"Pedonalizzazioni, buona la prima| Rap più conveniente dei privati" - Live Sicilia

“Pedonalizzazioni, buona la prima| Rap più conveniente dei privati”

L'assessore alla Mobilità Giusto Catania

Giusto Catania a tutto campo: "Nel 2020 novità sulla Ztl, nel 2024 tram in via Roma. Manutenzione strade ai privati"

PALERMO – “Il Cassaro Basso pedonalizzato è andato molto bene e siamo già al lavoro sul futuro: nel 2020 faremo un ragionamento sull’estensione della Ztl e nel 2024 avremo il tram in via Roma, il che ci consentirà di chiudere un percorso iniziato cinque anni fa e grazie al quale miglioriamo la qualità della vita e aiutiamo i commercianti”. Il giorno dopo il debutto della chiusura al traffico dell’ultimo tratto di corso Vittorio Emanuele, l’assessore alla Mobilità Giusto Catania traccia un primo bilancio delle ordinanze volute dalla giunta. “Cinque anni fa si lamentavano tutti, oggi soltanto qualcuno – dice Catania – ma siamo al lavoro anche sui servizi: il bando dei 100 autisti Amat procede senza intoppi e siamo pronti al nuovo contratto di servizio Rap che continuerà a gestire i rifiuti per i prossimi 15 anni, anche se affideremo ad altri la manutenzione stradale. Numeri alla mano, la Rap è più conveniente dei privati”.

Ieri ha debuttato la pedonalizzazione del Cassaro Basso. Possiamo fare un primo bilancio?
“Il bilancio del primo giorno è certamente positivo, c’erano molte aspettative da parte dei palermitani e non sono andate deluse. Per via Roma e via Maqueda bisogna riposizionare la segnaletica e togliere il cordolo, ci sono tempi tecnici non facilmente preventivabili e per questo lunedì faremo il punto della situazione per capire il crono-programma definitivo. La nostra intenzione è comunque di partire entro la prossima settimana con tutto il piano”.

Non tutti si sono detti contenti di questi provvedimenti, specie tra i commercianti…
“Quando abbiamo iniziato, nel 2014, erano tutti contrari mentre oggi lo è soltanto qualcuno, il che è anche fisiologico. Ma è evidente che la stragrande maggioranza delle persone è contenta delle pedonalizzazioni che hanno reso più vivibili le aree urbane, hanno migliorato la qualità della vita, i luoghi abbandonati sono tornati a vivere e anche l’economia ne ha tratto un grande giovamento. Però è normale che qualcuno si lamenti perché deve cambiare abitudini di vita, ma se penso al clima di cinque anni fa… di strada ne abbiamo fatta e Palermo è diventata una città turistica grazie anche alle chiusure al traffico”. 

In attesa del tram in via Roma…
“Quella sarà la tappa conclusiva di questo processo: entro il dicembre 2024 il tram passerà da via Roma. A settembre possiamo confermare che il progetto andrà all’approvazione al Consiglio superiore dei lavori pubblici, quindi stiamo rispettando i tempi. Il tram consentirà di pedonalizzare poi tutto il centro storico, chi vive lì non avrà più bisogno dell’automobile, e con il nuovo sistema dei varchi per la Ztl, previsto per il prossimo marzo, avremo compiuto un ulteriore passo in avanti. Adesso l’obiettivo si sposta alla prossima estate, quando potremo anche pensare di estendere la Ztl così come previsto inizialmente: è un ragionamento in corso, siamo al lavoro sul 2020 e in prospettiva sul 2024, però ancora non c’è niente di stabilito”. 

Giovedì in giunta avete anche prorogato il contratto della Rap…
Sì, prorogato fino al 31 dicembre. In questi sei mesi manderemo al consiglio comunale la bozza del nuovo contratto, che entrerà in vigore dal primo gennaio 2020, ma senza la manutenzione stradale: è questa la grande novità. E’ innegabile che il servizio non sia stato all’altezza in questi anni, quindi lo affideremo all’esterno con una precisa programmazione”. 

E la chiusura ai privati di cui il sindaco ha sempre parlato?
“Ma la manutenzione stradale non è un servizio pubblico, semmai è strumentale. Un po’ come la manutenzione delle scuole o degli uffici pubblici”. 

Togliere la manutenzione strade quanto inciderà sul nuovo contratto dell’azienda?
“Rap non riesce neanche a spendere tutti i soldi che potrebbe, quindi non subirà effetti negativi. Siamo di fronte a un paradosso a cui finalmente metteremo fine. Ma in giunta abbiamo fatto molto di più approvando anche il Piano industriale, che dà la visione generale da qui ai prossimi anni, e le ragioni del nuovo affidamento per i prossimi 15 anni: una relazione dimostra che affidare oggi il servizio a Rap non solo è economicamente conveniente, ma anche efficace”. 

Però la Rap non scoppia di salute e non riesce neanche a svolgere i suoi servizi al meglio. Come si può dire che sia più conveniente affidarle il servizio piuttosto che darlo ad altri?
“Un’azienda privata non sarebbe in grado di fare quello che fa Rap con le stesse risorse e con la stessa efficienza, e lo abbiamo dimostrato con una relazione di 60 pagine facendo un confronto con le altre città. Non dobbiamo dimenticare che la Rap, oltre a ritirare mille tonnellate di rifiuti al giorno, ritira gli ingombranti che non sono neanche previsti dal contratto: sono un’anomalia di cui i privati non si farebbero mai carico, a meno di non avere più soldi. Gli ingombranti sono un’anomalia tutta palermitana che non esiste da nessuna altra parte d’Italia. Ma pensiamo anche ai mercatini rionali o a quello che rimane sulle strade dopo il Festino: i privati non toglierebbero mai questi rifiuti, a meno di non essere pagati a parte. Inoltre stiamo dando degli obiettivi sfidanti già nel 2019 sulla differenziata, con altre 30 mila nuove utenze del porta a porta e quattro nuovi Ccr, sull’efficienza, sul coinvolgimento delle scuole, sul piano di spazzamento con 16 percorsi meccanizzati, sulla nomina del direttore generale, sugli impianti: da questo dipenderà la parte variabile del compenso dell’amministratore unico e a cascata arriveranno entro l’anno gli obiettivi ai dirigenti”. 

Il Comune è in deficit strutturale per il 2018 e il bilancio 2019 sarà dichiarato in squilibrio. Questo creerà problemi al nuovo contratto di Rap?
“No, anche perché questa storia del deficit nasce da parametri arbitrari che non hanno niente a che fare con lo stato di salute degli enti pubblici. I parametri sono passati improvvisamente da 10 a otto e questo porta un Comune con i conti in regola come Palermo a ritrovarsi di colpo in deficit, da un giorno all’altro. C’è un disegno perverso per distruggere l’autonomia degli enti locali, se questi stessi parametri li applicassimo allo Stato o all’Unione europea dovremmo dichiararne il fallimento immediatamente. Ecco perché serve un’iniziativa comune di tutti gli enti locali italiani”. 

Dove troverete gli 11 milioni di euro che Rap chiede per portare altrove i rifiuti da qui a dicembre, visto che Bellolampo è chiusa?
“Io ho chiesto da tempo un tavolo tecnico con la Regione e anche il sindaco Orlando ha scritto al governo Musumeci per chiedere una soluzione. Perché qui bisogna chiarire una cosa: la Regione ha gran parte della responsabilità sia sulla saturazione precoce della sesta vasca che sul ritardo dei lavori della settima, che doveva essere pronta a gennaio 2019 e invece, nella migliore delle ipotesi, aprirà a maggio 2020. E’ solo grazie all’aumento della differenziata e ai tecnici della Rap se Bellolampo ha avuto più autonomia del previsto. Noi non chiediamo soldi a ‘mamma Regione’, non vogliamo elemosine ma un risarcimento per la città e per i palermitani che, altrimenti, dovrebbero farsi carico di un costo che non è colpa loro. Per intenderci: la Rap è in grado di sostenersi sulle proprie gambe almeno per i prossimi 15 anni”. 

Passiamo ad Amat. Il bando per gli autisti resta in piedi, quindi…
“Che è quello che l’amministrazione sostiene da settimane: adesso bisogna approvare il Piano di risanamento, che arriverà in giunta nei prossimi giorni, e poi il Programma delle assunzioni. Ma il bando resta in piedi, sarà posticipata la chiusura dei termini solo di un mese o un mese e mezzo”. 

E le richieste di Amat sul nuovo contratto?
“Sicuramente è necessario aggiornare il Contratto di servizio che scade però nel 2035. Ci stiamo ragionando e continueremo a farlo nei prossimi mesi. Intanto il Piano di risanamento contiene le azioni di Amat per superare le sue criticità economiche: lo farà sanzionando chi non paga i biglietto, aumentando la produttività e rendendo più produttivi alcuni settori come la Ztl, grazie ai nuovi varchi, la rimozione delle automobili e la segnaletica. I nuovi 100 autisti aumenteranno i chilometri annui, così da consentire all’azienda di rispettare gli obiettivi chilometrici previsti dal contratto, il che significa che assumere nuovo personale consente di rilanciare l’azienda”. 

Insomma, credete al rilancio di Amat…
“Amat nel 2024 gestirà le nuove linee del tram che, insieme alle attuali, dovranno essere comprese nel nuovo contratto di servizio. Il che sarà un passaggio fondamentale per consolidare il futuro di questa azienda, grazie a un percorso che parte proprio dal Piano di risanamento. Noi stiamo mettendo in sicurezza Amat e Rap che sono due grandi aziende pubbliche e che resteranno tali, rendendo irreversibile la scelta di mantenere questi servizi pubblici. E lo facciamo con una prospettiva di ampio respiro: Amat ha già un contratto fino al 2035, Rap lo avrà nei prossimi mesi. Dei privati possiamo fare a meno”.

 


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