Palermo, dieci giorni per rinascere| Favorito chi non ha già un club - Live Sicilia

Palermo, dieci giorni per rinascere| Favorito chi non ha già un club

Orlando presenta il bando per la ripartenza dalla D: "Niente soldi dal Comune"

PALERMOUn business plan di durata triennale, la possibilità di avviare un azionariato popolare limitato e, soprattutto, una “credibilità e una solidità” finanziarie che possano mettere al riparo il Palermo da nuove debacle finanziarie. Sono i criteri contenuti nel bando di acquisizione del titolo sportivo del club rosanero, che oggi potrebbe vedere certificata la sua esclusione dal campionato di serie B per decisione del Consiglio federale. Qualora il ricorso presentato dalla società di viale del Fante dovesse cadere nel vuoto, entrerebbe in gioco Palazzo delle Aquile con il piano di ripartenza dalla serie D che verrà richiesto attraverso il bando presentato oggi dal sindaco, Leoluca Orlando. Potranno partecipare anche i proprietari di club professionistici, anche se sarebbero penalizzati in sede di valutazione.

L’avviso pubblico scadrà alle 20 del 23 luglio. Gli interessati dovranno fare pervenire con pec quanto richiesto dal bando messo a punto dall’Ufficio legale del Comune. “Vogliamo dare a chi parteciperà un po’ di respiro per acquisire la documentazione dagli istituti bancari”, ha spiegato Orlando in conferenza stampa. “Il business plan? Chi si presenta deve dirci cosa intende fare per il passaggio dalla D alla C e per le categorie superiori”. Tra i criteri di “valutazione positiva” ci sarà l’assenza di altri club di A, B o C nel portafoglio dell’aspirante acquirente. “Vogliamo evitare che il Palermo, oltre a dovere ripartire dalla serie D, diventi una società satellite di altre”, ha evidenziato Orlando. Una mossa che potrebbe complicare i piani del patron della Sampdoria, Massimo Ferrero, che ha già manifestato l’intenzione di volere acquisire il club di viale del Fante. Strada che potrebbe riaprirsi, però, qualora Ferrero vendesse a sua volta la società blucerchiata. “Possibili acquirenti? In queste settimane mi hanno contattati in tanti ma ho sempre evitato di risponder e mi sono tenuto lontano – ha rivelato il sindaco -, adesso c’è il bando e chi è interessato può partecipare alla luce del sole”. Andrà in soffitta, inoltre, la vecchia denominazione ‘Us Città di Palermo’ nata dopo la radiazione del 1986.

Secondo Orlando al Palermo “si è creata una situazione surreale: chi avrebbe dovuto provvedere ad alcuni adempimenti non ha provveduto. Sembrava tutto avviato a soluzione ma così non è stato. La nuova proprietà ha presentato ricorso nei confronti della esclusione: si fonderebbe su una presunta truffa che sarebbe stata subita dal club da una società bulgara”. Poi una stoccata all’ormai ex presidente rosanero Alessandro Albanese“Mi auguro che il chiarisca quanto accaduto, anche rispetto ai comportamenti di una società che ha commesso degli errori”. Porteremo avanti “azioni a garanzia della tifoseria”. Orlando ha ribadito, infatti, di avere dato mandato all’Ufficio legale del Comune di “agire nei confronti di chi dovesse avere responsabilità per l’omessa iscrizione del Palermo al campionato di serie B”.

La decisione finale spetterà al sindaco, che verrà coadiuvato dall’ex magistrato Leonardo Guarnotta, presente in conferenza stampa insieme con l’ex ministro e consulente per lo Sport di Orlando, Carlo Vizzini. Escluso il coinvolgimento diretto del Comune nella società, anche solo in maniera simbolica: “Il Comune di Palermo non può partecipare alla società”, ha tagliato corto Orlando. E non ci sarà nessun supporto economico per i nuovi acquirenti da parte di Palazzo delle Aquile: “Nessuno pensi di fare l’imprenditore con i soldi del Comune”.

Accanto a Orlando Guarnotta, ex magistrato e componente del pool antimafia di Chinnici e Falcone: “Metterò a disposizione la mia esperienza professionale di cinquant’anni in magistratura – ha spiegato – e di 69 anni da tifoso rosanero. Spero di dare una mano nell’interesse della città, che merita di tornare nella massima serie”. L’ultima parola, tuttavia, spetterà a Orlando: “La responsabilità è mia e sceglierò io”, le ultime parole a Sala delle Lapidi.


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