Strade chiuse e cantieri in città| "Associazioni inascoltate" - Live Sicilia

Strade chiuse e cantieri in città| “Associazioni inascoltate”

Francesca Costa, presidente provinciale: "Da tempo notiamo l'assenza di un confronto".

CONFESERCENTI PALERMO
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PALERMO – Sperimentazioni, cantieri e nuovi provvedimenti prendono vita a Palermo senza alcun confronto tra l’amministrazione comunale e le associazioni di categoria. Confesercenti Palermo dice “basta” a questa assenza di dialogo, le quali conseguenze si ripercuotono sui cittadini e le imprese”.

A dichiararlo, in vista del nuovo avvio dei lavori per l’anello ferroviario e la chiusura dell’incrocio tra le vie Amari e Roma, è Francesca Costa, presidente dell’associazione provinciale, che aggiunge: “Da tempo notiamo che tutte le decisioni assunte da questa amministrazione non vengono concordate con le associazioni di categoria, che rappresentano la vera voce del tessuto produttivo della città. Prima di avviare qualunque iniziativa, l’ideale sarebbe un confronto con chi rappresenta nel territorio le imprese del commercio e dell’artigianato”.

“La distanza tra l’amministrazione e le associazioni era chiara già in tempi non sospetti – sottolinea Nunzio Reina, responsabile dell’Area Produzione di Confesercenti – e oggi ne abbiamo una ulteriore conferma. Doppio senso in via Roma, abolizione della sosta gratuita sulle strisce blu e nuovi cantieri, mettono ancora una volta in grave difficoltà le imprese, ma le associazioni non sono state interpellate: abbiamo saputo tutto dai giornali. Sui dehors vige il silenzio, Confesercenti si ritrova a dover periodicamente ricordare a chi ci amministra che decine di esercenti rischiano multe e sequestri pur volendo essere in regola”.

“Non dare voce alle associazioni di categoria prima di intraprendere iniziative che, inevitabilmente riguardano anche le imprese, vuol dire non considerare il tessuto produttivo di questa città – aggiunge il vicepresidente e responsabile dell’Area Commercio, Massimo Mangano -. L’amministrazione non ci può eliminare o mettere in secondo piano, senza le imprese non esiste alcun centro urbano. Ciò non fa altro che incoraggiare il cittadino a recarsi nei centri commerciali, più facilmente accessibili”. “La nostra non è una minaccia – conclude Ignazio Ferrante, presidente di Assofioristi – ma la condivisione di una necessità: bisogna andare incontro ai commercianti e per farlo, il dialogo è fondamentale. Agire arbitrariamente vuol dire soltanto danneggiare chi ogni giorno si alza per andare a lavorare”.


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