Grandi opere, dossier Forza Italia| "A rischio fondi per 10 miliardi" - Live Sicilia

Grandi opere, dossier Forza Italia| “A rischio fondi per 10 miliardi”

L'allarme dei deputati azzurri sulla Sicilia

PALERMO – “In Sicilia occorre accelerare la realizzazione delle grandi opere pubbliche altrimenti si andrà incontro al disimpegno delle risorse assegnate”. Questo è l’allarme che i deputati nazionali di Forza Italia hanno fatto in un’interpellanza urgente rivolta al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, che ha come vice il pentastellato siciliano Giancarlo Cancelleri.

Nell’atto parlamentare firmato dai parlamentari azzurri Nino Germanà, Stefania Prestigiacomo, Matilde Siracusano, Giusi Bartolozzi, Francesco Scoma e Nino Minardo vengono analizzati anzitutto gli impegni del governo nazionale per il rilancio degli investimenti con un incremento della spesa di circa 3 miliardi portando così il valore delle risorse a circa 10 miliardi all’anno. All’attenzione degli esponenti di Forza Italia è andata, però, anche la lista degli interventi che il governo giallorosso intende sbloccare.

La lista “riserva – scrivono – un’amara sorpresa alla Sicilia: nessuna di queste è collocata nella regione”. Segue così l’elenco delle opere pubbliche che attendono di essere realizzate,lavori per 10 miliardi di euro “che rischiano di essere revocate se gli appalti non saranno affidati entro il 2021. Di queste – proseguono -, buona parte sono di competenza di Anas e Rfi, società dalle quali il governo regionale, nonostante sia in costante pressing, non riesce ancora ad ottenere la soluzione dei problemi sorti e, in alcuni casi, persino le progettazioni”.

Per velocizzare la ferrovia Palermo-Catania sono stati stanziati cinque miliardi “ma da due anni – è la nota dei forzisti – Rfi non è riuscita a produrre un solo progetto”. È fermo il completamento dell’anello ferroviario di Palermo mentre per quanto riguarda il passante ferroviario ancora mancano alcune stazioni. Infine, il raddoppio della ferrovia Ogliastrillo-Castelbuono, per 452 milioni, è stato sbloccato ma “solo” dopo anni.

Poi ci sono le strade da completare: la tangenziale di Gela per 316 milioni, la tangenziale di Catania per 214 milioni, la tangenziale di Agrigento per 200 milioni. “Ferme -prosegue la denuncia dei parlamentari -opere fondamentali come la Agrigento-Caltanissetta e la Palermo-Agrigento, al cui completamento mancano lavori per 200 milioni complessivi. L’Anas – spiegano ancora i deputati – non riesce ancora a superare un contenzioso relativo ad uno dei 4 lotti della strada Nord-Sud, Palermo Agrigento”.

Infine c’è la questione del viadotto Himera e delle criticità dei viadotti siciliani. “Dopo il crollo del Ponte Morandi – raccontano-, la Regione siciliana ha censito 1.900 punti di criticità sui viadotti in Sicilia, ma l’Anas tarda nelle risposte circa il monitoraggio degli interventi da eseguire. Sono trascorsi – aggiungono – quasi 1700 giorni dal crollo del pilone di un viadotto di 270 metri sulla A19 Palermo-Catania, che ha spezzato in due l’autostrada più importante della Sicilia”.

 


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