti l’albero Falcone per ricordare, alle 18:58, la strage di Capaci. Borsellino sfila accanto alla sorella di Giovanni Falcone, il magistrato assassinato a Capaci il 23 maggio di 27 anni fa.

> Le foto dei cortei verso l’albero Falcone

16.33 – Sulle suggestive note di ‘100 passi’ è cominciato a Palermo il corteo che dall’aula bunker porterà i ragazzi delle scuole all’Albero della legalità nella giornata in cui si commemora il ventisettesimo anniversario della strage di Capaci. “Siamo noi la lotta alla mafia, e non ci arrenderemo mai”, gridano i ragazzi. Tra gli striscioni, ‘avete chiuso 5 bocche, ne avete aperte 50 milioni”. In prima fila, la sorella del giudice ucciso, Maria Falcone, e il presidente della Camera, Roberto Fico

16.14 – Circa un migliaio di persone stanno partecipando a Palermo al corteo che si è appena mosso da via D’Amelio, luogo dell’attentato al giudice Paolo Borsellino, per raggiungere l’albero di Falcone dove alle 17.58 verranno ricordate le vittime delle stragi mafiose del ’92. Al balcone di casa della famiglia Borsellino una foto della sorella del magistrato, Rita, scomparsa nell’agosto scorso, e uno striscione con la scritta “Il modo migliore per ricordare oggi Paolo è fare memoria, che significa impegnarsi quotidianamente perché il passato non torni”. Tra i manifestanti che partecipano al corteo, oltre a studenti e a giovani scout, anche il fondatore di Libera Don Luigi Ciotti e alcuni magistrati antimafia come Vittorio Teresi.

15.56 – E’ arrivata in prefettura la professoressa dell’istituto tecnico Vittorio Emanuele III, Rosa Maria Dell’Aria, sospesa dall’ufficio scolastico provinciale di Palermo. La docente di italiano e storia è accompagnata dai suoi avvocati, Fabrizio La Rosa e Alessandro Luna, quest’ultimo è anche il figlio. E sono appena giunti in prefettura a Palermo i ministri Matteo Salvini e Marco Bussetti per incontrare la professoressa.

15.30 – “C’è qualcuno che tiene al Milan?” chiede il ministro degli Interni Matteo Salvini a un gruppo di bambini nella caserma Lungaro della polizia dopo la foto ma alcuni bambini in coro: “Per la Juve”. E Salvini sorridendo: “Che degrado…”.

14.34 – “Io non l’avrei sospesa, ma non dipende da me”. Così il ministro degli Interni, Matteo Salvini, rispondendo ai cronisti alla fine della cerimonia per la strage di Capaci nell’aula bunker dell’Ucciardone, a Palermo, a proposito del caso della professore Rosa Maria Dell’Aria, sospesa per due settimana dall’ufficio scolastico provinciale per non avere vigilato sull’elaborato di un gruppo di studenti di seconda classe dell’Istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III che hanno paragonato le leggi razziali del ’38 al decreto sicurezza del ministro Salvini.

14.09 – “Sono qui a parlare di lotta alla mafia e non per fare campagna elettorale”. Così il ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha risposto ai cronisti, fuori dall’aula bunker dell’Ucciardone a conclusione della cerimonia in ricordo della strage di Capaci, che gli hanno chiesto di un volantino per un appuntamento elettorale a Palermo con una candidata alle europee nella circoscrizione isole.

13.56 – “Ci sono state polemiche di qualcuno che non ha capito che bisogna combattere tutti insieme, se qualcuno di sinistra non è venuto o se ne è andato perché c’era Salvini si è perso lui qualcosa. Una giornata di speranza, di giovani e di lotta alla mafia: Fava e Orlando hanno sbagliato”. Così il ministro degli Interni, Matteo Salvini, parlando con i cornisti all’uscita dall’aula bunker dell’Ucciardone per l’anniversario della strage di Capaci. E ancora: “Chi riesce a polemizzare anche nel giorno della lotta alla mafia è un poveretto”.

13.51 – “Solo politiche inclusive e socialmente avanzate, orientate ad assicurare ad ogni cittadino, ovunque, un’esistenza libera e dignitosa, possono sottrarre alla mafia spazio di azione e consenso”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervenendo nell’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo alla manifestazione che commemora la strage di Capaci del 23 maggio 1992. “Ciascuno di noi, nei luoghi in cui vive e nelle funzioni che è chiamato a svolgere, ispirato dall’esempio di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, può – ha aggiunto – contribuire alla edificazione di una società più umana e più giusta”. “Il ricordo dei due magistrati di Palermo e delle altre vittime delle stragi mafiose sia pietra di inciampo – ha affermato il premier – posta sul nostro cammino per non dimenticare mai questo inderogabile dovere”.

13.41 – “Nel 1992, come d’altra parte in altre, troppe occasioni, la mafia non aveva colpito solamente alcune persone, ma aveva voluto colpire lo Stato nella sua interezza, nella sua integrità, uccidendo chi, con competenza e determinazione, stava dedicando la propria vita a combattere un fenomeno criminale di assoluta gravità, il più grave che l’Italia abbia mai conosciuto, anche perché il più pervicace e resistente”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel suo discorso nell’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo alla manifestazione in ricordo di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e degli agenti di scorta uccisi nella strage di Capaci del 23 maggio 1992. “Ripercorrendo le biografie di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, delle loro vite violentemente spezzate, emerge – innanzitutto – ha osservato – una non comune consapevolezza di tutte le diverse dimensioni di questo fenomeno, di tutte le sue implicazioni sociali, culturali, esistenziali”.

13.35 – “Palermo chiama Italia! è un appello a cui, però, deve rispondere anche lo Stato. Il Governo che rappresento si ricorda di questa chiamata e vi risponde con tutti gli strumenti che può mettere in campo. Il nostro obiettivo è chiaro: fare terra bruciata alla mafia”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nell’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo in occasione dell’anniversario della strage di Capaci. Conte, nel suo discorso nell’aula bunker, ha aggiunto: “Il mezzo che abbiamo a disposizione è quello di impegnarci a garantire una maggiore giustizia sociale. Sappiamo che le organizzazioni criminali hanno buon gioco a instaurarsi come sistema alternativo sul territorio, là dove mancano diritti e opportunità”.

13.18 – “Il mio governo è impegnato a combattere la mafia in primo luogo sostenendo le forze dell’ordine, ma occorre anche creare le condizioni perché non ci sia più bisogno della mafia”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte all’aula bunker di Palermo dove si stanno svolgendo le commemorazioni per il XXVII anniversario della strage di Capaci. “Ciascuno di noi, ispirato da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, può contribuire a una società più giusta e più umana”, ha concluso.

12.53 – “La lotta alla mafia è una battaglia di libertà contro chi vuole confondere la verità con la menzogna, contro la politica deviata, contro l’opacità. La lotta alla mafia è una battaglia per le persone. La lotta alla mafia è una battaglia anche contro la paura”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte all’aula bunker di Palermo dove si stanno svolgendo le commemorazioni per il XXVII anniversario della strage di Capaci. “Mi rivolgo a voi studenti, siete qui e avete risposto così numerosi all’invito di condividere percorsi didattici di educazione alla legalità. Nel 1992 – ha proseguito – la mafia non ha colpito solo alcune persone ma ha colpito lo Stato. Quando si ragiona di mafia c’è una domanda che fa capolino: ‘per che cosa saremmo disposti oggi a morire?’. Ecco, rispondere è difficile, anche io stesso me lo domando, ma è un quesito che deve sempre accompagnare le nostre coscienze”. “Il mio Governo è impegnato a combattere la mafia in primo luogo sostenendo le forze dell’ordine, organi requirenti e giudicanti nel loro impegno quotidiano – ha proseguito -. Ma occorre anche creare le condizioni affinché non ci sia più bisogno della mafia: – ha aggiunto il premier – laddove manca il lavoro, ci sia una rete adeguata che aiuti in questa ricerca e ci sia comunque un reddito per chi l’ha perduto e non ha altre fonti di sostentamento; ci sia una casa per chi l’ha persa; sia sempre garantito il diritto all’istruzione, non manchi mai l’assistenza sanitaria per tutti, anche nei luoghi in cui la politica e l’amministrazione hanno deciso di barattarla con il profitto personale”.

12.45 – Gli studenti del Vittorio Emanuele aspettano Salvini per un confronto sul caso della prof sospesa“Salvini noi siamo qua, cosa dovevi dirci?!”, si legge in uno degli striscioni appesi a scuola.

12.30 – La polemica: Salvini ha inserito la commemorazione tra i suoi appuntamenti elettorali (guarda qui).

12.22 – I “dissidenti” dell’Aula bunker si sono riuniti alla Casina di Capaci (leggi qui).

11.54 – “Le mafie sono straordinariamente raffinate perché ne pensano una più del diavolo per eludere le norme. Bisogna smetterla di accettare il puzzo del compromesso morale che sporca le istituzioni”. Lo ha detto il presidente dell’Antimafia Nicola Morra all’aula bunker di Palermo dove si stanno svolgendo le commemorazioni per il XXVII anniversario della strage di Capaci. “Giacché – ha proseguito – i soldi non puzzano tanti non si fanno problemi ad accettare soldi di dubbia o certa provenienza criminale. Dobbiamo ribadire che lo Stato con certi soggetti non vuole avere nulla da fare”.

11.35 – “Chi ha ucciso ha tolto la vita a Giovanni Falcone e ha causato un dolore immenso ai suoi parenti, ma ha svegliato il popolo italiano”: sono le parole del ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Quel sacrificio – aggiunge – è valso il risveglio di un popolo intero, dopo le bombe nulla è stato più come prima. Sono convinto che un giorno i nostri figli i nostri nipoti verranno in questa aula per ricordare quello che fu e che non sarà più” (leggi l’intervento completo del ministro).

11.33 – “Io continuo a sostenere che il primo problema per la sicurezza del paese è la mafia”. Lo ha detto tra gli applausi il Capo della Polizia Franco Gabrielli all’aula bunker di Palermo dove si stanno svolgendo le commemorazioni per il XXVII anniversario della strage di Capaci.

11.30 – Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha raggiunto piazza Magione. “In piazza Magione, fra gli studenti e con gli insegnanti della splendida scuola palermitana e italiana. Quella scuola che educa e accompagna nei percorsi di legalità, senso civico, cittadinanza critica e arriva”, ha scritto su Facebook (guarda le foto del sindaco con i ragazzi a piazza Magione).

11.24 – “Le polemiche oggi sono inutili, proprio in quest’aula che rappresenta la prima vittoria dello Stato”. Lo ha detto Maria Falcone aprendo nell’aula bunker di Palermo la giornata per la strage di Capaci. La sorella del magistrato ha ricordato il senso di rispetto per istituzioni che Falcone aveva sempre testimoniato. “Giovanni – ha aggiunto – era la personificazione del senso dello Stato. Poi ci sono le idee che i giovani fanno circolare. Giovanni diceva anche questo: gli uomini muoiono ma le loro idee continueranno a circolare sulle gambe di altri uomini. Quanto questo sia vero l’ho constatato anche oggi incontrando un gruppo di ragazzi dietro a uno striscione nel quale era scritto: ‘Avete chiuso cinque bocche,ne avete aperto cinquanta milioni’. Non era un risultato scontato ma questo è accaduto”. “Devo dire che mi hanno molto aiutato – ha proseguito Maria Falcone – i veri amici di Giovanni non quelli che con le polemiche lo hanno ucciso in vita. Hanno sbagliato tutti. Oggi queste resistenze non le ho viste. Tutti i ministri, e in particolare Marco Bussetti, hanno aderito a questa giornata con un entusiasmo eccezionale”.

10.55 – “Due super eroi che non avevano i super poteri, ecco chi erano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti all’aula bunker di Palermo dove si stanno svolgendo le commemorazioni per il XXVII anniversario della strage di Capaci.

10.54 – “Io sono vent’anni che vengo qui, e ci sarò sempre. I ministri passano, i ragazzi restano. Ogni anno c’è sempre una polemica, non è una novità. La scuola fa un grande lavoro tutto l’anno e questo è il giorno della memoria e dell’impegno. Non vorrei che qualcuno si volesse distinguere proprio non partecipando”. Lo ha detto l’ex presidente del Senato Pietro Grasso, all’ingresso dell’aula bunker per partecipare alla cerimonia di commemorazione per Giovanni Falcone e le vittime della strage di Capaci, rispondendo alle domande dei giornalisti circa l’assenza di alcuni rappresentanti istituzionali.

10.35 – “Serve un piano Marshall nelle scuole, un piano culturale nei quartieri difficili”. È accorato l’intervento del presidente della Camera Roberto Fico. Che aggiunge: “Noi avanziamo e loro pure, non basta dobbiamo essere capaci di sconfiggerli. Tutti i Ministeri devono avviare dei piani in 10 anni da verificare ogni 6 mesi. Bisogna investire risorse per assumere professori, assistenti sociali, creare centri di aggregazione nei quartieri difficili. Dobbiamo andare nelle scuole a prendere i figli dei camorristi e portarli su una strada diversa. Se non lo facciamo la mafia si rigenererà”. Poi ha aggiunto: “Dobbiamo investire soldi per le forze dell’ordine. La lotta alla criminalità è la prima emergenza del Paese”.

10.33 – “Questa manifestazione si tiene grazie al ministero della Pubblica Istruzione. Io dico ancora pubblica. Non ho mai trovato alcuna resistenza per realizzarla in tutti i ministri che si sono succeduti, delle varie forze politiche. Ringrazio il ministro Busetti che l’ha presa con un entusiasmo eccezionale”. Lo ha detto Maria Falcone, sorella del magistrato Giovanni, nell’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo dove si sta svolgendo la manifestazione per commemorare la strage di Capaci avvenuta il 23 maggio del ’92.

10.17 – Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini è arrivato all’aula bunker di Palermo dove si terranno le celebrazioni per il ventisettesimo anniversario della strage di Capaci.

10.14 – “Incontrerò la professoressa Rosa Maria Dell’Aria nel pomeriggio. Ribadisco che il provvedimento di sospensione secondo me è ingiusto”. Lo ha detto a Palermo il ministro dell’istruzione Marco Bussetti parlando ai cronisti, fuori dall’aula bunker del carcere dell’Ucciardone, riferendosi alla docente di Italiano e Storia dell’istituto tecnico Vittorio Emanuele III sospesa dall’ufficio scolastico di Palermo.

10.05 – Anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha deciso di disertare la cerimonia di commemorazione per le vittime della strage di Capaci che sta per cominciare nell’aula Bunker. Lo ha annunciato lo stesso Orlando (leggi qui il testo del suo messaggio), accogliendo all’ingresso dell’Aula Bunker il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dopo che stamattina aveva accolto al porto gli studenti provenienti da tutta Italia per le manifestazioni in ricordo di Giovanni Falcone e delle vittime della strage.

09.59 – “Oggi ricorre l’anniversario di una tragedia e ricordiamo un giorno di dolore. È questa la forza di tutti. Questa commemorazione è diventata la festa della legalità. Ricordiamo chi ha sacrificato la vita per contrastare la mafia. Oggi dobbiamo tutti sorridere, è il modo migliore per ricordare i nostri morti”. Cosi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte parlando agli alunni delle scuole riuniti nel Giardino della memoria a Capaci. Il presidente ha chiesto ai ragazzi cosa è la legalità? Un’alunna ha risposto: “Il rispetto di tutti e delle leggi”. “Il rispetto delle leggi è fondamentale – ha aggiunto Conte – La mafia non ama le leggi. Ama le proprie leggi. Quelle dell’arbitro della forza e dei soprusi. Il contrasto della mafia è il rispetto dei percorsi democratici”.

09.47 – “Io oggi mi concentrerei su questi ragazzi che ci chiedono impegno per il futuro, oggi è uno di quei giorni in cui le Istituzioni devono essere compatte e trasmettere questa compattezza alle nuove generazioni affinché sappiano che certe ferite che hanno dilaniato il paese non potranno ripetersi in futuro. Gli assenti? Scelta che non voglio commentare”. Così il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, arrivando all’Aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo. “Sui buchi nelle indagini? In quanto ministro non parlo delle indagini in corso, lo Stato però ha l’obbligo di accertare la verità”, ha concluso.

09.43 – “Il loro sacrificio è divenuto motore di una riscossa di civiltà, che ha dato forza allo Stato nell’azione di contrasto e ha reso ancor più esigente il dovere dei cittadini e delle comunità di fare la propria parte per prosciugare i bacini in cui vivono le mafie”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a 27 anni dalle stragi di via D’Amelio e Capaci affermando che la “riscossa ha già prodotto risultati importanti. Ma deve proseguire. Fino alla sconfitta definitiva della mafia”. A 27 anni dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio, “legate dalla medesima, orrenda strategia criminale, la Repubblica si inchina nel ricordo delle vittime e si stringe ai familiari”.

09.29 – “La politica dovrebbe attivarsi per consentire che gli organismi interni di vigilanza riescano a dare trasparenza e correttezza all’azione amministrativa. Insieme con la polizia specializzata e la magistratura dovrebbero potere operare anche i soggetti economici e politici che sarebbero così in grado di rilevare preventivamente le presenze inquinanti, accelerando il processo di bonifica che necessariamente il nostro territorio richiede, a livello nazionale e non solo siciliano”. Ad affermarlo è stato il procuratore nazionale Antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho, giungendo al porto di Palermo per l’anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio, rispondendo a una domnanda dei cronisti che gli cheidevano come la politica possa aiutare a contrastare il fenomeno della corruzione. (DIRE)

09.21 – “Posso anche comprendere alcune delle motivazioni addotte per giustificare la propria assenza, però cerco di ricordare a tutti il dovere dell’unità per fronteggiare una bestia che si chiama mafia”. Lo ha detto il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra all’ingresso dell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone dove si celebra l’anniversario della strage di Capaci. “Chiedo a tutti – ha aggiunto Morra – di ragionare con ponderazione e prudenza evitando polemiche che fanno male al mondo della antimafia. Anche se riconosco per primo che nel mondo dell’antimafia si annidano presenze che poco hanno a che fare col mondo della antimafia”, ha concluso.

> Il VIDEO dell’arrivo della nave della legalità al porto di Palermo

09.14 – Il Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, è arrivato nel luogo della strage di Capaci e ha, deposto una corona d’alloro sotto la Stele dedicata al giudice Giovanni Falcone e agli uomini della sua scorta in occasione del XXVII anniversario dell’eccidio. Il premier ha visitato il “Giardino della memoria”. Il corteo poi proseguirà per raggiungere l’Aula Bunker del carcere dell’Ucciardone dove si svolgono le celebrazioni istituzionali.

8.51 – “La scuola libera e i balconi pure”, “Aprite cuori menti e porti”, “Gli articoli 3, 21 e 33 non si toccano #Salvinitoglianchequesto”, “Le loro idee camminano sulle nostre gambe” sono alcune delle scritte fatte su striscioni che alcuni studenti stanno posizionando nella cancellata dell’istituto tecnico Vittorio Emanuele III, la scuola della prof Rosa Maria Dell’Aria sospesa per non avere vigilato su un elaborato di un gruppo di studenti della seconda classe che hanno paragonato le leggi razziali contro gli ebrei al decreto sicurezza sui migranti. L’istituto si trova a poche decine di metri dall’aula bunker del carcere Ucciardone dove stamani si tiene la celebrazione per l’anniversario della strage di Capaci alla presenza, tra gli altri del premier Giuseppe Conte, del presidente della Camera Roberto Fico e del ministro degli interni Matteo Salvini . Davanti all’istituto ci sono uomini della Digos e delle forze dell’ordine.

08.49 – “Siamo qui per ricordare che Palermo è profondamente cambiata e per dire grazie a chi, in tempi terribili, ha creduto nella lotta alla mafia, quando lo Stato aveva il volto illegale e chi combatteva Cosa nostra era considerato un bersaglio è un isolato”. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, al porto del capoluogo siciliano, in attesa dei 1.500 studenti che arriveranno a bordo della Nave della legalità, salpata ieri da Civitavecchia, per commemorare le vittime della strage di Capaci. (DIRE)

Ore 8.47 – “Grazie a tutti i professori e i ragazzi che ricordano Giovanni e Paolo che sono l’Italia migliore”. Lo ha detto Maria Falcone, sorella del giudice, accogliendo la nave della legalità. Sulle note della canzone di Fabrizio Moro, ‘Pensa’ gli studenti hanno liberato, in una splendida giornata di sole, palloncini tricolore. “Le polemiche non devono esistere perché dividono e creano isolamento. Le polemiche sono un premio per la mafia”.

Ieri sera si è svolto sulla nave il dibattito sul tema della legalità al quale hanno preso parte i ragazzi. Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, ha voluto ribadire come sia importante vedere tutti questi studenti “che non hanno paura” e lottano “perché sono puri” per la legalità e contro tutte le mafie. Per il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho, “le mafie devono essere combattute non solo con la repressione, ma tutti si devono attivare per impedire che esse entri nei flussi dove circola il denaro. Perché – ha specificato – le mafie stanno cambiando pelle, non sparano più ma sono infiltrate negli affari”. Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha poi sottolineato che “l’Italia ha un passato pieno di ferite ancora aperte. La grandezza è prendere quella storia fare delle leggi che siano le migliori al mondo. Questa è la direzione verso cui stiamo andando”. Tra gli altri presenti al dibattito l’Autorità garante dell’Infanzia e dell’adolescenza, Filomena Albano, l’ex presidente del Senato, Piero Grasso e la presidente delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni.


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