Formazione "a mare" | La protesta in barca - Live Sicilia

Formazione “a mare” | La protesta in barca

I lavoratori rimarranno sulla barca finché riceveranno saranno assicurazioni sul loro futuro occupazionale

LA MANIFESTAZIONE
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Cinque operatori della formazione professionale sono su una barchetta a remi davanti alle coste palermitane per “chiedere provvedimenti immediati per essere reintegrati nel posto di lavoro”. “Siamo abbandonati a noi stessi da quasi dieci anni – dicono -. Sono state trovate soluzioni per tutti tranne per noi. Ci sono migliaia di famiglie ridotte sul lastrico nell’indifferenza generale”. I lavoratori rimarranno sulla barca finché riceveranno saranno assicurazioni sul loro futuro occupazionale.

“Un’azione forte, che assume solo il significato dello sconforto di chi non ha più un pezzo di pane da portare a tavola. Un’azione simbolica – scrivono in una nota gli ex sportellisti liberi – per svegliare le coscienze e attirare l’attenzione sull’angoscia di cinquantenni troppo giovani per andare in pensione e troppo vecchi per trovare un lavoro, che non hanno da anni alcun sostegno al reddito. Qualcuno si è preoccupato di capire come vivono, se vivere si può chiamare, centinaia di persone che hanno perso il lavoro? Esiste differenza tra colore della pelle, tra provenienza, tra razza? Accorrere al bisogno, all’afflizione, alla sofferenza non ha colore, si chiama umanità. Chiediamo di essere umani verso qualunque creatura che attraversa l’inferno senza distinzione alcuna. Chiediamo umanità: quale porto sicuro salverà 8000 famiglie dopo quasi sei anni di vagare su una zattera in acque agitate?”.

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