Ast sistemi, "rimborsi gonfiati" | Sequestro di beni a ex liquidatore - Live Sicilia

Ast sistemi, “rimborsi gonfiati” | Sequestro di beni a ex liquidatore

L'uomo è accusato di peculato.

GUARDIA DI FINANZA
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PALERMO – Sequestro preventivo di denaro, beni mobili e immobili e quote societarie, per un totale di circa 87 mila euro, nei confronti di un uomo di 71 anni, ex liquidatore di Ast sistemi Srl da maggio 2014 a ottobre 2018, accusato del reato di peculato.

A dare esecuzione a un decreto d’urgenza del pm i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla locale Procura. Ast Sistemi Srl (in liquidazione) fornisce servizi informatici e gestionali esclusivamente alla propria controllante Ast Spa, società in house della Regione siciliana che opera nel settore del trasporto extra-urbano.

Le indagini hanno consentito di accertare che l’uomo si sarebbe indebitamente appropriato di circa 117 mila euro maggiorando le spese di trasferta e di vitto e alloggio per raggiungere la sede della società a Palermo dal suo luogo di residenza, Catania. Grazie allo studio dei tabulati telefonici e delle celle agganciate dall’utenza telefonica a lui in uso, è stato possibile accertare che in 120 occasioni l’ex liquidatore ha attestato di essersi recato a Palermo quando invece si trovava altrove. In altre occasioni si sarebbe auto-liquidato le somme relative ai rimborsi spese non spettanti, prelevandole da un “fondo cassa liquidatore” da lui creato e alimentato da prelievi direttamente effettuati dai conti correnti intesti ad Ast Sistemi. Solo dopo le dimissioni dalla carica e le reiterate richieste dei vertici della società controllante, che, nel frattempo, avevano rilevato alcune anomalie nella gestione dei conti della società da parte, l’uomo ha restituito al nuovo liquidatore circa 30 mila euro, corrispondente al residuo del “fondo cassa liquidatore”.

Il presidente Ast: “Tutto parte da un nostro esposto”

“La vicenda – dichiara il presidente di Ast Gaetano Tafuri, contattato da LiveSicilia – parte da un nostro esposto che ha rilevato alcune anomalie nella gestione delle risorse di questa partecipata. La cosa che mi incuriosì fu che per caso, in occasione dell’approvazione dei bilanci, scoprii che a metà del 2015 la società vinse una causa e ottenne un risarcimento danni da oltre un milione di euro dal Genio civile. Ho chiesto dove fossero finiti questi soldi? Il liquidatore non mi sapeva rispondere. Allora – prosegue – chiesi tutta la documentazione, fatture, quietanze e scoprimmo una serie di anomalie: che riguardavano le trasferte, ma anche complessivamente la gestione. Somme non rendicontate, prelievi in contanti. E mi sono anche chiesto: come è possibile, negli anni precedenti, che nessuno abbia visto?”.


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