Il governo e il ritorno di Salvini| Gli onorevoli siciliani: "Avanti" - Live Sicilia

Il governo e il ritorno di Salvini| Gli onorevoli siciliani: “Avanti”

Dura? Non dura? E se non dura vincerà Matteo? E l'altro Matteo cosa farà? Ecco qualche risposta

Palazzo Chigi
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Si scrive Giuseppe Conte, ma si legge, tra l’altro, Matteo Salvini. Nell’auspicio di lunga vita, sia pure critico e vigile, che alcuni parlamentari nazionali e siciliani di M5S e Pd celebrano qui per un governo travagliato da venti di tempesta, incombe l’orma del convitato di pietra (e di Giuseppi).

Carmelo Miceli, deputato piddino, esprime onestamente la suggestione, cioè l’incubo: “Non ho paura delle elezioni, ma non voglio vivere in un paese governato da Matteo Salvini”. Tutto si tiene e si lega, in un gioco d’ombre cinesi. Temutissima e ingombrante, dietro il profilo istituzionale dell’avvocato-premier che si affanna a ricomporre gli strappi, correndo di qua e di là, c’è dunque la sagoma di Matteo pronto a papparsi, con un rumoroso gnam gnam, la vincibilissima armata giallorossa, secondo quanto i sondaggi vanno tracciando, in caso di breve ritorno alle urne.

Dura o non dura? E, se dura, come deve durare? “I prossimi mesi, fino a gennaio, presenteranno appuntamenti complicati, penso soprattutto alla verifica di maggioranza – dice il deputato pentastellato, Giorgio Trizzino -. Se riusciremo a superarli, come credo che sarà, la strada dovrebbe essere un po’ più in discesa. Mi permetto un appello generico per l’armonia e uno specifico a Matteo Renzi: si svesta del suo egocentrismo patologico che è una caratteristica che lo accomuna a Salvini. Io poi spero che tramonti la politica costruita a propria immagine e somiglianza e che si pensi di più alla collettività”.

Concorde il concittadino, compagno di ramo parlamentare e di Movimento, Aldo Penna: “Sono ottimista. L’alternativa è andare a votare e non mi pare una soluzione. Mi trovo sulla linea del presidente Conte, dopo il bilancio abbiamo bisogno di un crono-programma e di stabilire le priorità vere. Dobbiamo evitare che chiunque si alzi e parli, dicendo cose diverse. Questo governo sta lavorando bene, ma non comunica allo stesso modo”.

“Un governo ha il diritto di andare avanti se è utile al paese – aggiunge il già citato Carmelo Miceli – altrimenti va a casa e si lascia spazio alla democrazia. Io penso che questo governo sia utilissimo, ma che pecchi nella capacità di farlo percepire. Non posso certo avere paura della democrazia, come spiegavo, ma non mi piacerebbe nemmeno essere il cittadino di uno Stato governato da Salvini. Dopodiché, smettiamola di logorarci quotidianamente, riconosciamo a questa esperienza il merito di avere evitato una catastrofe economica all’Italia. A Matteo Renzi vorrei suggerire questo: sarebbe limitativo per un uomo con la sua storia pensare che il Pd sia la concorrenza. E consiglierei a Di Maio e Bonafede di restare di più sui contenuti”.

Insomma, dura o non dura?

Fausto Raciti, deputato dem, decollato a Roma dopo la sofferta stagione siciliana, non è uno che perde facilmente la lucidità: “Ritengo – dice – che la verifica a gennaio sia una presa d’atto di un equilibrio che non sta funzionando, per cui è giusto cambiare qualcosa, vedremo in che forma. Ci sono elementi di confusione. Il Pd confonde un governo, appunto, di necessità, con la nascita di un’alleanza che è completamente un’altra prospettiva. Tra i Cinque Stelle non si capisce più niente. Chi regge il timone: Conte, Di Maio, Grillo o Casaleggio? Comunque, non si fa un governo per impedire a qualcun altro di governare. Per me sono fondamentali alcuni nodi: evitare che chiunque ambisca ai due terzi del Parlamento, non avendo i due terzi dei voti; avere scongiurato una crisi atrocemente recessiva; e il tema, importantissimo, dell’elezione di un Presidente della Repubblica leale alla Costituzione e inserito in un sistema di corrette relazioni internazionali”.

Eccoli, dunque, gli auspici partigiani tra la Sicilia e Roma, in calce ai tremori di Palazzo Chigi. Gennaio è vicino ed è forse l’ultima chiamata per Giuseppe e i suoi fratelli.


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