La violenza esplode all'Ingrassia| Medici aggrediti, porte rotte - Live Sicilia

La violenza esplode all’Ingrassia| Medici aggrediti, porte rotte

Una dottoressa e un infermiere finiti nel mirino ieri mattina. Nella notte danni alla struttura.

PALERMO – Una nuova notte di violenza in un pronto soccorso della città, con danni e paura per gli operatori sanitari. Il caos, come denuncia il sindacato dei medici “Cimo”, è scoppiato stavolta all’ospedale Ingrassia, dove i familiari di un uomo deceduto nell’area di emergenza per un infarto, hanno preso di mira la porta della sala rossa e quella di separazione tra la sala verde e il corridoio.

“Questa notte altra violenza e tentata aggressione nei confronti del personale del pronto soccorso dell’Ingrassia – dicono dal sindacato – con danni materiali e paura. Già in passato avevamo chiesto un incontro e misure di sicurezza, ma tutti sembrano in attesa del tragico evento fatale che di questo passo potrebbe anche accadere”.

Il sindacato si riferisce all’aggressione, avvenuta soltanto poche settimane fa, ai danni di due ginecologi dello stesso ospedale, colpiti dai parenti di un paziente ricoverato: avevano tentato di entrare in reparto fuori dall’orario delle visite. “Stavolta ad entrare in azione sono state dieci persone, tra cui due molto agitate. Pugni e calci alle porte, oltre alle minacce al personale”. Sul posto è stato necessario l’intervento di polizia e carabinieri, un 41enne – cognato del paziente deceduto al pronto soccorso – è stato denunciato per danneggiamento.

Ma non finisce qui, perché anche ieri mattina un medico e un infermiere sono stati aggrediti. Una emergenza senza fine nei pronto soccorso, tra quelli in cui si registrano più casi c’è proprio quello dell’Ingrassia. “Sono stati presi di mira da un uomo che accompagnava la madre, verso le 8. Prima le minacce – precisano – poi la violenza. La dottoressa ha riportato lividi al braccio e al polso, l’infermiere è finito per terra ed è stato diagnosticato un trauma alla colonna vertebrale. La dottoressa ha sporto denuncia”.

Nella notte tra domenica e lunedì, un altro episodio al Civico, con la porta del pronto soccorso ridotta in frantumi. Anche in questo caso a sferrare calci e pugni sono stati i parenti di un paziente. Il 20 agosto, un gruppo di venti persone aveva invece seminato il panico a Villa Sofia, nel reparto di Radiologia. Una escalation di violenza che nelle strutture sanitarie di Palermo e della provincia ha fatto registrare ormai oltre venti casi.

Dopo l’ultima aggressione – sottolineano dal sindacato – avevamo chiesto le misure di sicurezza per l’ospedale di corso Calatafimi, ma la risposta è stata tristemente burocratica da parte della direzione generale e tutto si è concluso ancora con un nulla di fatto. C’è una permanente assenza delle istituzioni di governo, che al di là delle solite frasi di rito per esprimere solidarietà, si limitano ai soliti annunci, alle solite promesse. Nei pronto soccorso sono necessari i posti fissi di polizia”.

 


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