Amat rivede il suo Piano| "Conti in ordine nel 2020" - Live Sicilia

Amat rivede il suo Piano| “Conti in ordine nel 2020”

La giunta Orlando è pronta ad approvare la strategia di risanamento della partecipata

PALERMO – Un piano di risanamento rivisto e aggiornato, improntato alla spending review e quindi più “economico” per il comune di Palermo, che si intreccia con il bando per 100 autisti e che, nelle speranze dei vertici aziendali, dovrebbe riportare già dal 2020 in ordine i conti di Amat grazie a maggiori incassi. La giunta Orlando è pronta ad approvare il piano di risanamento della sua partecipata che si occupa di autobus e tram, anche se si tratta di una versione corretta dopo i numerosi rilievi degli uffici.

Il nuovo piano non prevede più i sei milioni aggiuntivi di corrispettivo, chiede più risorse alla Regione per il tram (e in caso contrario dovrà provvedere il Comune), taglia della metà la richiesta per il car sharing e punta su un nuovo piano di biglietti e abbonamenti e sui maggiori controlli contro i “furbetti” del biglietto, grazie agli ex autisti esonerati dalla guida che saranno riqualificati come controllori. E poi le nuove assunzioni: non solo 100 autisti ma anche 50 addetti per officina, zone blu e segnaletica, oltre a 10 figure intermedie.

A dire il vero anche questa nuova bozza non ha convinto del tutto i burocrati comunali, visto anche l’aggiornamento segue “una modalità rappresentativa che era stata oggetto di rilievo già in prima istanza”. A Palazzo delle Aquile si aspettavano un piano “affidabile, attendibile e coerente” per “assicurare nel breve periodo l’equilibrio economico-finanziario” e invece, nonostante le indicazioni, “anche l’aggiornamento – scrivono gli uffici guidati da Sergio Maneri – presenta altrettante criticità, l’assenza di dati sistematici e stime non supportate. Si registra pertanto una difficoltà dell’azienda nel supportare e meglio relazionare i contenuti del documento, della quale non si può che prendere atto”. Insomma, viste le condizioni meglio accontentarsi.

Amat è stata quindi costretta a inviare perfino una nota integrativa dell’aggiornamento che in effetti ha chiarito meglio alcuni punti, tanto che gli uffici (ossia l’area della Pianificazione urbanistica che comprende anche la Mobilità, visto che il settore Partecipate non esiste più) alla fine esprimono un parere tutto sommato positivo. Tanto basta per inviare l’atto in giunta che proprio oggi dovrebbe approvarlo.

Amat è e resta, infatti, in deficit strutturale con una perdita annua tra i 6,5 e i 7 milioni di euro. L’eliminazione dei disallineamenti dal bilancio 2017 ha creato una voragine milionaria che adesso gli amministratori devono provare a colmare: da un lato riorganizzando il lavoro e la società con la collaborazione di dipendenti e sindacati e, dall’altro, assumendo nuovo personale che consenta di incassare di più da Comune e Regione. Perché una delle emergenze è la carenza di autisti che non consente di fatturare quanto si dovrebbe, tanto che Amat ha pubblicato (non senza provocare malumori in giunta e consiglio) una selezione per 100 conducenti che è ormai in Gazzetta ufficiale e che quindi non si potrà più fermare, anche se si attende un intervento del Segretario generale in merito. A questo si aggiunge l’intenzione del Comune di conteggiare, fra i chilometri percorsi annualmente e quindi liquidabili, anche quelli del tram, cosa che finora non avveniva.

Il piano di risanamento mette tra i primi punti la revisione del contratto di servizio del 2015 che, è bene ricordarlo, non comprende corrispettivi per il tram, il bike o il car sharing ma prevedeva cospicue entrate dalla Ztl (versione estesa) che non si sono mai concretizzate. Un rapporto, quello tra ipotetici incassi della Zona a traffico limitato e finanziamento del tram, che l’azienda mette nero su bianco: “Sotto il profilo della copertura dei costi aziendali, la gestione Tpl su ferro (cioè il tram, ndr) era rimasta implicitamente assorbita dalla previsione delle entrate derivanti dalla gestione della Ztl, previsione che non si è nel tempo avverata”. Da qui la “esigenza ineludibile” di rimettere mano al contratto per assicurare i servizi e coprire i costi dei treni bianchi che ogni anno creano un passivo di oltre nove milioni di euro. E se è vero che i nuovi varchi della Ztl faranno aumentare del 50% i ricavi grazie alle multe che si eleveranno (questa almeno è la previsione di Amat), è altrettanto vero che va rivisto il contratto di servizio per coprire i costi del tram.

“Continua il percorso di rinascita dell’Amat, come agenzia della mobilità di Palermo, e, in futuro, anche dell’area metropolitana – afferma Michele Cimino, amministratore unico dell’Amat – Con il piano di risanamento si chiariscono ancora di più i rapporti tra l’Amat e il Socio unico, e si punta alla modifica del contratto di servizio e all’elaborazione del nuovo piano industriale. Le nuove assunzioni renderanno possibile il potenziamento anche delle attività di verifica a bordo, presso le fermate e ai nodi”.

Andiamo ai numeri. Amat chiede per il 2019 un contributo straordinario di 7,4 milioni di cui quattro per colmare i tagli regionali, due per coprire le perdite dovute ai pochi autisti, uno per coprire i costi di car e bike sharing e 400 mila euro per il servizio rimozione. Le assunzioni slitteranno al 2020, visto che ci vorranno i tempi tecnici per la selezione, e sempre nel 2020 l’azienda si impegna a ridurre i costi di 1,2 milioni (incidendo sul personale e su altre spese) e di aumentare i ricavi di 4,7 tornando così in attivo: 1,7 milioni in più arriveranno dai biglietti, 100 mila euro da zone blu e Ztl, 2,7 milioni di contributo tram. Nel 2021 il risultato d’esercizio sarà addirittura pari a 1,7 milioni con un margine positivo di quasi sette rispetto al bilancio 2018, il tutto grazie a un aumento della produzione di 8,2 milioni e di costi di uno e mezzo; un potenziamento che l’azienda raggiungerebbe incassando quattro milioni in più da biglietti e abbonamenti, 1,6 da zone blu e Ztl, 2,7 dal contributo tram regionale. Il tutto con report quadrimestrali sull’attuazione delle varie misure.

Infine le assunzioni: oltre ai 100 autisti, sono previsti 50 addetti per officina, segnaletica e zone blu e 10 figure intermedie nell’organigramma. Il tutto nell’attesa di un nuovo contratto di servizio che ritocchi al rialzo i costi standard, garantendo più incassi per i chilometri percorsi da autobus e tram.

“Il piano di risanamento di Amat è stato esitato positivamente dagli uffici e questo consentirà di dare avvio ad un percorso virtuoso di cui è parte integrante il concorso per gli autisti – dicono il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Mobilità Giusto Catania – Un piano che rafforza la posizione di Amat come elemento centrale per la mobilità pubblica a Palermo e per una sua sempre maggiore conversione verso la sostenibilità, non solo ambientale ma anche economica”.


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