Collegato, dall’Ars ok a 3 articoli | Risorse all'Ast, l'aula si ferma - Live Sicilia

Collegato, dall’Ars ok a 3 articoli | Risorse all’Ast, l’aula si ferma

Seduta rinviata a martedì. Stop prima del voto finale alle norme sul trasporto pubblico

PALAZZO DEI NORMANNI
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PALERMO – Dopo mesi di attesa, oggi il disegno di legge collegato alla Finanziaria ha iniziato la sua navigazione a Sala d’Ercole. Un inizio lento che ha visto maggioranza e opposizione dialogare sui temi in aula. Tre sono stati i punti su cui i deputati hanno avuto più da discutere: le risorse alle ex province per la spesa in investimenti, la norma sul patrimonio delle aziende sanitarie e, infine le risorse da stanziare in favore dell’Ast per ottenere biglietti gratis per i componenti delle forze dell’ordine, per i studenti, per gli anziani ultra sessantacinquenni e per i disabili. Proprio su questo punto poco prima del voto finale, il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè ha preferito sospendere e rinviare la seduta. Qualcuno ha infatti chiesto il voto segreto e per non fare saltare la norma che impiega 10 milioni a favore della partecipata regionale Miccichè ha preferito rinviare il voto a martedì prossimo.

Gli articoli più caratterizzanti del ddl rimangono d’altronde in sospeso. Si dovrà tornare infatti sulle disposizioni che riguardano il centro direzionale della Regione siciliana, su quelle che riguardano la spesa d’investimento delle ex province e sulle norme che dovrebbero cambiare la procedure di aggiudicazione dei lavori con le offerte al maggior ribasso. Con questa norma, che a parere degli uffici dell’Ars sarebbe incostituzionale, infatti, il governo regionale punterebbe a eliminare dalle gare d’appalto i ribassi troppo alti.

Sono state invece approvate le norme che riguardano i giorni d’assenza che gli studenti possono fare senza che sia necessario produrre il certificato medico e le norme sul garante dei detenuti. Ok, sebbene con qualche ritocco, anche alla norma sulla ricognizione, la valorizzazione e la dismissione del patrimonio delle aziende sanitarie.

Prima di affrontare il disegno di legge, però, come se fosse una questione pregiudiziale, l’Ars ha voluto che fosse certa la risoluzione del nodo finanziario. Proprio la mancanza di risorse, nelle settimane scorse, ha portato al rinvio a data da destinarsi della “Finanziaria bis”. Nelle prime ore del pomeriggio la commissione Bilancio ha trasposto in un emendamento aggiuntivo al ddl quanto ieri era stato annunciato dall’assessore all’Economia Gaetano Armao nella seduta d’aula sugli accordi fra Stato e Regione in materia finanziaria. In particolare la Regione ha trovato 114 milioni che consentono di sbloccare una parte dei 141 milioni che nella finanziaria erano stati congelati in attesa dell’ok dello Stato a una spalmatura in trent’anni di una parte del disavanzo. A questa cifra il governo è arriverà, in parte, utilizzando 64 milioni di euro che ha ricavato da un diverso ripianamento del disavanzo. Saranno utilizzati inoltre 50 dei 150 milioni di euro del Fondo di Sviluppo e coesione che Roma ha acconsentito di usare per salvare le province.

LA DIRETTA DELLA DISCUSSIONE IN AULA

19.58 – Miccichè rinvia la seduta dell’aula a martedì.

19.57 – Viene chiesto il voto segreto per la votazione dell’intero articolo. Lo Giudice presenta un emendamento aggiuntivo.

19.45 – Si passa al voto degli emendamenti all’articolo 8. Ok all’emendamento che estende i contributi per gli appartenenti alle Forze dell’ordine anche per i servizi della Jonica Trasporti.

19.38 – L’assessore Falcone risponde ai dubbi dei deputati. “L’Ast prende un contributo in ragione dei passeggeri e poi prende delle risorse per la start up: le iniezioni finanziarie che sono state versate all’Ars per capitalizzare la società per azioni. C’erano poi risorse per fare viaggiare gratuitamente sia le Forze dell’ordine che gli anziani. Per i primi però il biglietto gratuito è sparito perchè non si facevano le erogazioni. Per i secondi le risorse sono andate via via diminuendo fino a rendere la richiesta a sportello. Noi vogliamo fare una norma che rende oggettivo il criterio di selezione delle persone”.

19.28 Gaetano Galvagno (Fdi) chiede di estendere il biglietto gratuito anche agli stuidenti delle scuole superiori. Danilo Lo Giudice (Misto) invece afferma di avere presentato un emendamento che chiede di allargare il contributo anche ai servizi della Jonica Trasporti. Jose Marano (M5s) chiede invece che sia introdotta una soglia per accedere ai servizi e cioè la soglia di povertà.

19.25 – Critico anche Giancarlo Cancelleri (M5s): “L’Ast non fa un servizio capillare e quindi stiamo facendo una norma che oltre a essere scritta male favorisce solo alcuni territori della Regione. Con legge diremmo che ci sono studenti, disabili, ultra sessantacinquenni e Forze dell’ordine di serie A e di serie B. Sono favorevole alla norma ma solo se non fa distinzioni di aziende”.

19.22 – “Questa norma – commenta Cracolici – prevede di dare soldi all’Ast in maniera fantasiosa. Invito il governo a riflettere su altri metodi per dare risorse all’Ast”.

19.12Nunzio Di Paola (M5s) critica l’articolo che viene difeso dall’assessore alle infrastrutture Marco Falcone. “Oggi per la prima volta il governo da delle risorse all’Ast chiedendo una contropartita e non dando risorse a fondo perduto”.

19.11 – Si passa all’articolo otto “disposizioni in materia di trasporto pubblico” che prevede l’impiego di 4 milioni per finanziare biglietti gratuiti per i servizi Ast in favore delle forze dell’Ordine. L’articolo prevede anche lo stanziamento di 6 milioni perchè siano erogati biglietti gratuiti per gli studenti universitari, per gli anziani ultra sessantacinquenni e per i disabili.

19.10Approvato l’articolo sette è approvato così come modificato dagli emendamenti. Cambia così il secondo comma. La risorse a disposizione per la ricognizione sono 250mila euro e non 1 milione. Inoltre non è approvato il ricorso all’esterno per la ricognizione.

19.05 – L’assessore alla salute Ruggero Razza spiega che la previsione della seconda parte del seconda comma che affida ai terzi è per provare che sono stati fatti degli interventi di programmazione per riuscire ad aumentare le risorse del Fondo sanitario.

18.56Marianna Caronia (Misto): “Chiedo che il governo percorra questa strada anche per gli enti locali. Nei Comuni infatti c’è molta difficoltà a realizzare le dismissioni del patrimonio immobiliare”.

18.48 – Intervengono Giorgio Pasqua (M5s) e Baldo Gucciardi (Pd). Il primo è critico sulla possibilità di vendita degli immobili che possono essere riqualificati “dato che ci sono aziende che stanno in immobili in affitto”. Gucciardi invece ritiene che per la ricognizione del patrimonio sia sbagliato ricorrere a soggetti esterni. “Non vorrei – sono le sue parole – che si faccia quanto è accaduto con l’assistenza tecnica e cioè che ricorrendo agli esterni i valenti dipendenti non siano impiegati e valorizzati per questa attività”.

18.43 – Il governo accetta l’accantonamento dell’articolo sei. Si passa all’articolo sette sul patrimonio immobiliare delle aziende sanitarie. L’articolo prevede di vendere gli immobili delle aziende sanitarie per ridurre i debiti del sistema sanitario.

18.40Antonio De Luca (M5s) chiede di accantonare l’articolo per lavorare a una riscrittura condivisa per sottoporre a mutuo solo 250 milioni di euro per diminuire l’ammontare degli interessi.

18.32 – L’assessore Armao risponde ai rilievi dei deputati: “Le risorse nei capitolo di bilancio per fare gli impegni devono esserci ecco perché è necessario fare delle operazioni finanziari. Inoltre l’operazione è a scalare quindi il valore degli interessi diminuiscono di anno in anno. Non abbiamo nessuna intenzione di favorire le banche e questo è provato dal fatto che se la cifra degli interessi è calcolata al centesimo è perchè questo è l’importo massimo che negozieremo con la Cassa depositi e prestiti, la banca dello Stato”.

18.30 – Critico anche il dem Antonello Cracolici:”Se prevedete di utilizzare 41 milioni di euro per gli interesse, mi padre che siamo di fronte a tassi usurai dato che sarebbero pari all’8 o al 9 per cento di interessi. Direi che è meglio fare un altro cronoprogramma evitando di dare queste risorse alle banche”.

18.27  – Giuseppe Lupo (Pd) chiede: “Dato che le risorse andrebbero impiegate con un cronoprogramma approvato dalla giunta su proposta dell’assessore alle Autonomie locali parrebbe che si vogliono destinare queste risorse per la spesa corrente. Se infatti la spesa dovesse essere per spese d’investimento mi sarei aspettato che la proposta provenga dall’assessore alle infrastrutture”.

18.18 – Interviene Stefano Zito (M5s) che chiede che sia approvato un emendamento di riscrittura dell’articolo prevedendo l’utilizzo dei 500 milioni di euro solo per la realizzazione  e la manutenzione di strade e scuole. L’articolo all’esame prevede invece che le risorse siano utilizzate per “effettuare operazioni finanziarie per l’attualizzazione dell’importo” su tutte le spese delle ex province.

18.17 – Si passa all’esame dell’articolo sei che prevede degli interventi finanziari in favore delle ex province.

18.15 – Interviene Sergio Tancredi (M5s): “C’è un dibattito sulla revisione del codice degli appalti. Avrei preferito che questo ragionamento si faccia a livello statale. Noi siamo d’accordo con questa norma ma ho paura, però, che lo Stato non possa fare a meno di impugnare questa norma dato che la norma altera la libera concorrenza”.

18.14 – Gianfranco Miccichè annuncia di volere accantonare l’articolo per potere fare un maggiore approfondimento

18.10 – Interviene l’assessore Marco Falcone: “Abbiamo risolto il problema della incostituzionalità attraverso una norma di attuazione dello statuto che prevede che noi possiamo fare norme in favore delle piccole e medie imprese”.

18.08 – Il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè fa notare come l’articolo avrebbe profili di incostituzionalità.

18.07 – Si passa all’articolo che modificherebbe le modalità di gara e i metodi sull’aggiudicazione dei lavori in Sicilia.

18.06 Approvato l’articolo sulla semplificazione della certificazione sanitarie in ambito scolastico. La norma fa salire a 10 i giorni di assenza massimi che gli alunni potranno fare senza bisogno di presentare il certificato medico.

18.05 – Approvato l’articolo tre sul Garante dei detenuti.

18.04 – L’articolo viene accantonato.

18.03 – Anthony Barbagallo (Pd): “La norma è astrusa perchè non fa i conti con le competenze del Comune”.

18.00 Il governo decide di stralciare la norma. Si passa all’articolo due sulla realizzazione del centro direzionale della Regione siciliana

17.57 – Antonello Cracolici (Pd): “Non possiamo fare una legge in cui diamo atto di una decisione normativa statale che ancora non esiste”.

17.56 – Viene chiesto il voto segreto sull’emendamento soppressivo dell’articolo uno.

17.55 – Inizia l’esame dell’articolo uno che riguarda le norme di principio sul riconoscimento della condizione di insularità.

17.54 – Gaetano Armao annuncia la disponibilità del governo a riscrivere la norma secondo la richiesta del Partito democratico.

17.48 – Prende la parola Lupo: “Non abbiamo nessuna intenzione di bloccare questa spesa ma vorremmo che venisse separata la spesa già nella disponibilità della Regione, e cioè 64 milioni, dalla spesa che dipende dalle concessioni dello Stato, e cioè 50 milioni”.


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