Sea Watch, capitana arrestata | Tensione tra Italia ed Europa - Live Sicilia

Sea Watch, capitana arrestata | Tensione tra Italia ed Europa

Carola Rackete (foto Andrea Tuttoilmondo)

Rischia una pena dai 3 ai 10 anni. Salvini: "Si è rischiato il morto". Patronaggio: "Violenza inammissibile". Tutti i commenti.

LAMPEDUSA
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18 min di lettura

Accuse e polemiche, ma anche solidarietà, per la comandante della Sea Watch3, Carola Rackete, dopo la decisione di far attraccare la sua nave a Lampedusa resistendo agli alt della Guardia di Finanza, e l’arresto. La donna è ai domiciliari e rischia una pena da 3 a 10 anni. Duro l’affondo da parte della Francia, che ha annunciato che accoglierà dieci migranti, e della Germania. Parigi: ‘La chiusura dei porti viola la legge del mare’. Per il ministro Castaner ‘l’Italia fa scelte non concertate e poi attacca l’Ue’. Per Berlino, ‘salvare le vite umane è un dovere umanitario. Soccorrere vite umane in mare non può essere criminalizzato’. Salvini: ‘Non prendiamo lezioni’. Segui tutte le dichiarazioni, le polemiche e i fatti di questa giornata nella lunga diretta di LiveSicilia.

DIRETTA

18.44 “Quanto fatto da Carola Rackete, comandante della Sea Watch, è stato gravissimo. Non solo perché ha disobbedito all’alt della Guardia di Finanza, violando le leggi dello Stato italiano, ma soprattutto perché lo ha fatto rischiando di arrecare danni irreparabili ai nostri uomini e donne in uniforme, che ogni giorno svolgono il loro lavoro sacrificando la loro vita, a tutela della nostra sicurezza”. Lo scrive sul Facebook il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta.

18.42 “Con la loro complicità la Sea Watch 3 ha quasi ammazzato gli agenti della Finanza e messo a rischio vita immigrati: se hanno dignità, i parlamentari che si trovavano sulla nave si dimettano. Non si può sputare in faccia al popolo italiano con uno stipendio pagato dagli italiani!”. Lo scrive su Twitter la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

18.40 “Io personalmente, ma credo tutti i parlamentari che eravamo sulla Sea Watch, siamo disponibile a testimoniare al processo, avendo vissuti sulla nave nelle ultime 48 ore e in particolare le fasi finali dell’attracco”. Lo ha detto all’ANSA il deputato di +Europa Riccardo magi, che era sulla Sea Watch.

18.05 La violazione del decreto legge Sicurezza bis è stata contestata dalla Guardia di finanza non solo al comandante della Sea Watch3, Carola Rackete, ma anche all’armatore e al proprietario della nave battente bandiera olandese con sanzioni per 16 mila euro a testa. Il minimo previsto era di 10 mila, mentre il massimo di 50 mila euro. I tre potranno, adesso, fare un ricorso al prefetto di Agrigento, Dario Caputo, oppure dovranno pagare. Se non faranno né l’una, né l’altra cosa entro 30 giorni dalla data di notifica delle sanzioni – secondo quanto si apprende – il prefetto potrà anche raddoppiare o fare arrivare fino ad un massimo di 50 mila euro la sanzione.

17.45 Carola Rackete sia rimessa in libertà. E’ l’appello che rivolge all’Italia il ministro degli Esteri del Lussemburgo Jean Asselborn. In un post su Facebook indirizzato all’ “amico” e collega Enzo Moavero Milanesi, Asselborn scrive che “salvare vite è un dovere e non può mai essere un reato o un crimine. Non farlo, al contrario, lo è”.

17.20 “Il caso della Sea Watch ha fatto emergere un fatto da non sottovalutare: in svariate circostanze l’Italia è stata trattata come lo “zimbello d’Europa”. Questo perché? Semplice: perché i vecchi governi hanno sempre abbassato la testa, a discapito degli interessi del nostro Paese. Adesso però le cose devono cambiare: o l’Europa si sveglia oppure la svegliamo noi. Ripartiamo insieme, come una vera comunità, cambiando Dublino e il principio di chi prima accoglie poi gestisce!”. Lo scrive su Facebook il vicepremier M5s Luigi Di Maio. “L’Italia non può più farsi carico da sola del problema migranti e fin quando non saremo ascoltati, noi continueremo a farci sentire”, aggiunge.

17.15 “Difendere i confini nazionali non è un diritto ma un dovere. L’Italia non prende lezioni da nessuno e dalla Francia in particolare: Parigi ha chiuso Schengen, era in prima fila per bombardare la Libia, abbandonava immigrati nei boschi italiani”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

16.44 “Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio ha motivato l’arresto della comandante affermando che “le ragioni umanitarie non possono giustificare atti di inammissibile violenza nei confronti di chi in divisa lavora in mare per la sicurezza di tutti. Ancora una volta prendiamo atto dell’azione della magistratura, che quotidianamente svolge un egregio lavoro. È importante elogiare sempre, e non a giorni alterni, il prezioso contributo di giudici e magistrati, perché sono loro che hanno il dovere di far rispettare la legge nel nostro Paese”. Lo scrive su Facebook il vicepremier M5s Luigi di Maio. “Troppo spesso, invece, per simpatie o antipatie, la magistratura è stata vittima di attacchi gratuiti, anche da parte della politica. Non c’è cosa più sbagliata di interferire con il lavoro che i nostri servitori dello Stato svolgono con grande professionalità e serietà”, aggiunge. “Io dico che la politica a volte dovrebbe tacere e applaudire l’operato di chi dalla mattina alla sera si batte per far rispettare la legalità nel nostro Paese!”.

16.34 “Trovo assurda l’escalation di insulti e di toni offensivi registrata nelle ultime ore. Non capisco l’esigenza di mettere in piedi questo circo mediatico. Uno Stato sovrano ha le leggi e le fa rispettare. Punto. La capitana verrà giudicata da giudici sulla base delle leggi dello Stato italiano”. Lo scrive Luigi Di Maio sul caso Sea Watch. “C’è della rabbia e lo comprendo. Capirla non significa alimentarla, perché poi altrimenti la rabbia si trasforma in insulti violenti” che “vanno sempre condannati”, aggiunge.

16.15 “I diritti fondamentali non possono essere calpestati da leggi ingiuste. L’arresto di Carola Rackete, capitana della nave Sea Watch 3, è un atto violento e non consentito dalla nostra Costituzione. Disobbedire è un’azione di coraggio e un esempio di civiltà per tutti. La Fiom è pronta a partecipare a qualunque iniziativa per il ripristino della legalità democratica. I decreti sicurezza vanno cancellati e i porti vanno aperti”. Lo dichiara in una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil.

15.53 La vicenda Sea Watch, nei suoi vari aspetti, sarà lunedì al centro di una riunione dei tecnici del Viminale che, su impulso del ministro Matteo Salvini, analizzeranno quanto accaduto e valuteranno eventuali rimodulazioni (in senso ancora più severo) del dl sicurezza bis durante la conversione. Lo si apprende da fonti del ministero dell’Interno, secondo cui una ipotesi è l’inasprimento del quadro sanzionatorio, a partire da pene pecuniarie più salate.

15.39 “Ora che la crisi migratoria ha drasticamente diminuito la sua ampiezza” anche grazie al contributo dell’Ue, afferma il ministro francese dell’Interno Christophe Castaner, l’attuale governo italiano fa la scelta di soluzioni non concertate con i suoi partner europei, denunciando una mancanza di solidarietà dell’Europa e dei suoi Stati membri. Ha infatti annunciato una chiusura dei suoi porti in violazione del diritto internazionale del mare, anche se gli sbarchi di persone soccorse in mare sul suo territorio continuano, sia da parte di navi delle Ong che della Guardia costiera italiana”.

15.35 “Esprimiamo sgomento per l’arresto della comandante della Sea Watch 3, Carola Rackete, una donna che si è battuta per la giustizia, per la libertà e per costruire una speranza in questo buco nero della storia”. Lo afferma il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra. “Un epilogo – prosegue – che indigna e che dimostra tutta la pericolosità del dl sicurezza bis, un provvedimento che invoca l’ordine, persegue la legalità, ma senza la giustizia, e che non deve essere convertito in legge. Così viene meno il valore dell’umanità, solido pilastro del diritto universale. Ringraziamo Carola e tutto l’equipaggio della nave della ong tedesca che hanno tratto in salvo e condotto al sicuro i migranti. La Cgil – aggiunge il segretario confederale – continuerà a sostenere con forza chiunque faccia della solidarietà e dell’umanità la propria bandiera. Carola non è sola, con lei c’è un grande popolo che resiste e che non vuole arrendersi alla politica dell’odio, della violenza e della sopraffazione”, conclude Massafra.

15.27 Una eventuale espulsione della capitana della Sea Watch “è una cosa che stanno valutando autorità competenti”. Lo dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti a L’Intervista su SkyTg24. “Quello che è avvenuto era auspicato dal decreto sicurezza. É stata arrestata giustamente questa signorina che ha messo a rischio la sua vita e quella di chi cercava di fare rispettare la legge”. Con l’Olanda “il caso c’è già. Noi abbiamo cercato di far rispettare la legge italiana: questo tipo di prepotenza non può essere accettato da nessuno tanto meno da uno Stato sovrano”, aggiunge.

14.45 Preso atto dell’approdo della Sea Watch al porto di Lampedusa avvenuto la notte scorsa, “la Francia – si afferma in una nota del ministero dell’Interno francese – è pronta a riattivare nei prossimi giorni, come già fatto a più riprese da un anno a questa parte, una missione del ministero dell’Interno e dell’Ufficio per la protezione di rifugiati e apolidi (Ofpra) per identificare 10 persone bisognose di protezione che potranno essere trasferite senza indugio sul nostro territorio”. “La Francia proseguirà nella sua azione di solidarietà con il popolo italiano per l’accoglienza di persone bisognose di protezione”, aggiunge la nota, precisando che “il ministro Castaner rinnova inoltre l’appello ai suoi omologhi europei affinchè sia messo in atto un meccanismo permanente di solidarietà che assicuri lo sbarco rapido e in tutta sicurezza, nel porto più vicino, delle persone soccorse in mare, nel quadro di un dispositivo europeo prevedibile, affidabile e rispettoso del diritto internazionale”. “Ciò non toglie nulla – prosegue – alla necessità di perseguire in modo concertato i nostri sforzi per combattere l’immigrazione irregolare e riformare la nostra politica di asilo. E’ il progetto di rifondazione di Schengen formulato dal presidente della Repubblica – conclude la nota – e che Castaner, ministro dell’Interno, porterà avanti nei prossimi mesi”.

14.29 “La Francia è pronta ad accogliere 10 persone bisognose di protezione tra quelle che saranno sbarcate dalla Sea Watch 3, al pari di altri partner europei che hanno preso simili impegni”. Lo afferma in un lungo comunicato il ministro dell’Interno francese Christophe Castaner, precisando che “il ministro degli Esteri italiano Enzo Moavero ha accolto questo impegno”.

13.31 “Vi chiedo scusa”. È quanto ha detto, secondo quanto si apprende, la comandante della Sea Watch Carola Rackete ai finanzieri dopo il suo arresto. La donna è arrivata nella caserma della Guardia di Finanza verso le 3 della scorsa notte e c’è rimasta circa fino alle 9 del mattino, ospitata nell’ufficio del comandante. Gli investigatori gli hanno notificato gli atti che la riguardavano ed è in quei momenti che la donna si é rivolta a loro chiedendo scusa e ammettendo di aver commesso un errore. Durante la sua permanenza in caserma, Carola non è stata sentita; l’interrogatorio di garanzia è previsto, come detto dall’avvocato di Sea Watch Leonardo Marino, nei prossimi giorni.

12.59 “Spero che ti violentino”. E ancora: “Zingara, tornatene in Olanda”. Pesanti insulti contro la comandante della Sea Watch, durante l’arresto, sono stati documentati in un video pubblicato dal senatore del Pd Davide Faraone. Nelle immagini – che stanno facendo il giro del web – si vede la capitana scendere dalla nave con i finanzieri e, fuori campo, le voci di un gruppo di persone sulla banchina che urlano insulti contro la capitana e i parlamentari, tra cui lo stesso Faraone, che erano saliti nei giorni scorsi a bordo. “Sono sostenitori di Salvini”, ha scritto Faraone.

12.58 “”2019, Italia, Europa. 42 esseri umani costretti a indicibili sofferenze per 16 giorni su una barca in cerca di un porto sicuro, a pochi metri dall’approdo. Chi si deve vergognare ministro #Salvini?” Così l’account Twitter dei deputati del Pd replica al ministro Salvini che ha dichiarato che si vergognerebbe se fosse uno dei parlamentari saliti a bordo della Sea Watch.

12.48 “Una nave di centinaia di tonnellate di stazza ha speronato, schiacciato contro la banchina e danneggiato una motovedetta della Guardia di Finanza con gli agenti costretti in parte a scappare e in parte a scendere: questo è un atto criminale, un atto di guerra”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in diretta Facebook, commentando le fasi dell’attracco della Sea Watch a Lampedusa e l’incidente con una motovedetta della Guardia di Finanza. “Ci sono navi di altre due ong, una, tedesca e una spagnola, che si stanno facendo rotta verso li Mediterraneo. Ong avvisate, mezze salvate: maxi multa, sequestro dell’imbarcazione, divieto dell’ingresso nelle acque territoriali e – in caso di disubbidienza – arresto. Siccome ci sono Open Arms e Alan Kurdi che dai tracciati pare si stiano avvicinando alla Libia, avete capito come funziona in Italia, finalmente c’è un governo che fa rispettare le leggi di questo Paese, non ci prendete più per fessi”. Ha proseguito così il ministro dell’Interno, in diretta Facebook. Salvini ha anche spiegato che “dal primo all’ultimo, in 41, i migranti della Sea Watch verranno ospitati in cinque Paesi europei: Francia, Finlandia, Lussemburgo Portogallo e Germania”.

12.42 “Non ha fatto nulla per evitarci, siamo stati fortunati: poteva schiacciarci”. Così i finanzieri che erano a bordo della motovedetta che questa notte ha tentato di impedire alla Sea Watch di attraccare nel porto di Lampedusa raccontano i momenti in cui si è rischiato lo scontro tra le due imbarcazioni. Sulla motovedetta erano presenti il comandante, il direttore di macchina, il motorista e due radaristi. “Da bordo – aggiungono – ci hanno detto ‘spostatevi’ e hanno continuato la manovra di avvicinamento”.

12.28 “Come previsto alla fine la Sea Watch ha fatto come voleva e ha attraccato al porto di Lampedusa. Questa volta addirittura forzando l’Alt della Guardia di Finanza e mettendo in pericolo i suoi stessi passeggeri e le nostre Forze dell’Ordine, il tutto con la complicità di parlamentari italiani vergognosamente schierati con chi viola le leggi dello Stato”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Cosa altro deve subire l’Italia? L’unica soluzione vera all’arroganza delle Ong e agli sbarchi fantasma – sottolinea Meloni – è un blocco navale al largo della Libia per impedire ai barconi di partire. E intanto affondiamo (smantelliamo) la Sea Watch, per far capire a Olandesi, Tedeschi e al mondo intero che l’Italia non si fa prendere in giro”.

12.26 Chi salva vite umane normalmente viene premiato #CarolaRackete invece è stata arrestata e c’è anche chi, come un Salvini qualsiasi, riesce a esultare. Quando si criminalizza la solidarietà è un pessimo segnale Ora basta, uniamoci per costruire un’alternativa!. Lo twitta l’ex presidente della Camera Laura Boldrini.

12.22 “L’arresto della comandante Rackete di fronte al dilagare della corruzione e delle mafie nel nostro Paese è uno schifo”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in merito all’arresto della comandante della Sea Watch 3. “Mi schiero non solo da sindaco, da cittadino, da abitante del pianeta, ma anche da magistrato – aggiunge – È uno schieramento giuridico di fronte a una legge interpretata in maniera imbarazzante perché esistono convenzioni dei diritti umani, leggi internazionali, giurisprudenza internazionale e la Costituzione che ci dicono che le persone in mare vanno salvate, che c’è il diritto di asilo”. De Magistris ha concluso affermando che “la Protezione civile in questi giorni sta diramando l’allerta meteo e qui si tengono in mare sotto 40 gradi le persone. Il nostro Paese dovrebbe chiedere scusa”

12.20 La “Sea Watch3”, allontanata – per non creare problemi ai collegamenti aerei e marittimi – dal porto di Lampedusa, è sotto sequestro probatorio eseguito dalla Guardia di finanza, provvedimento che dovrà essere convalidato. Impossibile, secondo quanto si apprende, per il prefetto di Agrigento procedere al sequestro amministrativo previsto dal Decreto Sicurezza bis e non soltanto perché appunto la nave della Ong tedesca è già sotto sequestro, ma perché il Dl prevede, per fare scattare il sequestro amministrativo, la recidiva. Ma il decreto legge è entrato in vigore il 15 giugno.

12.10 Ho seguito ora per ora, minuto per minuto quello che è successo stanotte a Lampedusa: fortunatamente nessuno si è fatto male ma si è rischiato il morto, si è rischiato il disastro”. Lo ha detto su Facebook il ministro dell’Interno Matteo Salvini, parlando di “atto criminale” compiuto dalla Sea Watch, che “ha cercato di schiacciare contro la banchina del porto una motovedetta della Guardia di Finanza, di stritolarla”. Mi auguro – ha aggiunto – che venga convalidato l’arresto della comandante della Sea Watch Carola Rackete, e che poi verrà processata, altrimenti è già pronto un decreto di espulsione con destinazione Berlino”.

11.55 “Se il procuratore della Repubblica ha ritenuto che ci fossero le condizioni per l’arresto, previsto dal codice di procedura penale, vuole dire che è stato giusto così. L’autorità giudiziaria deve essere autonoma nelle sue scelte. Detto questo, non mi piace invadere le attività di altri mondi. Se ci sono argomenti che riguardano le attività dell’ambiente italiano sono sempre disponibile a parlarne”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, a margine della cerimonia della consegna della Bandiera Blu a Marina Grande a Sorrento (Napoli), interpellato sull’arresto della capitana Carola Rackete della Sea Watch.

11.45 “Si difenderà davanti al giudice, è stanca e stressata come l’avete vista tutti quando è scesa dalla nave”. Così l’avvocato di Sea Watch, Leonardo Marino, ha risposto ai giornalisti all’esterno della caserma della Guardia di finanza a Lampedusa, dove la comandante Carola Rackete è rimasta per oltre sette ore. L’avvocato ha confermato che la donna sarà agli arresti domiciliari a Lampedusa e che l’udienza di convalida dell’arresto si terrà nei prossimi giorni. Nel periodo trascorso in caserma, secondo l’avvocato, non è stato ricostruito quanto accaduto stanotte: “Le sono stati notificati degli atti, il verbale di sequestro e di arresto e la notifica della sanzione in base al decreto Salvini, niente di più”.

11.25 “Attendo la relata di notifica del provvedimento della Guardia di finanza. Il decreto Sicurezza bis prevede una sanzione da 10 mila euro a 50 mila euro sia per il comandante della nave che per il proprietario e l’armatore. Valuterò non appena avrò il provvedimento”. Lo dice il prefetto di Agrigento, Dario Caputo, in merito alla Sea Watch. “Sono sulla linea d’azione del decreto Sicurezza bis e del Viminale – aggiunge il prefetto – . E’ una situazione molto delicata perché adesso, si è sovrapposta anche l’inchiesta penale”.

 

Lo sbarco, il seuquestro

Sono sbarcati a Lampedusa i 40 migrati a bordo della Sea Watch, che era ferma da tre giorni al largo di Lampedusa. Prima di sbarcare dalla nave i migranti hanno salutato e abbracciato i volontari della ong che in queste due settimane li hanno assistiti. Gli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia che stanno ponendo sotto sequestro l’imbarcazione.

Capitana agli arresti

La capitana della nave Sea Watch, Carola Rackete, è ora in stato di arresto per violazione dell’Articolo 1100 del codice della navigazione: resistenza o violenza contro nave da guerra, un reato che prevede una pena dai tre ai 10 anni di reclusione. La donna ha indicato un’abitazione a Lampedusa come domicilio in cui scontare gli arresti. Entro 48 ore la Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, dovrà chiedere al gip la convalida dell’arresto. Il giudice delle indagini preliminari ha altre 48 ore per fissare l’udienza, che si terrà ad Agrigento, in cui si dovrà decidere se convalidare o meno il provvedimento. Secondo quanto si apprende, Carola Rackete non verrà processata per direttissima, ma il caso seguirà le vie ordinarie. Le accuse che i pm le rivolgono sono la violazione degli articoli 1100 del codice della navigazione, che sanziona con la pena massima di 10 anni chi fa violenza o resistenza a una nave da guerra, e il tentato naufragio, previsto dagli articoli 110 e 428 del codice penale, e sanzionato con la pena massima di 12 anni. La Procura, nelle prossime ore, valuterà anche se ci sono profili di reato nella condotta dell’equipaggio della nave. Nessuna responsabilità è invece configurabile per i parlamentari che sono a bordo della Sea Watch.

Sea Watch sequestrata

Intanto, per la Sea Watch, grazie al dl Sicurezza bis, scatteranno il sequestro amministrativo e una sanzione pecuniaria da 20mila euro che, in caso non venisse pagata nei termini, potrà arrivare fino a 50mila euro. Lo si apprende da fonti del Viminale.

Gli applausi e le urla

‘Scontro’ tra opposte fazioni sul molo di Lampedusa dopo che la Sea Watch ha violato il divieto d’ingresso e ha attraccato: da una parte i sostenitori della ong che hanno applaudito la scelta della comandante, dall’altra un gruppo di lampedusani tra cui l’ex vicesindaco Angela Maraventano, che ha urlato e inveito contro i volontari dell’organizzazione. “E’ una vergogna – ha urlato Maraventano rivolta verso la nave -. Qui non si può venire a fare quello che si vuole, non venite nelle nostra isola se no succede il finimondo”. E poi, “fate scendere i profughi – ha aggiunto rivolgendosi alle forze dell’ordine – e arrestateli tutti”. All’ex vicesindaco ha risposto l’ex sindaco Giusi Nicolini: “Che vuoi tu, chi sei tu per decidere chi deve venire e chi no”. Prima di attraccare, una motovedetta della Guardia di Finanza ha tentato più volte di impedire l’ormeggio fino a quando si è dovuta sfilare per non rimanere incastrata fra la Sea Watch e la banchina.

“Non avevamo scelta”

“Non avevamo scelta, al comandante, iscritto nel registro degli indagati, non è stata data nessuna soluzione di fronte a uno stato di necessità dichiarato trentasei ore fa e quindi era sua responsabilità portare queste persone in salvo”. Così la portavoce della Sea Watch, Giorgia Linardi, ha commentato la scelta della comandante della nave, Carola Rackete, di entrare in porto. “La violazione – ha aggiunto Linardi – è stata non del comandante, ma delle autorità che non hanno assistito la nave per sedici giorni”. Ma ora il comandate rischia l’arresto?, le è stato chiesto: “Potrebbe – ha risposto -. Vediamo cosa accade”.

Salvini: “Condotta criminale”

“Comportamento criminale della comandante della Sea Watch, che ha messo a rischio la vita degli agenti della Guardia di Finanza. Ha fatto tutto questo con dei parlamentari a bordo tra cui l’ex ministro dei trasporti: incredibile”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Abbiamo avuto – aggiunge – ampie rassicurazioni che tutti gli immigrati che erano a bordo della Sea Watch siano distribuiti in cinque Paesi, che ringrazio. Brilla per la sua assenza e il suo vergognoso menefreghismo il governo olandese, che ha dato una bandiera a una nave fuorilegge fregandosene di quello che l’equipaggio di questa nave è andato a fare in giro per il Mediterraneo”.

Patronaggio: “Violenza inammissibile”

“Le ragioni umanitarie non possono giustificare atti di inammissibile violenza nei confronti di chi in divisa lavora in mare per la sicurezza di tutti”. Lo dice il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio in merito all’arresto di Carola Rackete, la comandante della Sea Watch arrestata dopo aver disobbedito all’alt della Finanza e avere speronato una motovedetta nel tentativo di attraccare nel porto di Lampedusa.


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