I debiti, i ritardi, la lettera del Mef | Riscossione Sicilia ancora in bilico - Live Sicilia

I debiti, i ritardi, la lettera del Mef | Riscossione Sicilia ancora in bilico

Il deputato M5s Sunseri: "Il ministero vuole conoscere la situazione contabile dell'ente"

 “Che volete fare quindi con Riscossione Sicilia?”. È questa la sintesi, per grandi linee, del contenuto di una nota del Ministero dell’Econonia che il deputato regionale del Movimento 5 stelle Luigi Sunseri ha letto in Commissione Bilancio all’Ars durante una seduta dedicata all’ente di riscossione e al suo futuro. Una nota che il Mef avrebbe scritto per conoscere la situazione contabile dell’ente in vista del più volte auspicato matrimonio tra Riscossione Sicilia e Agenzia delle Entrate, previsto anche per legge, ma che ancora sembra essere soltanto un’idea.

Intanto, però, il futuro di Riscossione Sicilia è sempre più incerto considerando anche l’enorme debito della società, di cui ha parlato anche il presidente del Consiglio di amministrazione Vito Branca a Palazzo dei Normanni: un debito che supererebbe i 400 milioni di euro. La maggior parte dei quali nei confronti del Monte dei Paschi di Siena. Ma non tutto il debito resterà tale perché per una parte il creditore potrebbe essere la Regione stessa.

“Roma ci chiede che vogliamo fare – dice Sunseri. – Non è più possibile dare la colpa al governo nazionale per i ritardi che si accumulano nella definizione della situazione di Riscossione Sicilia. Da Roma ci dicono chiaro e tondo che, sia nel caso in cui si pensi a un nuovo ente regionale sia nel caso in cui si cerchi l’incorporazione con l’Agenzia delle entrate, la costruzione di un nuovo sistema di riscossione deve avvenire necessariamente attraverso l’interlocuzione con lo Stato”.

In questa nota, di cui però ancora l’assessorato all’Economia non sembra essere in possesso, lo Stato chiede in maniera inequivocabile qual è la situazione contabile, debitoria e creditoria, dell’ente. “Non è pensabile – conclude Sunseri – che lo Stato si accolli i debiti delle indecorose gestioni del passato. Non è escluso che si vada verso la liquidazione”. In piedi anche l’ipotesi della scissione in bad e good company.

I sindacati, presenti in commissione Bilancio per rappresentare le istanze dei lavoratori di Riscossione Sicilia, sono da sempre favorevoli al passaggio all’Agenzia delle entrate. “La nota di cui ha parlato il deputato Sunseri – dice Massimo Cafari, di Fisac Cgil – dimostra che la strada della fusione è percorribile. Adesso deve essere la Regione a dire cosa vuole fare. Noi auspichiamo che persegua l’obiettivo previsto dalla legge regionale 16 del 2017, ovvero quello di far confluire personale e attività all’Agenzia delle entrate, che gestisce il servizio di riscossione in modo più efficace, più efficiente e più organizzato. Dallo Stato è arrivato un segnale, adesso ci aspettiamo lo stesso dalla Regione”.


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