Le nozze e il sorriso di don Pino | Mondello dice addio alla dolce Lina - Live Sicilia

Le nozze e il sorriso di don Pino | Mondello dice addio alla dolce Lina

Mario, Lina e Padre Puglisi

La storia di un matrimonio e delle benedizioni che, adesso, accompagnano il lutto

PALERMO– L’estate, a Mondello come altrove, se ne sta andando. Lascia già il rimpianto di sé. Gli ultimi bagni di settembre. Quel sole caldo che non vuole arrendersi. Le orme seminate sulla sabbia che saranno ancora un po’ il segno di un cammino, prima di essere cancellate dalla risacca.

La signora Lina se n’è andata, in un tramonto d’estate, protetta dall’amore che ha seminato. Una storia come tante. Una vicenda come poche. Lei, che abitava con il marito Mario tra Mondello, Partanna e Pallavicino, è sulle labbra del cordoglio di tanti, nel lutto profondo della sua comunità. Una notizia triste. Una vicenda semplice. Una storia preziosa. Aveva 73 anni.

Era già finita sul giornale, Lina Pata, per una vecchia foto pubblicata sul gruppo ‘insieme per Mondello’ che la ritraeva, sfolgorante, nel giorno delle sue nozze celebrate da padre Pino Puglisi. In quel ritaglio aveva fornito testimonianza di quanto grande e umile fosse quel sacerdote che riposa nel calendario dei martiri dal 15 settembre del 1993. Nel narrare il rapporto con don Pino, non era stato tralasciato niente, né la Cinquecento scassata del prete, né il suo sorriso inattaccabile. Una scia di lacrime trasformata in benedizione.

E adesso ci sono benedizioni e preghiere nelle parole che accompagnano Lina. Mario Cucina, artista e archeologo delle emozioni in forma di fotografia, ha scritto sulla pagina del gruppo: “In ricordo di Lina Pata che purtroppo ci ha lasciati, ripropongo, con un taglio ravvicinato, una foto che fa parte del nostro Album ‘Come Eravamo’. Ritrae il matrimonio di Lina e Mario celebrato da Padre Pino Puglisi. Fu la stessa Lina, con l’entusiasmo che la connotava, a volermi prestare la foto, staccandola dal suo album di matrimonio, per dare la possibilità di ricordare 3P”.

Mario Pecoraro, il compagno di viaggio di una vita, ricorda: “Mia moglie era una donna vulcanica che dava la sua generosità agli altri. Ha raggiunto il traguardo di cento donazioni di sangue. Faceva volontariato. Aiutava le persone diversamente abili. Lavorava al Comune ed era stata premiata per il suo impegno. Mi diceva sempre del suo splendido legame con don Pino. Quando andava a confessarsi con lui, tornava rinvigorita. Padre Puglisi, al nostro matrimonio, fu dolcissimo come un amico. E poi continuò a riunire, per un certo tempo, le coppie che aveva sposato. Ci seguiva. Era un fratello maggiore. Mia moglie ti stregava con gli occhi, questo mi colpì di lei. E dopo lo sguardo, ecco le parole, impossibile non innamorarsi e non amarla”.

Fioccano le benedizioni con i commenti social. L’estate sta finendo. Questa è la storia semplice e preziosa di Lina, una donna che sapeva amare e che era amata. Una creatura luminosa che aveva imparato la via da percorrere, anche grazie al sorriso di un sacerdote. Sarebbe stato un peccato perdere di vista orme così piene della grazia, della speranza di tutti, con l’arrivo inclemente dell’autunno.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI