"Io sono io e voi non siete..." | La Sicilia dell'appartenenza - Live Sicilia

“Io sono io e voi non siete…” | La Sicilia dell’appartenenza

Le ultime nomine dimostrano che niente è cambiato.

Ritagli di Puglisi
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Ester Bonafede diventa sovrintendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, si sussurra, con lo sfondo anche del gradimento del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. Per la verità alcuni non si limitano a sussurrarlo. Lo gridano proprio.

Si gioca la partita dei direttori della Sanità. E altri sussurri e scrupolose ricostruzioni giornalistiche tracciano una mappa dei papabili, secondo presunto sponsor.

E che dire dei sussurri che mai mancano sui sottoboschi, sui sottogoverni, sui sotto-sotto… Perfino una immaginaria contesa per la poltrona di presidente degli scarafaggi municipali – a Palermo sposterebbero voti, considerato il numero – vedrebbe candidati suddivisi per squadre e colori.

E’ la politica e che vuoi farci. Va bene, niente. Ma allora perché tutti quei discorsi sul rinnovamento, sulla qualità, sui curriculum, sui passi indietro delle fazioni rispetto al merito? Perché l’insopportabile e onnipresente filastrocca del cambiamento, se poi tutto si riduce a prassi dell’esistente?

Nessuno vuole negare che i prescelti di oggi e di domani, i già citati e coloro che verranno, siano persone meritevoli dell’incarico per capacità ed esperienza. Il punto è che – secondo quei sussurri e variegati pissi pissi – esperienza e capacità sono accessori che seguono l’appartenenza: perché appartenere è l’unico requisito che conta.

E, se fosse così e soltanto così, sarebbe un atto di coraggio per la politica ammetterlo. Sarebbe la proclamazione di una verità scomoda che, almeno, guadagnerebbe alla causa un grammo di rispetto, risultando più sincera dell’ipocrisia in vigore.

Recita una poesia di Giuseppe Gioachino Belli incontrata a scuola: “C’era una vorta un Re cche ddar palazzo mannò ffora a li popoli st’editto: “Io sò io, e vvoi nun zete un cazzo”. Non dovrebbe essere impossibile tradurla in siciliano.


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