Sterminò la famiglia |Scarcerato ergastolano - Live Sicilia

Sterminò la famiglia |Scarcerato ergastolano

La "terza vita" dell'assassino reso famoso nel mondo da un libro

Prima la condanna all’ergastolo nel 1996 per tre omicidi, poi una fitta corrispondenza con uno scrittore trasformata in un libro e in un film; ora la scarcerazione e la libertà condizionata in un’abbazia di monaci. Dopo 17 anni di bugie e altri 26 di detenzione in Francia, il 65enne Jean-Claude Romand cambia vita.

Per diciassette anni Romand si finse una persona mai realmente esistita, un medico che lavorava all’Oms di Ginevra. Una doppia vita insospettabile che, prossima all’essere scoperta, lo portò alla strage del 9 gennaio 1993: Romand uccise la moglie e i due figli nel giro di poche ore; il giorno dopo uccise anche i suoi genitori, e infine incendiò la sua casa e cercò di suicidarsi. Il pluriomicida francese è diventato noto in tutto il mondo nel 2000, in seguito alla pubblicazione del libro di Emmanuel Carrère “L’avversario”; il romanzo fu seguito anche da un adattamento cinematografico.

La scarcerazione dal centro penitenziario di Saint-Maur (Indre) è avvenuta nel cuore della notte, come scrive La Repubblica, e il legale dell’uomo ha precisato che il suo cliente gode ora della libertà condizionale. Per Romand oltre alle porte del carcere si sono aperte quelle dell’abbazia di Fontgombault, dove lo accoglieranno monaci benedettini di clausura. Romand si occuperà dell’orto, parteciperà alle messe in latino e potrà dare corsi di informatica ai monaci, mentre il commissariato locale seguirà i suoi movimenti attraverso un braccialetto elettronico da indossare 24 ore al giorno.

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