Lampedusa, via alle demolizioni | La Procura contro l'abusivismo - Live Sicilia

Lampedusa, via alle demolizioni | La Procura contro l’abusivismo

Ruspe e forze dell'ordine sono già a cala Galera

AMBIENTE
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LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – E’ una villetta, su un unico piano, la casa abusiva che sta per essere demolita a Lampedusa. Ruspe e forze dell’ordine sono già a cala Galera, all’interno della riserva naturale gestita da Legambiente. E’ presente, per l’avvio delle demolizioni degli immobili abusivi, anche il procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio.

Il piano delle demolizioni degli immobili abusivi di Lampedusa si articolerà in più giorni. Secondo quanto è stato reso noto da fonti della Procura – sull’isola è presente anche il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, – il piano prevede di radere al suolo sei o sette, immobili che sono presenti nella riserva naturale “Isola dei Conigli”. Poi si passerà a quelli realizzati sulla fascia costiera, entro i 150 metri. Così procedendo si dovrebbe arrivare ad eliminare circa 42 abusi. Rimarrebbero, poi, quelli realizzati in centro urbano e, in questo caso, non si tratta di intere costruzioni ma di “piccoli” abusi. Le sentenze passate in giudicato, per abusivismo edilizio, sono 54.

Fu proprio il magistrato, insieme all’allora sindaco Giusi Nicolini, nel marzo del 2017 a sottoscrivere il protocollo d’intesa per le demolizioni dei manufatti abusivi. Alcuni degli ormai ex proprietari hanno già deciso, pare, di procedere autonomamente. Altri invece riceveranno la “visita” delle ruspe dell’impresa che s’è appaltata i lavori.

Nell’area della riserva naturale Isola dei Conigli, a cala Galera altre tre villette dovrebbero essere demolite nei prossimi giorni. Una, però, avrebbe già fatto ricorso e dunque sarà necessario attendere e capire se verrà accettata o meno la sospensiva. Le ruspe sono comunque già in azione: si sta radendo al suolo un immobile tipo “dammuso” con annessa tettoia e un altro piccolo manufatto attiguo. Grande il presidio della polizia che sta garantendo la regolarità delle demolizioni.

“L’operazione antiabusivismo, partita nel luglio dello scorso anno, si è articolata in tre fasi: prima la ricognizione degli immobili abusivi con il contributo investigativo della stazione dei carabinieri che ha permesso di individuare, attraverso una precisa mappatura, i 54 abusi. Poi il reperimento dei fondi e gara di appalto ad opera del Comune di Lampedusa. Sono stati stanziati 200 mila euro e, infine, il cronoprogramma concordato delle demolizioni partendo da quelle realizzate in area ad inedificabilità assoluta”. Lo dice il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio. “Le operazioni andranno avanti nei prossimi giorni e fino ad esaurimento dei fondi posti in bilancio dal Comune di Lampedusa”, ha aggiunto il procuratore.

 

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