Navi 'trappola' per anziani e disabili| "È una truffa": traghetti sequestrati - Live Sicilia

Navi ‘trappola’ per anziani e disabili| “È una truffa”: traghetti sequestrati

La Caronte & Tourist si è aggiudicata il bando regionale per 5 anni. L'azienda: l'attività prosegue VIDEO

PALERMO – È la prima volta che si assiste ad una iniziativa giudiziaria di questo tipo. La Procura di Messina ha chiesto e ottenuto dal Gip il sequestro di tre traghetti. Non sono idonei a trasportare anziani, disabili, donne incinte e con bambini piccoli. Troppi ostacoli insuperabili, troppe barriere architettoniche e dunque troppi rischi in caso di incidenti e naufragi.

L’inchiesta dei finanziari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo, in collaborazione quelli messinesi, coinvolge la Caronte & Tourist Isole Minori spa, e il suo amministratore Sergio La Cava, nonché la Navigazione Generale Italiana spa che nel 2017 è stata incorporata dalla prima società.

Il sequestro preventivo riguarda le navi “Pace”, “Caronte” e “Ulisse” attualmente impiegate nei collegamenti La Maddalena-Palau, Trapani-Isole Egadi e Palermo-Ustica, somme di denaro, beni mobili ed immobili e quote societarie, fino a raggiungere una cifra superiore ai 3,5 milioni di euro. Segnalati all’autorità giudiziaria diversi amministratori delle due compagnie di navigazione.

I reati ipotizzati sono truffa per il conseguimento di pubbliche erogazioni, falsità ideologica e frode nelle pubbliche forniture ai danni della Regione Siciliana.

La Navigazione Generale Italiana si è aggiudicata nel 2015 il lotto II (Trapani-Isole Egadi) del bando di gara dell’assessorato regionale delle Infrastrutture per il collegamento marittimo tra la Sicilia e le sue isole minori. Il valore del lotto per cinque anni era di quasi 16 milioni di euro. La gara è stata aggiudicata a 5,3 milioni di euro con un ribasso significativo.

Per partecipare e aggiudicarsi la gara ciascuno dei concorrenti aveva individuato una nave-traghetto (la Ngi aveva designato la “Pace”) da dedicare esclusivamente alla tratta. Doveva avere stringenti caratteristiche strutturali per consentire la navigazione in piena sicurezza anche alle persone a mobilità ridotta compresi gli anziani, i disabili, le persone con disturbi sensoriali e quanti impiegano sedie a rotelle, le gestanti e chi accompagna bambini piccoli.

Ed invece come hanno accertato i finanzieri la “Pace presenta gravi carenze tecniche e strutturali in ragione delle quali non è assolutamente possibile trasportare in sicurezza persone a mobilità ridotta. Tali difformità (rispetto a quanto previsto sia dalla normativa vigente che dal bando), accertate anche dai competenti organi tecnici nel corso delle periodiche attività ispettive, non sono mai state sanate e, conseguentemente, non avrebbero consentito la partecipazione né, soprattutto, l’aggiudicazione della gara alla Ngi”.

Nel corso degli anni, senza chiedere il permesso alla stazione appaltante la Caronte ha sostituito in più occasioni la “Pace” con i traghetti “Caronte” e “Ulisse”. Le ispezioni della Procura, guidata da Maurizio De Lucia, affidate ad un gruppo di ingegneri navali ha riscontrato le stesse carenze strutturali.

La normativa nazionale prevede l’assegnazione di cospicui contributi per rendere economicamente conveniente il fondamentale servizio di collegamento di linea. Dal 2016 al 2019 le due compagnie ne hanno ottenuto oltre 3,5 milioni di euro. Ed è la cifra oggetto del sequestro.

GUARDA IL VIDEO DEL SEQUESTRO

“Con riferimento alle allarmistiche notizie di ‘blocco della Sicilia’ a seguito del sequestro di navi di una delle società del Gruppo, Caronte & Tourist precisa che il traghettamento da e verso la Sicilia e le sue isole minori continua a essere regolarmente effettuato”. Lo scrive in una nota la società sottolineando che “il provvedimento dell’autorità giudiziaria, relativo a questioni interpretative delle attuali normative in materia di trasporto di persone a mobilità ridotta, non inficia la continuità dell’esercizio dei collegamenti marittimi, che quindi procedono nei termini ordinariamente previsti”. Il Gruppo Caronte & Tourist, conclude la nota, ribadisce la “propria fiducia nell’operato della magistratura e la certezza di poter dimostrare l’assoluta limpidezza dei comportamenti aziendali e dei manager destinatari di informazione di garanzia”.


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