Pd, basta col fuoco amico | Il momento di ricominciare - Live Sicilia

Pd, basta col fuoco amico | Il momento di ricominciare

Non è più l'occasione per dividersi. La polemica su Faraone.

Semaforo russo
di
4 min di lettura

Cari amici del PD siciliano, lasciate perdere carte bollate e tribunali, sedetevi una buona volta attorno a un tavolo e trovate un modo condiviso per ricostruire un soggetto politico credibile, possibilmente anticipando la catastrofe. Non c’è tempo per le faide fratricide, l’orizzonte è scuro e tempestoso.

Facciamo un passo indietro. Ho seguito con curiosità le ultime iniziative “sul campo” di Davide Faraone, in atto senatore della Repubblica e fino a ieri segretario siciliano del PD. Iniziative fisicamente faticose, nel cuore del territorio siculo con i suoi epocali malanni e le sue eterne sofferenze, non automaticamente portatrici di voti, anzi, i voti a palate “normalmente” arrivano ricevendo comodamente i clienti-elettori in segreteria. Mi riferisco al viaggio tra le oltre 500 discariche abbandonate, al tour dei siti culturali lasciati senza cure, alla stessa camminata di 90 km, da Ragusa a Catania, per denunciare lo stato drammatico delle infrastrutture stradali e autostradali nell’indifferenza del governo nazionale e a fronte della poca incisività della giunta Musumeci.

Segretario regionale fino a ieri perché Faraone è stato sollevato dall’incarico dalla commissione nazionale di garanzia dei democratici dopo i ricorsi presentati dalla mozione Zingaretti, rappresentata in Sicilia dall’ex deputata Teresa Piccione. I motivi della grave decisione andrebbero ricercati in alcune violazioni della procedura congressuale adottata dalla commissione siciliana per il congresso regionale. Faraone invece ritiene di avere pagato il prezzo della sua avversione a qualsiasi ipotesi di patto con i grillini (avanzata in diversi interventi di esponenti delle aree vicine a Zingaretti). Ipotesi, se tradotta in pratica, che potrebbe determinare una scissione. L’accusa è pesante, l’epilogo minacciato pure.

Insomma, ricomincia la guerra intestina e qualcuno vuole addirittura adire il giudice ordinario. Intanto, come antipasto, Faraone ha annunciato l’auto sospensione dal partito. Ecco, è proprio su Faraone che vorrei soffermarmi premettendo che immaginare un dialogo, smentito da entrambe le parti, tra il PD e il M5S non mi pare affatto uno scandalo, in pieno regime proporzionale, se consideriamo l’alleanza “contrattuale” assolutamente anomala e innaturale tra i pentastellati e la Lega, nemici giurati fino alla vigilia dello spoglio alle politiche dello scorso anno e costantemente in conflitto dal giorno dopo il giuramento dei ministri al Quirinale. La domanda vera, semmai, è se e quando il M5S intende recidere la corda stretta al suo collo dalla Lega che lo sta trascinando sul fondo.

Ma torniamo al tema. Le mie critiche severe al PD siciliano sono abbastanza note, critiche che per forza di cose hanno coinvolto anche il senatore Faraone specialmente durante la pessima stagione di governo crocettiana. Faraone era uno dei principali “oppositori” di quell’esperienza, per la verità in buona compagnia a convenienza tra i notabili dem, standoci però dentro fino al collo al pari degli altri capi-corrente del partito con assessori in giunta, donne e uomini negli uffici di gabinetto e nel sottogoverno regionale a lui legati. Inoltre, ha rappresentato in Sicilia la prua della corazzata renziana intestandosi a un certo punto operazioni di “allargamento” del partito con il reclutamento di personale ex cuffariano, ex berlusconiano ed ex lombardiano oggettivamente ambigue e dannose che in nulla hanno accresciuto il consenso del PD non impedendo, viceversa, la progressiva perdita di voti e di iscritti.

Detto ciò devo riconoscere che le “imprese” sopra citate di Faraone, a cui si devono aggiungere gli imbarchi con altri parlamentari sulle ong bloccate nei porti cariche di migranti salvati in mare, meritano rispetto, una positiva considerazione, ovviamente se non si è accecati dal furore anti-piddino a prescindere o dal piglio anti-faraoniano per obbligo correntizio. In realtà, ammettiamolo, è proprio ciò che, indipendentemente dalle scelte nei seggi o dalle tessere di partito in tasca, pretendiamo da un politico, da un segretario di partito. Scollarsi dalle comode poltrone rosse del Senato, della Camera e dell’Ars dopo avere adempiuto i doveri d’aula e andare a buttare sudore tra la gente, gli amministratori locali, gli imprenditori, ascoltando bisogni e registrando proposte.

Si pontifica parecchio sul “ripartire dai territori”, lui aveva cominciato a farlo. Si potrebbe obiettare che Faraone tali battaglie encomiabili avrebbe potuto e dovuto condurle quando alloggiava nella stanza dei bottoni e il PD si attardava nelle solite pratiche spartitorie. E’ vero – un argomento da usare nei confronti dell’intera dirigenza piddina siciliana, compreso chi ora lo contesta – e forse la circostanza che il nostro senatore non si possa certo definire il nuovo che avanza rende complicato apprezzare ciò che apprezzabile è.

Però, nel deserto della politica siciliana e immersi nella mediocrità della sua classe politica (con le immancabili eccezioni) suscita simpatia vedere un inquilino degli odiati palazzi del potere togliersi l’abito grigio e tentare di cambiare pagina impolverandosi le scarpe, impaziente di accreditarsi in maniera diversa, magari, chissà, chiedendo innanzitutto a se stesso prima che agli altri maggiore credibilità. Ripetiamo, quindi, l’appello iniziale: sedetevi attorno a un tavolo con un unico orizzonte: il bene dei siciliani. Al di là delle differenze di posizione sul rapporto con i grillini, che in un partito serio dovrebbero trovare una sintesi attraverso gli organismi collegiali democraticamente eletti dalla base, il metodo intrapreso dall’ormai ex segretario regionale era ed è quello giusto. Ricominciate da qui, cessando il distruttivo fuoco amico.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI