Scontro mortale, lei si autoaccusa| ma a guidare era il fratello - Live Sicilia

Scontro mortale, lei si autoaccusa| ma a guidare era il fratello

Un uomo è morto e una bimba è grave

MARSALA (TRAPANI) – E’ un giovane di 28 anni S.P. il guidatore della Mercedes che ieri sera ha investito la Lancia Y su cui viaggiava la famiglia Nuccio, provocando la morte del capofamiglia, Salvatore, operaio, e il ferimento della moglie e delle due piccole figlie, una delle quali in gravi condizioni. Ad accertarlo è stata la polizia municipale. Inizialmente era stata la sorella del guidatore, una ragazza di 22 anni, ad attribuirsi la responsabilità dell’incidente, affermando di essere lei alla guida dell’auto al momento dello scontro. Gli investigatori, però, avendo ascoltato alcuni testimoni che parlavano di un uomo alla guida, hanno convocato in caserma S.P., proprietario della Mercedes, che messo alle strette ha confessato di essere stato lui al volante. Aveva appena accompagnato un amico che si doveva sposare in chiesa e doveva portare la sposa. Dopo essersi scontrato con l’auto su cui viaggiava la famiglia Nuccio, preso dal panico, è fuggito a piedi e si è nascosto in una casa nelle vicinanze. Da lì ha chiamato la sorella al telefono, che poi si è recata sul luogo dell’incidente ha finto di essere alla guida simulando un “colpo di frusta” e facendosi accompagnare in ambulanza in ospedale, dove poi ha dichiarato di non ricordare nulla. S.P. è indagato per omicidio stradale e lesioni, con l’addebito anche della fuga. Il pm Maria Melia avrebbe disposto gli esami per il test alcolimetrico e tossicologico. La sorella di S.P. rischia un procedimento penale per simulazione di reato, false dichiarazioni, e favoreggiamento.

(ANSA).

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI