Regionali sul piede di guerra |"Resta lo stato di agitazione" - Live Sicilia

Regionali sul piede di guerra |”Resta lo stato di agitazione”

Nota congiunta di diverse sigle sindacali. Il Siad-Cisal: "Contenti che le altre sigle ci seguano"

La vertenza
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PALERMO – Le segreterie siciliane di Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas-Codir, Dirsi, Sadirs e Ugl Fna precisano in un documento comune che “ad oggi permane lo stato di agitazione” dei dipendenti della Regione. Permangono anche il blocco delle contrattazioni e la proclamazione dello sciopero generale, “da proclamare – si legge nel documento – con i tempi e le modalità che saranno definiti nei prossimi giorni nel rispetto delle vigenti normative in materia e in assenza – prosegue la nota – di risposte certe rispetto alle vertenze oggetto dello stato di agitazione”. Il documento sottolinea che nelle assemblee nel 6 novembre i lavoratori “pressoché all’unanimità si sono espressi a favore della proclamazione dello sciopero generale e di altre manifestazioni di protesta a causa dell’inaccettabile comportamento omissivo – si legge – del governo regionale che calpesta le più elementari regole di rispetto dei diritti dei lavoratori”. Le organizzazioni sindacali “pur prendendo atto positivamente delle dichiarazioni rilasciate dall’assessore alla Funzione pubblica (Bernardette Grasso, ndr)”, intervenuta a un’assemblea dei lavoratori, non ritengono quelle frasi “esaustive e bastevoli a disdire le azioni di protesta”: queste, evidenzia la nota, potranno esser revocate “esclusivamente di fronte ad azioni concrete e certe che possano risolvere tutte le tematiche oggetto della vertenza”.

E sulla vicenda interviene anche il Siad-Cisal, uno dei sindacati più rappresentativi dei dipendenti regionali: “Non abbiamo mai avuto dubbi – si legge in una nota che riporta le dichiarazioni di  Angelo Lo Curto e Giuseppe Badagliacca – ed è pronto per lo sciopero generale dei dipendenti della Regione Siciliana, per il quale abbiamo già avviato le procedure: siamo contenti che le altre organizzazioni sindacali si siano ravvedute e abbiano deciso di seguirci su questa strada. Le estemporanee dichiarazioni lasciano il tempo che trovano, mentre i fatti sono testardi e dicono che, ad oggi, il governo non ha stanziato nemmeno un euro per la riqualificazione del personale, né ha firmato accordi”. E ancora: “Apprendiamo di un documento con cui le altre organizzazioni sindacali spiegano e ribadiscono di non aver rinunciato allo sciopero. Una precisazione quanto mai necessaria, viste le dichiarazioni trionfali di qualche giorno fa – aggiungono Lo Curto e Badagliacca -. I lavoratori della Regione hanno ribadito in tutte le sedi, anche mercoledì scorso, che sono pronti alle azioni di protesta, sposando in pieno la linea del Siad-Cisal e costringendo tutti gli altri sindacati a fare altrettanto. A questo punto ci auguriamo che il fronte sindacale si ricompatti e proceda spedito verso lo sciopero, nel rispetto della volontà dei lavoratori che deve rimanere la nostra stella polare”.


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