Disastro voluto dai piromani| "Una regia unica per gli incendi" - Live Sicilia

Disastro voluto dai piromani| “Una regia unica per gli incendi”

L'incendio a Monte Caputo

Sono stati trovati quattro punti di fuoco distanti tra loro. Non si esclude un piano criminale

PALERMO
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PALERMO –  Quasi cento sfollati, decine di case danneggiate dalle fiamme, ettari di vegetazione distrutti e vigili del fuoco costretti a lavorare per ore per riuscire ad avere la meglio su roghi, ancora una volta, appiccati dall’uomo.

L’ennesimo racconto della Sicilia che brucia arriva dal Palermitano e dalla provincia di Trapani. Il fuoco ha divorato boschi e macchia mediterranea a Monreale, Falsomiele, alle pendici delle colline nel quartiere Villagrazia. E ancora ad Altofonte, Cerda, Trappeto e Termini Imerese e Scopello. La luce sinistra dei roghi ha illuminato la notte: da Palermo era ben visibile il fronte del fuoco che ha costretto a sgomberare decine di villette sopra Monreale, sul monte Caputo. I Canadair hanno effettuato lanci fino all’alba per spegnere gli ultimi focolai, mentre in città le fiamme sono arrivate a ridosso delle abitazioni. “Gli incendi a Monreale e San Martino delle Scale sono certamente dolosi. Sono stati trovati quattro punti di fuoco distanti tra loro”, denuncia Filippo Principato, dirigente generale del Corpo forestale della Regione.

“E’ quanto meno sospetto – spiega – che attorno a Palermo, nello stesso momento, siano divampati diversi roghi. Alla luce di quanto stiamo accertando, pare ci sia stata una regia unica”. “

Il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono ha chiesto lo stato di calamità per le zone distrutte dal fuoco e pene severe per i piromani: “abbiamo deciso per l’incolumità delle famiglie – dice – di spostarle dalle loro abitazioni e abbiamo messo a disposizione la scuola Antonio Veneziano. Siamo davanti a mani criminali, bisogna prenderne coscienza e mandare segnali forti”.

E doloso sarebbe anche l’incendio scoppiato nella località balneare trapanese di Scopello. Ne è certo Nicola Rizzo, sindaco di Castellammare del Golfo. “Sono stati individuati ben 5 punti diversi e distanti dai quali è partito il fuoco. Quel che è certo è che si tratta di una precisa volontà”, dice.

L’evoluzione della situazione è stata seguita dal Comitato di sicurezza pubblica convocato dal prefetto di Palermo, Antonella De Miro che ha espresso parole di grande apprezzamento per la professionalità e la tempestività degli interventi dei vigili del fuoco e della forestale. Il bilancio degli ultimi tre giorni di roghi in Sicilia è drammatico.

“Sono andati a fuoco 356 ettari, di cui 198 di superficie boschiva, – dice il governatore Nello Musumeci – Il Corpo Forestale della Regione Siciliana ha fatto fronte a quest’emergenza schierando sul campo 585 uomini e oltre 100 mezzi terrestri. In 72 ore sono stati impiegati, complessivamente 25 mezzi aerei, tra elicotteri e Canadair, che hanno portato a termine 264 lanci”. .

Un bilancio lo fa anche l’assessore regionale al Territorio, Toto Cordaro: “Sessanta ettari di terreno, due case (le persone vi abitavano hanno fatto in tempo a fuggire prima che le fiamme divorassero ogni cosa) un numero ancora imprecisato di auto distrutte è il primo bilancio dei danni causati dagli incendi che questa notte hanno accerchiato Monreale e che hanno portato allo sgombero temporaneo di 70 persone, le quali, in parte, sono già rientrate nelle proprie abitazioni. Mentre sono ancora in corso di accertamento i danni riportati dal patrimonio boschivo, che ha colpito in modo rilevante la zona di Monte Caputo”.

Cordaro ha trascorso la notte nell’area di Monreale, insieme al comandante Principato, al sindaco e al presidente del consiglio comunale della città, Marco Intravaia. “Durante la notte, quando gli elicotteri e i canadair non possono essere utilizzati, il lavoro degli uomini del Corpo forestale, dei Vigili del fuoco, della Protezione civile, dell’Arma dei carabinieri e della Polizia di stato ha consentito di salvare l’abitato di Monreale dalle fiamme e di mettere in sicurezza la popolazione. Dell’alba sono ripresi anche gli interventi con i mezzi aerei. Attualmente, in tutta l’area del Palermitano, sono in azione 3 elicotteri e 4 canadair”.

Fiamme anche sull’isola di Lipari. Sono divampate nella frazione di Lami e, sospinte dal vento, hanno anche raggiunto gli abitati di Quattropani e Acquacalda. Oltre 30 ettari di macchia mediterranea ridotta in cenere, fuoco vicino le case ed ad Acquacalda isolani e villeggianti intossicati dal fumo. Sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri, forestale e volontari della protezione civile. All’opera vi sono anche un canadair e un elicottero.

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