Lo blocca nel traffico e lo rapina| Via Cappuccini, 17enne in manette - Live Sicilia

Lo blocca nel traffico e lo rapina| Via Cappuccini, 17enne in manette

L'automobilista fu costretto ad uscire dal mezzo. I malviventi lo colpirono col calcio della pistola

PALERMO – Il commando aveva preso di mira un uomo incolonnato nel traffico, puntandogli una pistola, costringendolo ad uscire dal mezzo e picchiandolo. Era stato un giorno da incubo per un automobilista vittima di una rapina violenta in via Cappuccini. Uno dei tre presunti responsabili è già finito in manette nei mesi scorsi, il secondo è stato rintracciato dai Falchi della squadra mobile nelle ultime ore. Si tratta di un 17enne di via Danisinni e con precedenti. Insieme ai complici, in base a quanto ricostruito dagli investigatori, aveva raggiunto a bordo di uno scooter l’uomo alla guida, che di fronte alle minacce aveva opposto resistenza. A quel punto era esplosa la violenza: la vittima era stata colpita con il calcio della pistola e i malviventi erano riusciti a fuggire coi suoi soldi. L’automobilista era quindi stato soccorso per le ferite riportate alla testa e alla bocca.

“Le serrate indagini condotte dai “Falchi” – spiega la polizia – incessanti e puntuali sin da subito, riuscirono, nelle immediatezze, a individuare il conducente dello scooter che fu tempestivamente raggiunto nel suo domicilio ed arrestato. Successivamente i poliziotti della Mobile sono risaliti anche all’identità del secondo componente del commando di rapinatori, ovvero l’odierno arrestato, risultato come colui che materialmente aveva colpito la vittima con il calcio della pistola e l’aveva trascinata fuori dall’abitacolo, percuotendola”. 

A non lasciare scampo al minorenne, oltre alla testimonianza della vittima, le immagini delle telecamere della zona, che avevano anche immortalato le fasi dell’aggressione.e della fuga. Fondamentali anche i rilievi effettuati dalla Scientifica, che avevano individuato le impronte digitali del giovane, la quale identità è così stata confermata. Il giovane nel corso delle indagini si è reso irreperibile, prima fuggendo da una comunità in cui era stato trasferito per altri reati, poi sottraendosi ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere per l’aggravamento della misura cautelare. “Per questa ragione .- precisa la polizia – a luglio era stato formalmente dichiarato latitante, fino a quando, pochi giorni fa, i poliziotti della squadra mobile hanno raccolto i frutti di una paziente opera di pressione e setaccio dei luoghi di principale sua frequentazione, riuscendo così a rintracciarlo in un appartamento dei Danisinni, dove è stato arrestato”.


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