Ex Motel Agip in crisi| Dipendenti a rischio licenziamento - Live Sicilia

Ex Motel Agip in crisi| Dipendenti a rischio licenziamento

La preoccupazione dei sindacati.

PALERMO – Appena inviata ai sindacati la procedura con la quale la Aegypius Dea Hotel srl comunica l’intenzione di procedere al licenziamento collettivo dei 18 dipendenti in forza presso l’Hotel Dea Cit di Palermo ex “Motel Agip”.  

“I nostri timori si sono rivelati fondati – afferma Mimma Calabrò, Segretrio Generale Fisascat CISL Palermo Trapani – Proprio poche settimane fa, come Fisascat, avevamo denunciato le criticità lamentate dai lavoratori. La cancellazione di prenotazioni di eventi già calendarizzati, la mancata accettazione di nuove prenotazioni, l’imposizione unilaterale da parte dell’azienda di ferie forzate, nonché la gravissima crisi economica che è emersa, ci hanno subito allarmato. Ad aggravare ancor più la situazione, il fatto che l’hotel si sia ritrovato senza la fornitura d’acqua per morosità e probabilmente anche quella elettrica”.

“Proprio pochi giorni fa – continua la Sindacalista – abbiamo, altresì, appreso dell’imminente restituzione dell’immobile alberghiero al Fondo H1 che ne detiene la proprietà. Ecco perchè, unitamente a Filcams e Uiltucs, avevamo già chiesto l’intervento della Prefettura per la convocazione di un apposito tavolo, anche alla presenza della Proprietà stessa”.

“A fare ancor più rabbia è sapere che non si tratta di una crisi dell’attività per mancanza di lavoro. Per scongiurare simili scenari, necessitano imprenditori che abbiano la reale volontà di investire nel territorio con coerenti piani industriali, piuttosto che “prenditori” che prendono tutto e si nascondono dentro scatole cinesi. Questo sistema lascia solo impoverimento del tessuto economico della nostra terra e senza un reddito tanti lavoratori e le loro famiglie – conclude Mimma Calabrò – Facciamo appello alle associazioni datoriali e alla sana imprenditoria per trovare soluzioni atte a salvare un pezzo di storia alberghiera della nostra città e, conseguentemente, i lavoratori”.


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