PALERMO – Le demolizioni delle case possono proseguire e i terreni passare al patrimonio comunale di Carini. Lo stabilisce l’ordinanza del Consiglio di giustizia amministrativa per la Sicilia. Nel frattempo la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta sulla lottizzazione abusiva dopo avere ricevuto un’informativa della polizia municipale.
Il Cga (presidente Claudio Contessa, giudice estensore Nino Caleca) ha confermato “il ripristino dei luoghi previa demolizione dei fabbricati” stabilito in primo grado dal Tribunale amministrativo lo scorso 17 agosto. A fare ricorso chiedendo di potere proseguire i lavori sono stati quattro proprietari di immobili in costruzione su un terreno che costeggia l’autostrada.
I giudici amministrativi si devono ancora pronunciare nel merito, ma in questa fase cautelare anticipano dei concetti chiave. “Considerato che, a un primo esame proprio della presente fase cautelare, sembra difettare il requisito del fumus bonis iuri (la parvenza del buon diritto) – si legge nell’ordinanza-. Il comune di Carini ha infatti contestato la lottizzazione abusiva sulla scorta di accertamenti che, nei limiti del giudizio cautelare, sembrano resistere alle contestazioni mosse con l’appello”.
Ed ecco il cuore della questione: “Risulta, allo stato, riscontrata la vendita frazionata di un vasto appezzamento di terreno in lotti di dimensioni ridotte poi trasferiti a soggetti diversi che, prima facie, sembrano avere prevalentemente stravolto, di fatto, l’originaria destinazione”.
