Parte il confronto con Roma | Vitalizi, tagli ancora rinviati - Live Sicilia

Parte il confronto con Roma | Vitalizi, tagli ancora rinviati

Si ferma ancora la discussione a Palazzo dei Normanni. Una delegazione siciliana ne parlerà col governo centrale.

 

 

 

PALERMO – A Sala d’Ercole il taglio dei vitalizi degli ex parlamentari slitta. In settimana lo stesso presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè guiderà una delegazione di confronto con il governo romano così da comprendere se occorre approvare delle modifiche al disegno di legge. “Entro questa settimana – ha spiegato Miccichè – dovremmo avere un quadro più chiaro per discutere in aula il disegno di legge la prossima settimana. Per interloquire con il governo – ha aggiunto -, d’altronde, c’è tempo fino a dicembre”. In questo modo si punta a evitare che il taglio deciso dall’Ars possa essere impugnato dal governo centrale. L’altra ipotesi è che il taglio non basti per evitare le le sanzioni disposte dalla legge nazionale: una riduzione di circa 70 milioni ai trasferimenti nazionali per l’Isola.

La proposta di taglio varata dalla commissione parlamentare creata proprio per decidere all’Ars come intervenire, prevede una riduzione del 9 per cento. Il taglio, inoltre non colpirà tutti i trattamenti che hanno un valore inferiore al doppio della pensione minima erogata dall’Inps. Non ci saranno così tagli per chi prende meno di 1023 euro. Non vengono inoltre toccate le pensioni di reversibilità per gli eredi.

Proprio il taglio dei vitalizi, nelle scorse settimane, ha sollevato le polemiche con il Movimento 5 stelle sul piede di guerra. E proprio dalle file penta stellate Angela Foti e Jose Marano “Per fortuna – commentano le deputate – varcate le mura di Palazzo dei Normanni, qualcuno a Roma ha compreso il gioco sporco che stanno facendo Micciché e la maggioranza di Musumeci pur di non mollare i vitalizi. La Sicilia ancora una volta, purtroppo, per via di una classe politica aggrappata ai privilegi, si distingue in modo negativo”. Per le deputate del M5s la commissione che ha valutato il conflitto d’interesse era “infarcita di conflitti di interesse dato che – spiegano Foti e Marano – è composta da deputati che dovrebbero tagliare proprio il loro di vitalizio”. Le censure dei Cinque stelle non finiscono qui. Per le deputate infatti “il lavoro presentato da quella commissione è assolutamente difforme da quanto stabilito dalla norma nazionale, dalle intese Stato Regione e dalla Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali”.

Anche il deputato dell’Udc Vincenzo Figuccia si è schierato contro il ddl scagliandosi contro il presidente dell’Ars chiedendosi come Miccichè non provi “un profondo imbarazzo misto a vergogna per questo scriteriato e cinico ulteriore rinvio”. “Pensavamo – ha proseguito il deputato regionale – dopo mesi di silenzi, di essere arrivati al punto della trattazione del testo ma invece no, ancora un altro inaccettabile rinvio. Pensavamo che si potessero gettare le maschere e che finalmente siciliani potessero comprendere da che parte stesse ciascun deputato rispetto a questa farsa imbroglio di un taglio con il contagocce al 9 per cento”. Figuccia illustra poi al sua proposta: “Adeguare gli emolumenti degli ex parlamentari al trattamento previdenziale dei comuni cittadini. In questo modo ci distinguiamo perfino dall’offerta dei 5Stelle che propongono un taglio dal 40 all’80 per cento. In un paese in cui artigiani, commercianti, professionisti, precari a vita, licenziati e imprenditori dopo 40 anni non possono andare in pensione – ha concluso Figuccia – , non si può tollerare che la casta continui a mantenere i propri privilegi”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI