Cracolici: "Musumeci ridicolo" |M5s: "Presidente come un bambino" - Live Sicilia

Cracolici: “Musumeci ridicolo” |M5s: “Presidente come un bambino”

Le reazioni delle opposizioni all'aut aut del presidente della Regione sullo stop al voto segreto

PALERMO – “Musumeci annuncia l’Aventino. Dopo quasi un secolo in cui i sui padri politici costrinsero l’opposizione ad abbandonare il Parlamento. Adesso e’ lui ad annunciare l’abbandono del Parlamento siciliano per reagire contro l’opposizione. Ridicolo! Fa prima a dimettersi e’ ormai evidente che non e’ adeguato a governare la Sicilia”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il parlamentare Pd all’Ars Antonello Cracolici commentando le dichiarazioni del presidente della Regione Siciliana che ha chiesto l’abolizione del voto segreto altrimenti “il governo – ha affermato Musumeci – non andra’ piu’ in Aula”.

“Il nostro presidente della Regione ha perso gli asini e cerca i capestri! C’è da rimanere sconcertati dalle dichiarazioni di Musumeci che ha minacciato il Parlamento siciliano di non partecipare più ai lavori a Sala d’Ercole se l’istituto del “voto segreto” non viene prima eliminato dalle dinamiche d’aula. E’ chiaramente un’assurdità e queste minacce non spaventano nessuno”. Lo dichiara Nello Dipasquale (Pd), commentando la posizione del Presidente della Regione Siciliana sull’utilizzo del voto segreto all’Ars.

Dipasquale, che è anche membro dell’Ufficio di Presidenza come parlamentare segretario, aggiunge: “Per non rischiare di passare per chi ha memoria corta, è utile ricordare che durante la scorsa legislatura (fatto è verificabile dagli atti parlamentari) l’onorevole Formica, presidente del gruppo parlamentare Musumeci Presidente, attaccava l’allora presidente Crocetta proprio perché quest’ultimo voleva eliminare il voto segreto. E l’attuale presidente Musumeci gli sedeva accanto condividendone le posizioni e cioè che lo strumento del voto segreto è fondamentale e necessario per la tenuta democratica dell’Assemblea Regionale Siciliana e non solo. Ciò accadeva poco tempo fa e lo stesso Musumeci che allora usufruiva e difendeva il voto segreto oggi minaccia il Parlamento. Caro sigor Governatore, questo è l’atteggiamento antidemocratico l’ha portata a perdere la maggioranza che gli è stata data dagli elettori, la stessa maggioranza che le vota contro e componente di quel Parlamento minacciato dalle sue posizioni. La verità è che il presidente Musumeci è arrivato alla frutta e non capisce che sta ingessando la Sicilia e i siciliani”. “Invece di galleggiare e minacciare – continua Dipasquale – dovrebbe avere l’umiltà di capire di non essere più nelle condizioni di poter governare. E dovrebbe essere una forma di responsabilità da parte di tutte le forze politiche presenti in Aula presentare una mozione di sfiducia e mandarlo a casa. Musumeci non riesce a fare nulla di costruttivo, non ha una visione di Sicilia, un progetto, non sa come avviare un confronto sano e democratico tra le forze presenti all’ARS. E’ davvero un ulteriore tappo allo sviluppo della Sicilia”. “Una riflessione, questa – conclude Dipasquale – che non deve fare solo l’opposizione, ma soprattutto la maggioranza perché continuando così si assume una responsabilità per la quale in futuro i siciliani presenteranno il conto”.

“Musumeci la smetta di fare come il bambino prepotente che quando non può vincere la partita porta via il pallone, impedendo ai suoi compagni di giocare. Abolizione del voto segreto o paralisi di sala d’Ercole è un aut aut inaccettabile in un contesto democratico, specie se si ricorda che proprio Musumeci ed il suo gruppo, nella scorsa legislatura, votarono contro l’abolizione di questa modalità di voto”. Lo dicono i deputati del Movimento 5 stelle all’Ars, in relazione all’uscita del presidente della Regione che ha dichiarato di non volere andare più aula finché il voto segreto non verrà abolito. “È comodo – afferma il capogruppo Francesco Cappello – cercare di fare retromarcia sulla strada della coerenza, pur di mantenere assieme i cocci di una maggioranza a pezzi e di tenere in vita un governo sempre più comatoso e incapace di cavare un ragno dal buco. La verità è che il flop della legge sui rifiuti non è che la ciliegina sulla rancida torta di fallimenti di un esecutivo che sta portando a fondo la Sicilia”. “Per quanto ci riguarda- conclude Cappello – non non siamo contrari all’abolizione del voto segreto, tant’è che abbiamo presentato da mesi la proposta di modifica della modalità di voto. Se il voto segreto c’è comunque lo usiamo e non certo per nascondere i nostri voti, ma per evidenziare la falle di una maggioranza che è tale solo sulla carta”.

 


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