A capo di Ast e di Aeroservizi | Il presidente nominò se stesso - Live Sicilia

A capo di Ast e di Aeroservizi | Il presidente nominò se stesso

Il presidente dell'Azienda regionale dei trasporti indicò il proprio nome per guidare la "controllata".

“Il presidente si è autonominato”. Pochi giorni fa era stato proprio il vicepresidente di Ast, Eusebio Dalì a svelare la curiosità che riguarda l’azienda dei trasporti e la sua controllata Ast Aeroservizi. Da settembre, infatti, il presidente di Aeroservizi è Gaetano Tafuri, che da presidente di Ast si è nominato, appunto, da solo a capo della controllata che gestisce l’aeroporto di Lampedusa. A gennaio, lo stesso Tafuri aveva lanciato l’idea di una “compagnia aerea” tutta siciliana. Una ipotesi in passato già indicata dall’ex governatore Rosario Crocetta.

L’autonomina

La vicenda è riassunta in un verbale, quello dell’assemblea dei soci di Ast Aeroservizi del 5 settembre 2018. Durante la riunione l’amministratore unico della società Giovanni Amico “comunica – si legge nel documento – che con l’approvazione del bilancio d’esercizio 2016 è scaduto il proprio mandato di amministratore unico”. Dell’aeroporto di Lampedusa Amico è anche direttore generale e accountable manager, e la fine dell’incarico da amministratore unico potrebbe portare, in assenza di un contratto, alla decadenza di Amico anche da questo ruolo. Con, si legge ancora nel verbale, “conseguente necessità di un’immediata sostituzione di tale figura manageriale”.

È a questo punto che Tafuri decide, per il bene dell’Ast Aeroservizi, di diventarne il presidente. Si legge infatti che il Socio Unico, ovvero Ast e il suo presidente Tafuri, per evitare un appesantimento nei costi “si onera ed indica, col consenso del Collegio Sindacale, la propria persona per la funzione di amministratore unico”. Questo anche perché “Ast Aeroservizi, come del resto la sua capogruppo, si trova in una fase di transizione cruciale e strategica”.

Il Socio Unico, si legge ancora, “per il trattamento economico dell’amministratore unico determina un compenso annuo pari ad euro 12 mila”: un aumento di 3 mila euro rispetto ad Amico, che da amministratore unico della stessa società prendeva 9 mila euro all’anno, come descritto dallo stesso sito ufficiale dell’azienda dei trasporti. Ed essendo le due società in rapporto di controllante e controllata, il presidente Tafuri di Ast dovrà controllare il buon operato dell’amministratore unico Tafuri di Ast Aeroservizi.

Alla questione aveva fatto riferimento in una nota di qualche giorno fa il vice presidente dell’Ast e dirigente di Forza Italia Eusebio Dali. Contattato da Livesicilia per un ulteriore commento, Dalì non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Sullo sfondo, però, appare un braccio di ferro politico: se il vice Dalì è storicamente vicino a Gianfranco Micciché, il presidente Tafuri è da tempo vicino all’ex governatore Raffaele Lombardo. Autonomista convinto, del resto, dell’Ast fu anche vicepresidente. L’ex governatore di Grammichele nel 2013 provocatoriamente indicò come proprio sostituto nella lista al Senato del “Partito dei siciliani” per protestare contro quella legge elettorale. Adesso Tafuri è pronto per il doppio ruolo. Quello del presidente che dovrà “controllare” l’amministratore unico. Cioè se stesso.


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