PALERMO – Mentre a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri sta decidendo le sorti dei conti della Regione, a Palazzo dei Normanni tutto è sospeso e così l’aula che era convocata per oggi viene rinviata a sabato 28 dicembre. Oggi, infatti, Sala d’Ercole avrebbe dovuto iniziare la discussione dei disegni di legge di assestamento di bilancio e rendiconto. L’assestamento non è stato varato dal governo regionale in attesa che sia varata la norma per il ripianamento del disavanzo da un miliardo emerso nel 2018.
“Fermo restando che il governo garantisce che entro domani arriveranno in Assemblea tutti i documenti finanziari – ha detto in apertura dei lavori il presidente Gianfranco Miccichè – l’aula è convocata il 28 mattina per incardinare i ddl, sperando che la commissione Bilancio li abbia nel frattempo esitati”. Sabato 28 Miccichè darà il termine per gli emendamenti che scadrà il 29. Il 30 sarà il giorno del voto. “In ogni caso – ha spiegato il presidente dell’Ars – dovremo concludere entro il 30 sera”.
Il calendario però potrebbe tornare a cambiare e tutto dipende, anche in questo caso dall’esito della riunione del governo nazionale. “Se così non fosse – ha commentato Gianfranco Miccichè – tutto quello che ci stiamo dicendo oggi, sarebbe oggetto, ovviamente, di ulteriori modificazioni”.
Durante la breve seduta dell’Ars, inoltre, l’assessore al Territorio Toto Cordaro ha comunicato che insieme ai due ddl il governo presenterà la richiesta di esercizio provvisorio. Rinviata anche l’elezione del vicepresidente dell’Ars che succederà a Giancarlo Cancelleri dopo la nomina nel governo nazionale. “Vedremo se potremo farla il 29 – ha detto Miccichè – altrimenti procederemo nel corso della prima seduta utile del nuovo anno”.
