Terremoto nel M5s di Palermo |Espulsi Forello e Argiroffi - Live Sicilia

Terremoto nel M5s di Palermo |Espulsi Forello e Argiroffi

Ugo Forello

Il gruppo pentastellato a Palazzo delle Aquile si riduce a tre consiglieri

Sala delle Lapidi
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PALERMO – Terremoto nel Movimento 5 stelle di Palermo. Con un intervento in consiglio comunale l’ex capogruppo e candidato sindaco dei pentastellati Ugo Forello ha annunciato il passaggio al gruppo misto. La notizia nella notizia è che lo segue a ruota Giulia Argiroffi in seguito a un provvedimento di espulsione dal movimento. In Consiglio comunale restano al M5s Concetta Amella, Rosalia Lo Monaco e Antonino Randazzo. Poco dopo l’intervento a Sala delle Lapidi il provvedimento di espulsione è stato notificato anche a Forello.

La consigliera comunale Argiroffi, eletta tra le file del M5s, ha ricevuto il benservito con una lettera firmata dai probiviri che hanno motivato la decisione per la sua indipendenza dai lavori del resto del gruppo consiliare. Indipendenza che secondo i firmatari del provvedimento di espulsione si sarebbe palesata attraverso comportamenti non in linea con le idee del movimento e senza la preventiva condivisione di certe scelte con i colleghi pentastellati di Sala delle Lapidi. “Il Movimento Cinque Stelle non è più democratico – ha detto Forello durante la seduta del consiglio comunale – già da tempo nutro disagio per l’alleanza con la Lega che ha snaturato il movimento”. Ora per entrambi si aprono le porte del gruppo misto.

“Il Movimento 5 stelle non tollera la democrazia, la libertà di pensiero o di opinione: a Giulia Argiroffi e Ugo Forello, consiglieri comunali eletti nel M5S e passati al gruppo Misto, va la nostra piena solidarietà. Due consiglieri capaci e appassionati che in questi anni si sono spesi per Palermo, seppur da posizioni di opposizione, e che non meritavano un simile trattamento ma che hanno dovuto scoprire, a proprie spese, il lato oscuro di un Movimento nato sulle ceneri del populismo e che sta portando il Paese allo sfascio”. Lo dice il capogruppo del Pd al consiglio comunale di Palermo, Dario Chinnici.

“Farei un sondaggio in città per verificare quale sia, fra i consiglieri comunali del M5S, quello più noto ai cittadini. Forse, ma ne dubito, il cosiddetto “Movimento” comprenderebbe il proprio errore. Comunque sono certa che questa vicenda non farà diminuire, ma anzi aumenterà l’impegno e la combattività di Giulia Argiroffi, con cui penso che tante iniziative potremo ancora condividere.” Lo ha dichiarato Marianna Caronia.

“L’espulsione della consigliera comunale Argiroffi dal Movimento 5 Stelle e l’uscita dal gruppo di Ugo Forello sono una ulteriore conferma della subalternità dei Cinquestelle alla Lega – dicono i consiglieri di Sinistra Comune – Le parole del consigliere Forello in aula sono state chiarissime: a non avere cittadinanza nel movimento sono state tutte le idee e gli interventi non in sintonia con il Ministro dell’Interno e con le sue politiche che propagandano esclusione ed intolleranza. D’altronde è facile constatare come il Movimento 5 Stelle abbia sconfessato tutti i propri principi fondativi per farsi copia sbiadita della Lega. Dalla politica delle alleanze alla più recente e ridicola invenzione del mandato zero ed ora alla pantomima organizzata per giustificare il fatto che il Governo di cui sono soci di maggioranza sta dando il via libera alla TAV. Ai consiglieri, come a chiunque venga censurato per le proprie idee, va quindi la nostra solidarietà. Pensiamo che chi continua a militare oggi o a dare il proprio voto al Movimento 5 Stelle possa trovare in questa vicenda una definitiva conferma dell’incompatibilità del Movimento con ogni forma di libertà di pensiero, soprattutto se il pensiero è riconducibile ad una sensibilità progressista”.

Per Toni Sala di Palermo 2022 “i colleghi Forello e Argiroffi continueranno a offrire il loro contributo al consiglio comunale e alla città così come hanno fatto sinora, senza che le beghe interne al loro ex Movimento li distolgano dal loro impegno”.

“L’espulsione dei consiglieri Giulia Argiroffi e Ugo Forello dal Movimento Cinque Stelle mi lascia interdetto, e mi convince sempre più si tratti di un partito antidemocratico e autoritario”. Così Fabrizio Ferrandelli, leader siciliano di +Europa, commenta la notizia dell’espulsione dei due consiglieri. “Questo atto conferma la distanza politica e amministrativa con un partito che non accetta il dialogo e lo scambio di opinioni al proprio interno – continua Ferrandelli. Impossibile immagine un dialogo tra forze politiche se il tenore è questo. Confermo la nostra distanza da un modus operandi che reputo lontano da qualsiasi forma di civiltà e democrazia ed esprimo stima e solidarietà per Argiroffi e Forello che apprezzo. Con loro ho infatti condotto diverse battaglie e sono certo continuerò a portarne avanti di nuove per il bene di Palermo e dei palermitani”.

“È evidente che il Movimento sia in piena crisi d’identità, una crisi che a Palermo è cominciata da tempo con un gruppo consiliare che, sin dall’inizio, si è presentato sugli scranni di palazzo delle Aquile in maniera totalmente frammentata – dice il capogruppo della Lega Igor Gelarda, ex M5s – Tanto che ora si è dimezzato passando da sei a tre componenti. Una classe dirigente mai strutturata, una totale assenza di proposte, una difficoltà considerevole nel trovare una linea comune sono le cause principali che hanno portato il Movimento 5 Stelle a sgretolarsi prima in consiglio comunale a Palermo così come in altre realtà locali e nazionali. Per tutti questi motivi, uniti ad una trasparenza decantata ma mai applicata, da oltre un anno sono uscito dal Movimento sposando in toto la linea della Lega e di Matteo Salvini. Il paradosso è che proprio nel giorno in cui arriva il provvedimento di espulsione per la Argirolfi, in maniera quasi comica, é stato notificato il provvedimento di espulsione dal Movimento 5 Stelle anche a me. A distanza di un anno dalla mia adesione convinta al progetto politico della Lega Salvini premier, il MoVimento 5 stelle, troppo poco attento alle sue dinamiche interne, e nonostante io sia il responsabile regionale enti locali Lega e sia stato pure candidato alle ultime elezioni europee, non si era ancora accorto che non faccio più di parte di questa compagine. Disattenzioni abbastanza gravi”.

“Certamente l’espulsione dei colleghi Forello ed Arfiroffi mi lascia di stucco, perché fino ad oggi i consiglieri hanno sempre dato un valido apporto in consiglio comunale e sono sicuro che lo continueranno a dare anche dal Gruppo misto. La democrazia ed il confronto sono l’abc della politica, evidentemente in questo movimento non hanno raggiunto una maturità tale da metterli in atto”. Lo dice il capogruppo del Mov139 Sandro Terrani.


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