Renzi e il governo di contingenza| Attacca Musumeci, Salvini e M5S - Live Sicilia

Renzi e il governo di contingenza| Attacca Musumeci, Salvini e M5S

Matteo Renzi a Catania

Bagno di folla per l'ex rottamatore alle Ciminiere di Catania

CATANIA – E sul binario stava la Locomotiva, la macchina pulsante sembrava fosse “Italia Viva”, ma il treno è arrivato in ben altra stazione da quella immaginata da Guccini: la Leopolda.

Il pubblico per Renzi alle Ciminiere

Un deputato regionale da 32.000 preferenze, un leader carismatico che strizza l’occhio a elettori di destra ma anche di sinistra, una truppa di decine e decine di amministratori locali: il mix per il bagno di folla era assicurato. E, infatti, una sala strabordante di pubblico ha accolto Matteo Renzi e il battesimo di “Italia Viva”.

Un’operazione che in Sicilia passa dai campioni di preferenze. Il neonato gruppo all’Ars ne è una rappresentazione plastica: Luca Sammartino, Nicola D’Agostino, Edy Tamaio e Giovanni Cafeo. Potrebbero essere le premesse per un ciclone “macroniano”. Almeno così sperano i senatori Davide Faraone e Valeria Sudano (tessera numero uno di Italia Viva sotto il Vulcano).

Il non detto è l’assalto al palazzo della Regione. “Caro governatore Musumeci sbloccaci i 6 miliardi di euro che il governo Renzi ha messo con i Patti territoriali e che sono fermi e che devono essere spesi: questo è il presente della Sicilia, poi sul futuro ci sarà modo di pensare e ragionare”, attacca a testa bassa Matteo Renzi che fa il suo ingresso insieme ai dioscuri Teresa Bellanova ed Ettore Rosato. Subito aggiunge:  “La situazione delle infrastrutture in Italia va rimessa a posto, in Sicilia è ridicola. Io vivo in una città in cui in 10 minuti arrivo alla stazione e poi sono a un’ora mezza per andare a Roma o a Milano. L’unità d’Italia non c’è sulle ferrovie, c’è nei libri di Storia e nelle Istituzioni”.

“Italia Viva nasce per dare risposte concrete: sblocchiamo i cantieri per dare lavoro ai cittadini non reddito di cittadinanza”, spiega l’ex rottamatore che contro gli alleati di governo (a più riprese definito “d’emergenza”) lancia una bordata ricordando che “il Pil è sceso a zero con il governo gialloverde”. 

Sul successo dell’operazione in terra sicula, Renzi è sereno. “L’elettorato in Sicilia è storicamente mobile, inoltre è moderato e rifiuta gli estremismi non può stare con Matteo Salvini che è l’estremista per definizione: quindi anche chi ha votato Forza Italia in passato voterà per noi”, assicura lanciando una sfida a distanza allo stato maggiore azzurro riunito poco lontano, a Viagrande.

Insomma, c’è poco da stare sereni: “Con il governo Salvini-Di Maio lo scorso anno è successa un cosa brutta: il Pil dell’Italia che era salito a più 1,7% è scivolato a zero. E questo è un dramma perché vuol dire meno posti di lavoro. Noi abbiamo fatto un governo di emergenza con i M5s perché c’era Salvini che ci voleva fare uscire dall’Euro e che voleva andare a elezioni perché voleva pieni poteri. Però l’accordo con i M5s – ha aggiunto – riguarda questa contingenza col governo nazionale e basta. Per il resto non siamo d’accordo con i M5s e il simbolo di tutto questo è il reddito di cittadinanza”. 

Un riferimento anche al prossimo impegno elettorale nazionale: “In Emilia Romagna vinciamo noi”. Lo ha detto Matteo Renzi a margine di un’iniziativa di Italia viva a Catania. 

I renziani sono pronti a dare filo da torcere al governo regionale, al centrodestra isolano e, perché no, agli ex compagni del Pd. Nel frattempo la nuova formazione si gode il bagno di folla, una platea mista composta da truppe cammellate e simpatizzanti spontanei, mentre fuori dalle Ciminiere un nutrito gruppo non è ancora riuscito ad entrare. Una folla che fa dire a Renzi: “Noi saremo il primo partito all’Assemblea regionale Siciliana alle prossime elezioni perché abbiamo idee e progetti. Noi sbloccheremo i fondi non spesi. La Sicilia non diventerà bellissima, è già bellissima, ma deve avere il coraggio di sbloccarsi”. 

Di sicuro, Renzi ne è convinto, il suo partito sarà protagonista: “Avrete mai detto che avremmo fatto un governo con il M5s? Nemmeno io – ha aggiunto – è stata la reazione a un eccesso di Moito, bevuto da altri. Italia viva deve diventare la casa della speranza degli italiani, guardando al futuro, non al passato. Italia viva sarà la più grande sorpresa dei prossimi tre anni. Basta lamentazioni e baste polemiche, ci sono tante cose da fare”. 

 

 

 

 

 

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