L'esplosione, la strage, le indagini| "Tre fabbricati saltati in aria" - Live Sicilia

L’esplosione, la strage, le indagini| “Tre fabbricati saltati in aria”

Foto di Carmelo Amato

Il procuratore Crescenti: "Faremo luce sulle condizioni di sicurezza durante i lavori".

NEL MESSINESE
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MESSINA – La procura indaga per omicidio colposo plurimo, incendio e disastro colposo, al momento contro ignoti. Gli accertamenti e i sopralluoghi sul luogo dell’esplosione, a Barcellona Pozzo di Gotto, proseguono e stamattina sul posto sono arrivati anche gli investigatori del Ris di Messina e gli specialisti del Nucleo Investigativo Antincendi. Dovranno accertare le esatte cause che hanno scatenato l’inferno. Secondo una prima ricostruzione, a provocare la strage sarebbero state le scintille di un saldatore, quest’ultime sarebbero finite in del colorante che avrebbe preso fuoco, facendo da miccia per l’esplosione devastante che si è verificata.

Nella zona si è sentito un primo boato e subito dopo uno più forte avvertito a diversi chilometri di distanza e che hanno causato panico. “Purtroppo vi confermo – dichiara il sostituto procuratore Emanuele Crescenti – che i morti accertati sono cinque. Uno è ancora da recuperare, quel che resta del corpo, in parte è stato già individuato. A Palermo è ricoverato anche un ferito grave, che è il titolare della ditta, mentre un altro è ricoverato all’ospedale di Milazzo. Integralmente sono saltati per aria tre casotti, tutti in cemento armato, mentre altri due sono seriamente danneggiati. Tutti casotti staccati di una decina di metri, dunque vi lascio immaginare la violenza devastante dell’esplosione. Si tratta di una tragedia su cui vogliamo fare chiarezza perché non si può morire per lavoro – rimarca Crescenti. Faremo tutti i controlli per accertare le responsabilità eventuali su questa vicenda, soprattutto sul rispetto delle misure di sicurezza nell’esecuzione dei lavori di manutenzione, paradossalmente richiesti dalla Prefettura per garantire i parametri di tutela dei lavoratori”.

Nel comprensorio barcellonese è un momento di profonda tristezza, mentre si delinea l’elenco delle vittime. In queste ore i familiari effettueranno il riconoscimento dei loro cari che non ci sono più. A perdere la vita Venera Mazzeo, 71 anni, che è stata la prima vittima accertata. Poi si sono aggiunti altri nomi e altro dolore. Vito Mazzeo, 22 anni, è la più giovane delle vittime già ufficiali. In serata è stato ritrovato il corpo di Giovanni Testaverde, 34 anni, di Merì e Fortunato Porcino, 31 anni. Un maghrebino, Mohamed Mannai, 39 anni, trasportato in ospedale, è morto poco dopo il suo arrivo al “Fogliani” di Milazzo. Da quando ieri quei due boati hanno squarciato la vita di Barcellona Pozzo di Gotto, la città è immersa in una cappa di dolore. Una scia di cordoglio che sta unendo la città intorno a una tragedia incredibile.

L’amministrazione comunale ha espresso la sua vicinanza intorno alle famiglie delle persone coinvolte, annunciando il lutto cittadino in occasione dei funerali delle vittime. Cordoglio è stato espresso anche dall’intero consiglio comunale barcellonese, dal gruppo politico #Noicisiamo, dalla sezione barcellonese del Partito socialista italiano, dal Movimento Città Aperta e dall’associazione Pro Sicili@. Sentimenti di profonda commozione anche da tantissima gente comune che, sui social network, sta manifestando il suo dolore per la tragedia.


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