Aeroporto, terremoto Gesap | Tre dimissioni, decade il cda - Live Sicilia

Aeroporto, terremoto Gesap | Tre dimissioni, decade il cda

Rottura col presidente Giuffrè: se ne vanno 3 consiglieri su 5.

È un vero e proprio tsunami quello che si abbatte sulla Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo che vede decadere il Cda per le dimissioni di massa di tre consiglieri su cinque. Un colpo di scena in piena regola con l’amministratore delegato Giovanni Scalia e i consiglieri Cleo Li Calzi e Domenico Cacciatore che hanno fatto un passo indietro in aperta polemica con il presidente Tullio Giuffrè.

E dire che tranne Alessandro Albanese, indicato dalla Camera di Commercio, tutti gli altri componenti, cioè i tre dimissionari e Giuffrè, sono stati nominati dal sindaco Leoluca Orlando nella doppia veste di sindaco di Palermo e sindaco metropolitano. Un monocolore in apparenza granitico, ma che in realtà è finito in mille pezzi.

Dall’ufficio stampa della società non arriva alcun commento né conferma, ma la notizia è circolata tra le stanze del potere rivelando una spaccatura divenuta insanabile. Alla base delle dimissioni ci sarebbero conflitti umani e politici e un continuo braccio di ferro su singoli provvedimenti, sfociato nella scelta del Professore di fare dimettere tre consiglieri su cinque silurando così tutti gli altri. Il sindaco, dicono i ben informati, era parecchio contrariato dal clima incandescente che si viveva nel Cda e per questo avrebbe deciso di staccare la spina.

Difficile dire cosa accadrà adesso a una società che fa registrare numeri record e utili in costante crescita e che, stando agli annunci dei soci, sta valutando anche la privatizzazione. Una partita delicatissima e che vale milioni e milioni di euro.

I sindacati intanto scendono sul piede di guerra. “L’immobilismo in cui è caduto il cda è semplicemente inquietante – scrive su Facebook Gianluca Colombino della Cisal – Da mesi si assiste a tensioni tra alcuni componenti del consiglio di amministrazione e chi formalmente presiede il cda. Tanti segnali preoccupanti mi avevano portato a lanciare l’allarme sulla necessità di garantire continuità alla gestione precedente. La Legea Cisal come sempre interverrà a tutela e garanzia della società e lanciamo un appello alla proprietà azionaria chiedendo l’immediata rimozione di quanti vorrebbero riproporre i vecchi schemi. Giù le mani della politica dalla Gesap”.

In serata le segreterie sindacali territoriali hanno proclamato lo stato di agitazione e attivato le procedure per il raffreddamento previste dalle leggi per lo sciopero. A firmare la nota Antonio dei Bardi (Fit Cisl), Houda Sboui (Uil Trasporti), Gaetano Bonavia (Filt Cgil), Giacomo De Luca (Legea Cisal) e Domenico De Cosimo (Ugl Trasporto Aereo).

“Apprendiamo che tre membri del CdA di Gesap, la Società che gestisce l’Aeroporto Internazionale Giovanni Falcone e Paolo Borsellino di Palermo, hanno rassegnato le loro dimissioni facendo decadere l’intero Consiglio di Amministrazione”. Lo dicono il Segretario Regionale della Federazione del Trasporto Aereo Ugl Sicilia Domenico De Cosimo e il Responsabile del Dipartimento Regionale Trasporto Aereo Ugl Sicilia Ninni Petrella, che dicono di “non comprendere le motivazioni che hanno causato la debacle in un momento molto positivo per l’aeroporto. Da qui a prossimi anni, infatti, lo scalo siciliano vedrà crescere a ritmi sostenuti il traffico aereo ed il numero di utenti che fruiranno della struttura. Il tutto garantito anche da un programma di investimenti ragguardevole che ammodernerà l’intero sedime aeroportuale con importanti ricadute sull’intero indotto della provincia palermitana. Ci auguriamo che le frizioni di natura politica non causino rallentamenti sulla crescita dello scalo e auspichiamo che tutti i soggetti coinvolti siano in grado di trovare una soluzione nel più breve tempo possibile”.

AGGIORNAMENTO

Dalla Gesap arriva la conferma ufficiale delle dimissioni dei tre componenti del cda, anche se la società assicura la “piena operatività” del consiglio. Una riunione è infatti prevista nei prossimi giorni, anche se convocata da tempo, e dovrebbe essere quella l’occasione per l’ufficializzazione della decadenza.


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