Polemica sulle nomine all'Esa | Botta e risposta Cracolici-Bandiera - Live Sicilia

Polemica sulle nomine all’Esa | Botta e risposta Cracolici-Bandiera

Il deputato del Pd: "Farò un esposto". La replica dell'assessore: "Solo un commissario". Fava: "E le riforme?".

PALERMO – “Questo geniale governo della Regione siciliana avrebbe nominato un componente di un ufficio di gabinetto, esterno all’amministrazione regionale, quale commissario ad Acta nella figura del direttore dell’Ente di Sviluppo Agricolo. La notizia mi pare così folle da non crederci, eppure sembra fondata”. Lo dice Antonello Cracolici, parlamentare regionale del PD.

“Al di là del fatto che la nomina la fa il consiglio di amministrazione dell’ESA e non il gabinetto dell’assessore – aggiunge – quello che appare grave è che un collaboratore dell’assessore che non è dipendente dell’amministrazione, venga considerato un dirigente interno e sia nominato nella funzione di direttore”.

“Penso che in questa vicenda oltre agli illeciti amministrativi vi siano in corso diversi reati contabili e amministrativi, proprio per questo presenterò un esposto alla Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica. Vedremo come finirà – conclude Cracolici – ma questi signori non sono a casa loro”.

Il deputato del Pd dovrebbe far riferimento a Nicola Calderone, già presidente dell’Esa.

A stretto giro arriva la replica dell’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera.  “Capisco la doglianza dell’onorevole Cracolici, atteso che il Direttore uscente, il cui contratto è oggi scaduto, e che con apposita procedura divenne Direttore generale, era un componente del suo Ufficio di Gabinetto. L’atto di cui discutiamo oggi è una nomina a Commissario ad Acta, temporanea e limitata ai soli atti urgenti ed indifferibili, la cui mancata adozione comporterebbe nocumento economico per l’Ente. La gestione commissariale, del tutto transitoria, si è resa necessaria nelle more dell’ espletamento della procedura di evidenza pubblica per la nomina del Direttore, che vedrà, per le parti di competenza, il pieno coinvolgimento del Consiglio di Amministrazione. Si rappresenta che il dottore Caldarone è in possesso di tutti i requisiti utili a ricoprire l’incarico funzionale cui è stato preposto. Lo stesso è infatti in atto dirigente della regione siciliana con contratto a tempo determinato e riveste l’incarico di Capo di Gabinetto vicario dell’ Assessore all’agricoltura, fattore questo che gli attribuisce, a pieno titolo, lo stesso status giuridico, dei dirigenti regionali di ruolo. Si resta a disposizione per gli ulteriori chiarimenti sulla piena legittimità del provvedimento”.

Sul tema interviene anche il deputato di opposizione Claudio Fava: “Dal giorno dell’insediamento del governo regionale sentiamo Musumeci parlare di riforme strategiche che, alla fine, si risolvono in una semplice occupazione di poltrone nei cda e negli enti regionali. Così è stato per gli Iacp e così è oggi anche per l’Esa dove, apprendiamo, si è proceduto alla nomina (peraltro con una procedura che solleva più di un dubbio) del direttore generale. Mentre si gioca il risiko delle poltrone, non vi è traccia della annunciata riforma dell’ente che, ad oggi, continua ad essere niente più di un carrozzone, umiliando professionalità e competenze e paralizzando di fatto la possibilità di fornire l’assistenza in agricoltura e di svolgere una funzione positiva nel settore”.


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