"Regione, serve subito un miliardo"| Musumeci: "Copriremo il disavanzo" - Live Sicilia

“Regione, serve subito un miliardo”| Musumeci: “Copriremo il disavanzo”

Numerose le irregolarità che la Corte dei conti ha contestato al governo regionale sul Rendiconto 2018. Ecco quali sono. Foto

 

 

 

IL GIUDIZIO DI PARIFICA
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PALERMO –  “Il risultato d’amministrazione di dubbia attendibilità rappresenta ancora notevoli profili di opacità” così si esprime il consigliere della Corte dei conti Luciano Abbonato nella lettura della sintesi alla relazione sul rendiconto generale della Regione emessa oggi dalle Sezioni riunite. È il giorno della parifica. La seduta si svolge nella sede dell’Istituto di storia Patria a Palermo in piazza San Domenico. Durante la relazione i magistrati approfondiscono gli elementi del bilancio. Il risultato d’amministrazione viene definito “di dubbia attendibilità”. Ma critico è anche il giudizio sulla gestione.

“La Regione non ha saputo nemmeno raggiungere gli obiettivi minimi che si era prefissata”. La Corte dei conti sottolinea però anche che le criticità “vengono da molto lontano e stanno emergendo con maggiore chiarezza man mano che i principi dell’armonizzazione assumono carattere di effettività nella contabilità regionale”. Tuttavia, annota però la Corte “a ritardi si sono sommati ritardi”. Riguardo al presente, così, i magistrati stigmatizzano “l’inefficacia delle politiche pubbliche rispetto ai vincoli di riduzione del deficit di bilancio e del disavanzo di amministrazione”. La manovra finanziaria viene giudicata “inconsistente”. La Corte poi più volte fa riferimento ad anomalie nei documenti finanziari. E ha precisato che la Regione dovrà trovare due miliardi molto presto. Un miliardo di entro il 2019, un altro miliardo entro il 2021.

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La questione del disavanzo, è infatti centrale. Le Sezioni riunite confermano che nel 2018 si è registrato un maggiore disavanzo di oltre un miliardo. Questo disequilibrio fra le spese e le entrate,come detto, andrà spalmato nel 2019, nel 2020 e nel 2021 a quote quindi di oltre 300 milioni all’anno. 

La situazione però si aggrava perché nel 2018 ci sono quote di disavanzo non recuperate. Si tratta di un miliardo e 103 milioni. Questa quota andrà recuperata interamente nel 2019. Oltre 336 milioni andavano recuperati in forza della legge del 2015. Non è stato recuperato il disavanzo di 580 milioni che andava coperto lo scorso anno. Inoltre 187 milioni andavano recuperati in forza del disavanzo del 2017.

Negativa è anche la cassa della Regione. L’ente ricorre ad anticipazioni di liquidità pari a 6 miliardi, un terzo delle entrate dell’amministrazione. “Malgrado ciò – annota la Corte dei Conti – l’indebitamento non è cresciuto”.

Il procuratore generale d’appello Maria Aronica ha chiesto l’irregolarità dello stato patrimoniale e del conto economico. Inoltre ha chiesto alla Corte di dichiarare l’irregolarità del Conto del Bilancio per alcuni rilievi mossi nella requisitoria.

Per la prima volta nella storia dei giudizi di Parifica ha presso la parola il presidente della Regione Nello Musumeci.“Devo rappresentare – ha affermato il governatore – le ragioni di un ente che è oggettivamente in crisi finanziaria. Il dato è il frutto di un passato pluridecennale di gestione che hanno visto sprechi e mala gestio. Mi conforta non essere mai stato responsabile degli elementi che hanno generato questa crisi. Abbiamo però la responsabilità di fare fronte a quanto ora emerge“.

Musumeci ha voluto rimarcare che “mentre nel 2015 il risultato d’amministrazione era pari a -418 milioni di euro” nel primo rendiconto della sua gestione il risultato d’amministrazione vale 357 milioni di euro. Poi l’inquilino di Palazzo d’Orleans ha sottolineato come il suo esecutivo abbia raddoppiato gli appostamenti sui fondi per i rischi. Il governatore ha inoltre rivendicato l’operato del suo governo su tanti dossier indicando le responsabilità del governo Crocetta su alcuni di essi.

Dopo una breve Camera di consiglio, la Corte dei conti ha emesso il proprio giudizio sul bilancio consuntivo 2018. Sono stati, così, dichiarati irregolari il Conto economico e lo stato patrimoniale. Irregolari sono inoltre la parte vincolata del risultato di amministrazione, fondo pluriennale vincolato, fondo contenzioso, il fondo perdite partecipare e numerosi altri fondi del bilancio regionale.

Alla fine dell’Udienza pochi sono i commenti. Sulle numerose irregolarità sollevate Nello Musumeci ha affermato d’essere “soddisfatto” aggiungendo: “saneremo quanto ci chiede la Corte dei Conti. Copriremo il disavanzo, la responsabilità del bilancio è del governo e quindi faremo quanto serve”.

 

 


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