Chiusa una pagina oscura | Ora basta steccati morali - Live Sicilia

Chiusa una pagina oscura | Ora basta steccati morali

Enormi sono adesso le responsabilità del M5S e del PD dinanzi agli italiani

SEMAFORO RUSSO
di
3 min di lettura

Ma Grillo diceva…Casaleggio diceva…Di Maio diceva…Renzi diceva …Zingaretti diceva…ecc. C’è la corsa a riprendere filmati, comizi, dichiarazioni in cui l’uno lanciava tuoni e fulmini contro l’altro mentre adesso, come personalmente ho auspicato fin dall’apertura della crisi, stanno formando insieme un governo, il Conte/bis.

Gli assolutismi, i mai e poi mai in politica sono da evitare sempre, soprattutto da quando, caduto il muro di Berlino, siamo entrati in una fase storica nella quale la nascita, le mutazioni di convenienza, la morte di partiti e partitini sono eventi che si susseguono a una velocità impressionante. Un anno solare nei palazzi della politica oggi corrisponde almeno a un lustro. Niente assolutismi, sentenze definitive, dogmi o giudizi inappellabili soprattutto perché, e la storia dei cinque stelle lo insegna brutalmente, il mondo in generale, figuriamoci la politica, non si divide in buoni e cattivi, in onesti e disonesti ma tutt’al più in soggetti, singoli e collettivi, credibili e meno credibili. Una qualità, la credibilità, che deve confrontarsi con la realtà, quindi da verificare sui fatti, salvi i principi non negoziabili, giorno per giorno secondo le condizioni date.

Chi avrebbe giurato, dopo 14 mesi, in un repentino deterioramento dei rapporti di governo tra Lega e pentastellati da giungere alla rottura? L’errore, pertanto, non si sta compiendo ora, all’alba, tranne sorprese, dell’esecutivo M5S- PD, lo si è compiuto ogni volta che si sono eretti steccati di tipo moralistico per separare i supposti santi dai supposti demoni. Gli indagati? I condannati? Le inchieste che hanno coinvolto e coinvolgono politici? La responsabilità penale, in democrazia, è personale e non coinvolge partiti interi, sennò sarebbe aberrante.

Anche il racconto, divenuto luogo comune, per il quale il PD è la fonte di tutti i mali e i grillini i neo messia, o viceversa per le rispettive tifoserie, non regge alla verifica di quanto, nel bene e nel male, è stato prodotto durante i governi Renzi, Gentiloni e Conte; ombre e luci le ritroviamo nei primi due e (al netto degli inaccettabili estremismi leghisti) nel terzo. Qualcuno che critica il M5S, accusato da attivisti o ex attivisti grillini di tradimento dell’originale ispirazione anti-sistema, vuole forse il movimento eternamente all’opposizione? Scelta legittima, c’è un dettaglio: il cambiamento lo determini governando, sporcandoti le mani lasciando però pulite anima e coscienza ( i citati principi non negoziabili). Allora, guardiamo avanti, agli interessi della nazione. L’occasione è unica, qui Grillo ha ragione, per cambiare l’Italia. Un’occasione unica e storica pure per dare un contributo autorevole a una rifondazione dell’Europa in senso più solidale, legata ai diritti, al lavoro, alla cura dell’ambiente, all’economia reale e meno a logiche finanziarie e tecnocratiche. Chiudiamo una pagina oscura, di rischi concreti per i fondamenti e le fondamenta della nostra Costituzione, la centralità della persona e per la nostra collocazione europea e atlantica. Una pagina di intolleranze, muri, discriminazioni, magari necessaria per riaffermare valori perduti o ritenuti assodati. Enormi sono adesso le responsabilità del M5S e del PD dinanzi agli italiani, di qualunque appartenenza o semplicemente delusi.


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