CALTANISSETTA – Parte da Caltanissetta l’iniziativa che sarà mutuata in tutta la Sicilia, “Un altro Sud”. E’ stato l’ex presidente del senato Renato Schifani a dare l’imprimatur. Seduto accanto a Gianfranco Miccichè ha parlato di un partito che si avvicina alla gente, un partito che scende per strada per ascoltare i loro bisogni. L’iniziativa promossa dal deputato nisseno Michele Mancuso arriva dopo la convention della scorsa settimana organizzata a Catania dall’assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone. La differenza della due giorni nissena è stata segnata dai tavoli tematici che sono stati costituiti sabato e domenica la presentazione delle relazioni che diventeranno proposte di legge, mozioni, emendamenti per i deputati regionali e nazionali.
In un albergo fuori città, il gotha di Forza Italia ha discusso dei problemi della regione e del centro Sicilia partendo dalle proposte arrivate dalla società civile. Appunto gli otto tavoli tematici formati da militanti deputati e società civile. C’erano tutti i rappresentanti di Forza Italia. Riccardo Savona, Tommaso Calderone, Totò Lentini, Riccardo Gallo Orazio Ragusa, l’assessore regionale agli enti locali Bennardette Grasso, l’assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone, l’assessore all’agricoltura Edy Badiera, l’ex vice presidente del senato Renato Schifani, i deputati nazionali: Urania Papateu, Matilde Siracusano, Francesco Scoma. Il sottotitolo dell’incontro è stato, ”La Zolfara”. Le miniere nel centro Sicilia che sono state per più di un secolo elemento di sviluppo, per discutere di agricoltura, infrastrutture, attività produttive, sanità, energia, politiche sociali e famiglia, formazione e lavoro, ambiente, giustizia ed enti locali, beni culturali e turismo. L’ottavo tavolo sarà politiche locali.
“I termovalorizzatori come unica soluzione per risolvere i problemi dei rifiuti in Sicilia” questa l’opinione unanime che è uscita fuori dall’incontro dei forzisti. Ha acceso la discussione la relazione e la proposta del rappresentante del tavolo Energia Michele Giarratana. “Dicono che dietro ai termovalorizzatori c’è la mafia, ma la mafia manco esiste più – ha detto dal palco Gianfranco Miccichè -. A Napoli il problema dei rifiuti è stato risolto così. Adesso non c’è più il problema a Napoli”. Lo ha ribadito anche Riccardo Savona, presidente della commissione regionale bilancio. E a Miccichè è stata confermata l’ormai indiscussa leadership del partito:
“Devi prendere in mano l’ufficio politico del partito -, ha detto il deputato europeo Giuseppe Milazzo – è’ stato un modo per incontrarsi anche da questa parte dell’isola, il centro. “Sulla deputazione regionale non ci sono paragoni con gli altri partiti – ha detto Miccichè – si battono per il loro territorio. Se avessimo avuto un nostro assessore al bilancio avremmo fatto bingo. Invece abbiamo un assessore che “ammutta” per farci cadere.” Non ha risparmiato nessuno, ha parlato di politica nazionale e regionale, senza mezzi termini. A suo modo, con il suo stile, la sua lingua. Una difesa a spada tratta della Sicilia. “Io ho fatto un accordo con Salvini dopo averne parlato male, ma io devo pensare alla Sicilia. Si fanno accordi con chi serve, quando serve.” La sburocratizzazione chiodo fisso del presidente dell’Ars. “Il meccanismo burocratico delle autorizzazioni preventive sono la più grande ‘boiata’ che possa esistere. Ho detto a Berlusconi e a Salvini che deve essere il primo punto del programma di governo. Gliel’ho detto, “se no vi faccio perdere. Io devo trovare un modo per salvare la nostra terra.”
A sentire ancora questi nomi mi è salita la febbre a 40!!!
Gli accordi si fanno con tutti si certo senzadubbiamente……. discorso da Qualunquemente.
Sì sono d’accordo con Micciché. Ci vogliono i termovalorizzatori. Io posso solo condividere quello che dice, lui potrebbe, ed a mio avviso, dovrebbe farli. Ma se è convinto perchè non mette al voto una proposta di legge? O sono more solito solo chiacchiere.
Ma la fiera dei morti non è stata all’inizio di novembre?
MICCICHE’ secondo me non è un leader perché non è mai stato fedele a Forza Italia e perché è stato sempre uno che ha diviso le anime di partito (in parte gli abbandoni soprattutto sul lato Catania la colpa fondamentalmente è sua). Una cosa giusta l’ha detta sui termovalorizzatori, la Sicilia non ne può fare a meno però una sola precisazione: nei termovalorizzatore va la quota residuale al netto della differenziata cioè sono indispensabili le due cose: differenziale e bruciare solo l’indifferenziato. SE si adotta il sistema delle concessioni la Regione o lo Stato non spenderà un euro. Ma siccome le buone idee non fanno parte della politica Siciliana ed Italiana la buttiamo sull’ambientalismo per non fare nulla e con le discariche che abbiamo (guarda la vergogna BELLOLAMPO sotto gli occhi di quel luminare del Sindaco ORLANDO, inquina falde acquifere, la puzza si sente in quella parte della città e a furia di costruire vasche arriveranno a Partinico e poi il percolato per lo smaltimento viene portato fuori dopo aver oltrepassato la città (che bella cosa!).
Con un gotha di questo livello è ovvio che Forza Italia stia per scomparire.
Inceneritori, perché no:
1. L’incenerimento dei rifiuti li trasforma in nanoparticelle tossiche e diossine
2. L’incenerimento necessita di sostanze come acqua, calce, bicarbonato che aumentano la massa iniziale dei rifiuti
3. Da una tonnellata di rifiuti vengono prodotti fumi e 300 kg di ceneri solide e altre sostanze.
– le ceneri solide vanno smaltite per legge in una discarica per rifiuti tossici nocivi, rifiuti estremamente più pericolosi delle vecchie discariche
– i fumi contengono 30 kg di ceneri volanti cancerogene, 25 kg di gesso
– l’incenerimento produce 650 kg di acque inquinate da depurare
4. Gli inceneritor sono stati finanziati con il 7% della bolletta della luce associandoli alle energie rinnovabili insieme ai rifiuti delle raffinerie
di petrolio al carbone. Senza tale tassa sarebbero diseconomici.