"Tafida non | deve morire" - Live Sicilia

“Tafida non | deve morire”

Foto d'archivio

La decisione del giudice ridà speranze alla piccola di cinque anni, a cui i medici vorrebbero staccare la spina.

LA DECISIONE
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Il giudice si è pronunciato: Tafida Raqeeb ha diritto a vivere, e può essere trasferita a Genova per essere assistita a dovere. La londinese di cinque anni non si è mai risvegliata del tutto da un’operazione al cervello subita a febbraio, così i medici del Royal London Hospital hanno deciso di staccare la spina della ventilazione; i genitori però hanno fatto ricorso all’Alta Corte d’Inghilterra, che ha deciso che la piccola non può essere condannata a morire: per lei c’è una nuova speranza in Italia, all’ospedale Gaslini di Genova. La struttura, scelta dalla famiglia come meta preferita, si è detta disponibile ad accoglierla.

La decisione, definita “sensazionale” dal Daily Mail, porta la firma del giudice Alistair McDonald. Il giudice , scrive Il Messaggero, ha sottolineato la differenza fra i casi di malati terminali o inguaribili che soffrono, e quello di una bambina a cui gli stessi specialisti non negano una potenziale aspettativa di vita di vent’anni o più. Bocciato invece il punto di vista dell’ospedale londinese, secondo cui staccare la spina a Tafida sarebbe stato “nel suo miglior interesse” poiché non ha consapevolezza né speranze riconosciute di ripresa.

I genitori della bambina, Shelina Begum, di 39 anni, e Mohammed Raqeeb, di 45, ringraziano il Gaslini e l’Italia per la solidarietà ma temono che il Royal Hospital impugni la pronuncia di McDonald davanti alla Corte Suprema del Regno Unito. “Tafida non sta morendo, non soffre, è stabile – dice sua madre -. Ha solo bisogno di tempo. E ora avverte anche la mia presenza”. Ora è una corsa contro il tempo: il nosocomio inglese ha 21 giorni di tempo per presentare l’appello, sempre che nel frattempo Tafida non venga portata a Genova.

La famiglia di Tafida Raqeeb deve fare i conti con alcuni precedenti infelici. I casi di Charlie Guard, Alfie Evans e Isaiah Haastrup, bambini inglesi considerati in stato vegetativo, si erano conclusi col via libera ai medici a staccare la spina; è diverso invece, pur trattandosi di diagnosi e procedure d’altro tipo, il caso di Alex Montresor. A gennaio il piccolo, affetto da una rara malattia genetica, è stato sottoposto a un trapianto di cellule staminali all’ospedale Bambino Gesù di Roma e si è ripreso.

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