Mattarella, il siciliano paziente | che può perdere la pazienza - Live Sicilia

Mattarella, il siciliano paziente | che può perdere la pazienza

E se fosse il Capo dello Stato a dire basta?

Il presidente
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Non bisogna mai abusare della pazienza dei siciliani buoni, perché poi, quando meno te l’aspetti, dal miele esce il cazzotto che sottolinea il concetto. I siciliani cattivi fanno molto di peggio. Per fortuna, Sergio Mattarella, palermitano, Presidente della Repubblica, è un siciliano buonissimo. E pazientissimo, nel senso della tranquillità che non si sgomenta. Sono i casi della vita: quando raccogli tra la braccia l’ultimo respiro di tuo fratello morto ammazzato, cos’altro può spaventarti.

E dunque, pazienta il Presidente-preside e tollera che quella arruffata e inaffidabile scolaresca che gli è stata consegnata si diverta con i suoi giochetti e con i suoi scherzetti. Salvini aveva indossato il cipiglio truce di un Franti, con la repentina mozione di sfiducia, salvo poi trasformarsi in Garrone con l’occhietto luccicoso che sospira: “Dai, torniamo insieme?”. Pazienza. Il premier Giuseppe Conte dopo mesi di invisibilità politica si ricorda, di botto, di essere il presidente del Consiglio, afferra, metaforicamente, il suddetto Salvini per i capelli e lo concia per le feste? Pazienza. Giggino Di Maio fissa, con somma modestia, i suoi dieci comandamenti per sedersi al tavolo con il Pd, altrimenti detto il partito di Bibbiano, tentando di nascondere il frangente di disperata difficoltà? Pazienza.

Alessandro Di Battista irrompe soltanto per tirare i gessetti in classe, dopo l’assenza ingiustificata? Pazienza, pazienza. Il Pd… Quale Pd? Quello di Matteo Renzi, discolo toscano, che sta cercando tutti gli alibi possibili per rompere e fondare un nuovo partito che, modestamente, si chiamerà ‘Matteoerrenumberuan”? Quello di Davide Faraone che si stava incatenando a piazza Politeama perché volevano raggiungere l’accordo con i grillini a sua insaputa, gli sciagurati, e adesso è in prima fila tra i pontieri? Quello di Luca Zingaretti, no si chiama Nicola, ma proprio questo il problema? Quello di Calenda che il fisico del ruolo l’avrebbe pure, se non altro perché in ‘Cuore’ ha recitato davvero, con la regia del nonno Comencini? Pazienza, pazienza, pazienza.

Ecco, forse, tutti costoro lo stanno un po’ sottovalutando il palermitano e siciliano buono, Sergio Mattarella. Magari stanno pensando di potere andare da lui con qualunque colore. Il governo giallorosso. Il governo giallorosso pompeiano. Il governo rossogiallocantailgallo. E forse pensano anche di potere stare lì a menare la crisi per l’aia.

Attenti, ragazzi, attenti. Perfino la pazienza di un siciliano pazientissimo ha un limite e quando meno te l’aspetti finisce a schifio. Il Quirinale ha già fatto trapelare una significativa irritazione. La prossima mossa – se insistete – potrebbe essere il metaforico calcione nelle terga sotto forma di scioglimento delle Camere. E saranno elezioni con un livido blu tenebra. Per tutti.


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