Quale centrodestra se si vota? | Forza Italia scommette sull'unità - Live Sicilia

Quale centrodestra se si vota? | Forza Italia scommette sull’unità

Schifani: "Solo tutti insieme vittoria certa nei collegi del Sud". Il ruolo di Diventerà bellissima.

Si vota o non si vota? Lo spettro di elezioni anticipate a ottobre, ci sarebbe già la data pronta, domenica 13, aleggia insistente sulla politica nazionale. E una delle incognite in prospettiva di un ritorno alle urne riguarda la conformazione del centrodestra nell’era di Matteo Salvini. Il Capitano si presenterà con la coalizione tradizionale, che vede ormai i sovranisti maggioranza schiacciante e Forza Italia ridotta ad appendice? O come esplicitamente auspicato da Giorgia Meloni, la Lega rinuncerà all’alleato Berlusconi per un governo tutto di destra sovranista? I forzisti siciliani attendono, interessati e fiduciosi, e ovviamente auspicano che la scelta sia la prima. Altrimenti la via del ritorno in Parlamento si complicherà e molto per i berlusconiani. Che però confidano in un dato: con loro il centrodestra farebbe con ogni probabilità, sondaggi alla mano, il pieno nei collegi del Sud, strappandoli ai grillini. Renato Schifani lo sottolinea: “Sono convinto che prevarrà la logica della politica e che il centrodestra sarà unito, come in tutte le regioni in cui governa. Rimangono sensibilità diverse ma compatibili e solo insieme si può essere certi di vincere in Sicilia e in altre regioni del Mezzogiorno”.

Il dato non è da poco e potrebbe portare leghisti e meloniani a più miti consigli. D’altro canto, proprio con l’alzarsi del vento del voto anticipato, Anche i leader del partito Miccichè da due-tre mesi ha smesso di sparare ad alzo zero su Salvini e compagni,  annusando aria di elezioni. Un centrodestra unito potrebbe davvero sbancare i collegi in Sicilia – all’altro giro vinti tutti dai grillini – spalancando le porte a un bel po’ di new entry in Parlamento. Il commissario forzista Gianfranco Micciché sottolinea proprio il tema dei collegi: “Forza Italia da sola non vincerebbe nessun collegio ma la Lega senza Forza Italia ne vincerebbe davvero pochi al Sud, rischiando di regalare la vittoria al Movimento 5 Stelle. Sarebbe una cosa senza senso e non credo che accadrà”, sintetizza il presidente dell’Ars.

Tra l’altro, una eventuale rottura della Lega e dei meloniani con Forza Italia potrebbe avere ripercussioni anche sul governo regionale guidato da Nello Musumeci, compromettendo i già precari equilibri della coalizione. A proposito di Musumeci resterà da capire cosa farà il suo movimento Diventerà Bellissima, che alle Europee è rimasto a guardare. I piani di coagulare un fronte meridionalista se davvero si votasse dopo l’estate salterebbero, il tempo sarebbe insufficiente. Allora non resterebbe che cercare un accordo con la Lega anche se i plenipotenziari del Carroccio non sono sembrati entusiasti di questa prospettiva. “Se si va al voto col centrodestra, Musumeci ci sarà certamente – prevede Micciché -. Poi si vedrà con quale partito di centrodestra cercherà un accordo. Io sarei prontissimo a parlarne”. Ci sarà da trattare, insomma. Perché chi è favorito ala vittoria non potrà non mettere in conto che le eventuali esclusioni  degli alleati di ieri potrebbero comportare un prezzo politico da pagare.


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